Al Teatro Comunale di Atri, sabato 1° dicembre prossimo.

 ‘NA SERA D’AGOSTE

UNA POPOLARE COMMEDIA MUSICALE  CHE TOCCA LE CORDE DEL CUORE

 Il Coro “Antonio Di Jorio” di Atri, sulla scia del caloroso successo riscosso nel gennaio 2011, è lieto di riproporre al pubblico la popolare commedia musicale di Antonino Anello “’Na sera d’agoste”, continuando negli anni la tradizione, tutta atriana, della commedia musicale abruzzese con la grande orchestra in buca, come per la messinscena delle operette di una volta. L’allestimento è stato possibile grazie al generoso contributo della Regione Abruzzo, della Fondazione Tercas e del Comune di Atri. Lo spettacolo, considerato ormai un evento tra i più significativi tra le produzioni atriane degli ultimi anni, ha ottenuto l’importante Patrocinio della Società Abruzzese e Molisana per le Malattie Infettive e Tropicali, del Reparto di malattie Infettive dell’Ospedale Civile di Pescara e della Fondazione Telthon che finanzia la ricerca sulle malattie genetiche, alla quale sarà devoluto parte dell’incasso. La vicenda svolge in una calda serata d’agosto del 1920, su un’aia della terra d’Abruzzo. Zi Biasce e Za Rose pensano al passato, al presente e al futuro della figlia Teresina.            Questa, durante la festa sull’aia, viene turbata dall’amore di Giacomino, figlio di don Carminucce, benestante, ma nemico dei suoi genitori. Mentre i due si scambiano tenerezze, il corteggiatore di Teresina, Nicola di Berrettone, li sorprende.  In paese non si parla d’altro. Giunge il cantastorie Tattazzin de Muntepagane che invita i giovani alla danza. Nella notte Teresina e Giacomino s’incontrano teneramente, ma vengono scoperti da Ze Biasce che va su tutte le furie. Teresina e Giacomino fuggono di casa. Don Carminucce offre del denaro a Nicola di Berrettone, che sta partendo per l’America, affinché diffami pubblicamente Teresina. Giacomino, allora, ripudia la ragazza e la restituisce alla famiglia. La vicenda sembra sfociare nel dramma, ma l’onestà di Teresina fa ravvedere don Carminucce, soprattutto quando suo figlio minaccia di emigrare in terre lontane. E così la storia rientra nei canoni della commedia e si avvia al lieto fine.

Una grande orchestra di venticinque elementi, diretta dal maestro e compositore Concezio Leonzi, accompagnerà le canzoni corali, le romanze, i duetti e uno splendido balletto folkloristico abruzzese. Prima del levarsi del sipario sarà eseguito un preludio per sola orchestra in cui sono riassunti le melodie e i temi musicali presenti nello spettacolo. La regia è affidata ad Alberto Anello, autore anche delle scene e dei costumi. L’organizzazione generale è curata dal Presidente del Coro “Antonio Di Jorio” Antonio Manco.

Nelle foto che seguono: la locandina e alcune immagini dell’edizione 2011.