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- Pubblicato Giovedì, 22 Novembre 2012
- Scritto da Paolo Pallini
LA SOLENNE CERIMONIA, UNA SERATA INDIMENTICABILE
L’ARCIVESCOVO MONS. MICKHAEL AL-JAMIL E’ CITTADINO ONORARIO DI ATRI!
Il sorriso, luminoso e caloroso, racconta più di ogni più lusinghiero aggettivo la gioia e la emozione dell’Arcivescovo Mons. Mickael Al-Jamil nel ricevere la cittadinanza onoraria della nostra città. Giunge,puntuale, alle 18,00, a Palazzo Acquaviva. Viene ricevuto dal Sindaco nel suo Gabinetto che porta le tracce di una storia gloriosa. L’atmosfera è cordiale, distesa, di una spontanea umanità. Lui ha il dono di mettere tutti a proprio agio con la battuta frizzante, lo sguardo penetrante, con gesti e parole che entrano nel cuore.
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Incontro con il Sindaco di Atri (FotoGianbattista Manco) |
Nel solenne Salone consigliare c’è tanta gente che accoglie il Presule con un caloroso applauso. Sono venuti a dirgli grazie, mossi dal desiderio di rivederlo, di stringergli la mano, facendo rivivere ricordi custoditi con premurosa attenzione.
La cerimonia ha i toni, doverosi, della solennità e sottolineano la importanza di un evento eccezionale. Prende la parola il Sindaco Gabriele Astolfi, visibilmente felice e emozionato nel portare a compimento una delibera che ha raccolto l’unanimità del Consiglio Comunale. Viene letta la motivazione che sottolinea il legame profondo che, dal 2004, lega Atri ad un Arcivescovo che fin dal primo momento si è innamorato della nostra città e che lo ha visto tante volte tornare per gustare il calore di una accoglienza spontanea e vera e per ammirarne le bellezze artistiche e architettoniche. Non un rapporto occasionale, ma intenso, vivo, profondo. La cittadinanza onoraria è, quindi, il segno della gratitudine e ha il valore del riconoscimento sia delle qualità umane che dello spessore culturale e pastorale di Mons. Al-Jamil. Alle parole del Sindaco si uniscono quelle, altrettanto calorose, dell’opposizione rappresentata da Paolo Basilico e della maggioranza nell’intervento dell’Avv. Marcone. E’ un momento, forse raro, di unità che sottolinea una scelta condivisa da tutti gli atriani.
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Foto ricordo nella Sala del Sindaco (Foto Gianbattista Manco) |
Il neoconcittadino interviene per esprimere, con un linguaggio immediato e sincero, tutta la sua gioia e dirci, ancora una volta: “Io amo Atri e vi voglio bene!”. Un grande e caloroso applauso accoglie le sue parole mentre il suo sguardo si distende sulla folla quasi alla ricerca degli occhi e del cuore di tutti i presenti per donare a ciascuno il palpito amico del suo animo. Ci si alza in piedi per una ‘standing ovation’ prolungato e spontaneo. Il popolo di Atri è rappresentato nelle sue diverse fasce sociali e generazionali, da tanti volti commossi, dall’Arcidiacono del Capitolo Cattedrale Mons. Giuseppe Di Filippo, dal corpo dei Vigili Urbani con il suo comandante, dalla Polizia di Stato con il Dirigente Dott. Fedele Paolella… Si respira una atmosfera bella, ricca di sentimenti alti e nobili.
La cerimonia si conclude con la consegna di una artistica pergamena che a Roma, presso la sede del Patriarcato di Antiochia dei Siri, racconterà ai tanti visitatori dell’Arcivescovo che Atri ha in lui un nuovo, graditissimo concittadino.
Segue il momento culturale introdotto da un saluto intenso e caloroso del Presidente della Associazione “Gli Acquaviva” l’Arch. Luciano Brandimarte. Nelle sue parole la gratitudine e il ricordo degli incontri amichevoli e di alto profilo filosofico avuti con il gradito Ospite.
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Consegna della pergamena di Cittadino Onorario |
Il tema della conferenza: “La primavera araba: delusioni e speranze” viene interpretato da Mons. Al-Jamil sul filo del pericolo e delle insidie che si nascondono in movimenti di radicalismo islamico che mettono seriamente in pericolo la sopravvivenza delle minoranze cristiane costrette ad abbandonare la terra dei propri avi. E’ uno scenario inquietante, lontano dalle informazioni dei mass-media, quello che emerge nelle parole di un protagonista di vicende dolorose e dure che lo hanno visto sempre a fianco degli oppressi e della sua gente che ha vissuto tante situazioni dolorose e buie nella sua storia millenaria.
Siamo alla fine, è il momento dei saluti e della assicurazione di Sua Eccellenza che tornerà presto. Ormai, ci tiene a sottolineare, “sono cittadino atriano e questa è anche la mia città!”. I presenti fanno fatica ad andare via, non è facile staccarsi da un Pastore che, con il suo carisma, riesce a conquistare tutti. Una lunga fila per salutarlo, stringergli la mano, chiedere una benedizione. La sorpresa di tanti nel sentirsi riconosciuti, chiamati per nome. Veramente il suo cuore è uno scrigno che sa custodire i ricordi più belli e volti mai anonimi e lontani.
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S.E.Mons.MICKHAEL AL-JAMIL visita la Mostra Fotografica (Foto Gianbattista Manco) |
Una leggera pioggerellina accompagna Mons. Al-Jamil nella sua discesa lungo il corso. La sosta presso la sede della Mostra “Atri ti fotografo”, accolto dal curatore Massimo Spezialetti e dagli altri membri della Associazione “Gli Acquaviva” Antonio Manco, Fabio Di Filippo, Gaetano De Lauretis. Si sofferma con interesse ad ammirare gli scatti che, con la magia dell’obiettivo, aiutano a scoprire angoli stupendi della nostra città.
La serata sta per concludersi. In piazza lo sguardo alla Cattedrale immersa nel buio della notte, i saluti a quanti incontra per strada donando a tutti un sorriso e una carezza.
Atri può essere orgogliosa di avere in questo straordinario Arcivescvovo iraqeno un nuovo concittadino di così alto profilo che, certamente, parlerà delle bellezze e del cuore della nostra amata città.
Paolo Pallini