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- Pubblicato Domenica, 09 Giugno 2013
- Scritto da Nicola Dell'Arena
L’EMOZIONE DI UN INCONTRO
IL GRANDE CUORE DI PAPA FRANCESCO
Cosa ho fatto la domenica 9 maggio, non posso non raccontarlo…
Sono andato in chiesa ad ascoltare un coro di musica sacra del veronese venuto per incontrare una suora, da 40 anni a Roma, zia del maestro. Alla fine della messa invito il cugino della suora a vedere il papa da vicino.
All’invito rispondono le due figlie (intorno ai 18 anni) e due donne, tutte emozionate, felici e desiderose di vedere il papa.
Siamo arrivati sul sagrato mentre il papa inizia l’Angelus e dall’interno della Basilica non si può neanche uscire per la troppa folla (penso che ci fossero oltre 100.000 persone). Una vota il sagrato era vuoto oggi era pienissimo e non si vedeva bene il papa.
Appena terminatala Benedizioneandiamo verso la casa di S. Marta per aspettare il papa: All’arrivo un gendarme ci invita a rientrare in Basilica oppure di andare all’uscita poiché non potevamo avvicinarci a S. Marta. Ci rimango male ma conoscendo le regole e la rigidità del Vaticano ho commesso la piccola marachella. Dico al gendarme di andare al parcheggio per riprendere la macchina ma ho l’intenzione di andare in un altro posto da dove si vede il papa anche se più lontano.
E’ andata bene perché non c’erano gendarmi e quando è arrivato il papa tutte e quattro le donne, dietro mio consenso, si sono messe a correre verso S. Marta. All’inizio la gendarmeria li ha fermate ma poi il papa le ha chiamate per salutarle. La più giovane invece di dargli la mano ha baciato il papa sulla guancia il quale non si è tirato indietro anzi ha accettato questo bacio di amore e di fede.
Quando sono tornate nella mia postazione le due sorelle piangevano per la gioia e la felicità, così che ho dovuto prenderle per le mani per paura che svenissero mentre le altre due non piangevano ma dai loro occhi e dalle loro parole scaturiva tutta la gioia e la felicità per quello che avevano visto e fatto e per essere state a contatto con papa Francesco.
La ragazza che ha baciato il papa mi ha chiesto scusa perché non sapeva che non si poteva fare ed io ho risposto che “se il papa ha accettato il bacio va tutto bene”. Poi è rimasta con gli occhi lucidi ed emozionata fino a quando non l’ho riaccompagnata dai genitori e lì alla notizia tutto il gruppo è esploso con un grido di felicità.
All’uscita il gendarme che aveva avuto l’ordine di non farci sostare ci ha detto “vi è andato bene” e le donne in coro hanno risposto “benissimo, grazie” mentre io ho risposto “è andato alla grandissima perché tutte e quattro hanno pianto per la grande gioia”.
Per loro, ma soprattutto per la ragazza, è stata una gioia immensa che non dimenticheranno per tutta la vita, per me è stata una gioia immensa per aver fatto un gesto che ha donato a quattro persone una grande felicità ed una grandissima emozione e per aver assistito ad un bacio insolito, e penso che sia la prima volta.
In questi eventi papa Francesco dimostra un grande cuore, una grande umanità ed una grande sensibilità. A lui piace ricevere e donare questi semplici gesti di amore, calore e fraternità. Pare che lui cerchi questi momenti soprattutto quando si trova con i più deboli. Pare che questi incontri gli danno una carica morale, spirituale e materiale maggiore e come una molla che lo spinge ad agire con maggiore intensità.
Papa Francesco ha in modo straordinario questo carisma che si esprime con gesti semplici e sinceri di incontrarsi con il popolo dei fedeli, che papa Benedetto non aveva, e per questo carisma richiama folle felici di incontralo.
Nicola Dell’Arena