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- Pubblicato Martedì, 04 Febbraio 2025
- Scritto da Mario Marchese
RIDARE VITA ALLA NOSTRA CITTA’
UNA PROPOSTA: ORGANIZZARE AD ATRI
L’UNIVERSITA’ DELLA TERZA ETA’
Certo, cari Amministratori di questa città da circa 22 anni (ci andremo a fine vostro mandato del Ferretti 3°, nel 2009, quindi, partendo dall’Astolfi 1°, nel 2007) e non è che possiamo annoverare grandi realizzazioni, scelte strategiche, sia in OOPP che in Servizi alla città, anzi dobbiamo constatare, invece perdite, in tutti i campi, in tutti i settori sociali, partendo dall’Ospedale S. Liberatore, nei suoi servizi resi ai Comuni dell’Area Vasta (15 Comuni), quasi 200 mila ab. Annoverando parte della provincia di Pescara che si è sempre servita del S. Liberatore, per andare al Tribunale, ed all’ UNIVERSITA’, alla “Facoltà di Diritto ed Economia nello Sport”, ad OPIFICI importanti, come la Pompea, la Sib Iezzoni, la Iezzi Cucine ed altre attività artigianali e tante Commerciali, alcuni di diretta vostra responsabilità, o inerzia, altre, anche su scelte politiche dei partiti di governo regionale e provinciali e di gestione dell’ASL di Teramo.
Ma, non voglio tediarvi oltre con questi con questi riscontri, tanto a voi, vi entra da un orecchio, e vi esce dall’altro, come sempre avete fatto, disdegnando nella vostra presunzione di saper ben amministrare, di saper ben difendere gli interessi Atri, che non avete mai accettato proposte di collaborazione del “Comitato Difesa Ospedale Atri”, o di persone che ad Atri vuole bene veramente, nonché della opposizione nel vostro Consiglio comunale che negli anni non che vi abbiano messo i cosiddetti “bastoni tra le ruote” anzi, avete fatto tutto ciò che avete voluto, in modo trasparente o meno, e ci troviamo oggi, con meno 10.000 ab., ed oltre, residenti, in particolare NON in Atri centro, e se non ci fossero le frazioni e le contrade, in parte, la statistica sarebbe ancora più impietosa. Ripeto ancora, con una opposizione, per anni, estremamente labile, per così dire, anche inesistente, o altalenante..
Dicevo, pensavo, la grande ATRI, Atri superba, può essere che non possa organizzare, mettere su, peraltro con un SINDACO (valente docente) una UNIVERSITA’ della 3° ETA’ ??? Contattando allo scopo, ex docenti, attuali o in quiescenza, o quant’altri esperti in varie discipline del mondo culturale di questa città ed oltre? Ed arrivare quindi allo scopo? Mi fate venire a mente “La Scuola di specializzazione degli Acquaviva”, “Partito a razzo e finito a c….o” Lo avete abbandonato? Come avete fatto per tante realtà e progetti sul nostro territorio? Come quello, oneroso, del “Progetto di sviluppo territoriale”, che vedeva noi al centro dei 15 Comuni dell’AREA VASTA parteciparvi, compreso Montesilvano, Città S. Angelo, Elice, in parte Pescara, partendo da Roseto ed i Comuni della Costa, della Vallata Vomano e della Vallata Fino, e che mettevano al centro di tutto questo, lo sviluppo del nostro “Ospedale, del S. LIBERATORE”. Che ne avete fatto? Lo avete buttato a mare? Certo, tanto chi vi correva dietro, come si dice, NESSUNO, ed Atri si sta spegnendo man mano, volente o nolente, direi anche con la vostra inqualificabile complicità..
Dico questo, Egregio Signor Sindaco, perché, come al solito, arriviamo ultimi, seppure, se non ci perdiamo per strada come città. -Atri: “caput mundi” (sic!!)-, ed invece è una città che si spegne, e muore. Poco per volta, per carità, altrimenti ce ne accorgiamo, invece morire un giorno si e l’altro pure, far passare i giorni e gli interessi di questa città VETUSTA nella dimenticanza, si, questo si, avviene anche nella indifferenza di un ceto medio, di una borghesia, anch’essa senza idee, senza entusiasmo, senza partecipazione alla vita pubblica, alle grandi strategie di sviluppo di questa città, di questo territorio che di certo potrebbe avere e che altri, questi spazi, poi se li prendono eccome!!! Già VETUSTA!!! Si può digerire meglio morire poco per volta, passa inosservato politicamente, la gente si rassegna, non reagisce più, si affida sempre di più al poterucolo di faccendieri che circolano nel territorio a gestire un potere misero e distruttivo, senza dignità e ruolo o strategie di largo respiro, senza uno “SCATTO di RENI, verso i Partiti, verso l’ASL di Teramo, verso l’Amm.ne Provinciale di Teramo, verso la Regione Abruzzo”.
Per ora basta, volevo ricordare che anni fa, su iniziativa di qualche cittadino onorevole avevamo i cosiddetti: “Mercoledi della cultura”. Valida iniziativa dell’Avv. VERNA, scomparso, e seguita dalla figlia, coadiuvati dal Circolo delle Acli di Atri, con Tommaso Antonelli, e Vittorio Ferretti. Ricordo questo, perché vorrei stimolare nel Sindaco,la volontà di organizzare in Atri, la “UNIVERSITA’ della 3° ETA’ “.
Più di ATRI potrebbe organizzare questa bella realtà? Nessuno nel territorio, vero? E NO, caro Signor Sindaco, Assessore, nel territorio ne abbiamo già ben QUATTRO (4), nell’ordine: a ROSETO con “UNI 3”, a Silvi…..a Pineto con “Libera età”, a Castilenti…..Già!!!
Ed ATRI Signor Sindaco, non potrebbe? Non saprebbe? Con tutte quelle scuole Superiori, Licei, l’Ospedale, avrebbe a bizzeffe possibilità di docenti, pronti a dire la loro, in un ciclo di lezioni, di conferenze, per non parlare di responsabili della Riserva dei Calanchi, Maestri di Musica, altri, su argomenti vari, ovviamente da programmare da valenti Associazioni, Direttori di Musei, direi sensibilità e capacità diverse, e programmarli nel corso dell’anno solare, tra l’AUTUNNO e la PRIMAVERA.
Non parlo, ovviamente della fantastica allora intuizione, di Marchese-Basilico, in collaborazione con la UNIVERITA’ d’Annunzio di Teramo, nel Magnifico Rettore, Prof. L. RUSSI (recentemente ricordato in un Convegno a Pescara, a cui certamente questa istituzione non ha partecipato, credo, anche a ricordare ciò che fece Russi per Atri. Ma a chi parlo io? Di cosa parlo?).
Avete distrutto e reso vano l’UNIVERSITA’ in Atri, che ci invidiavano tutti, conosciuta in tutta Italia, e che lo stesso Presidente della Repubblica, On. O. L. Scalfaro, nei suoi saluti, a l’unico Comune visitato in Abruzzo nel corso del suo mandato, ebbe a ricordare in Sala Consiliare, come una grande intuizione, e famosa in tutta Europa, e che tante speranze aveva creato e realizzato in città, con studenti residenziali, provenienti da tutta Italia, con docenti di fama Internazionale e Nazionale, che soggiornavano ad Atri, giornalisti famosi etc. etc.
Tutto morto e sepolto nel corso del vostro distruttivo mandato.
“Università e Facoltà in Diritto ed in Economia dello sport”, oltre che Scuola per Dirigenti Scolastici (Presidi) e di altri Masters, come quello sulla “Proprietà pubblica della moneta, sulle teorie della proprietà popolare della moneta, del Prof. AURITI”. Tutti soppressi, per vostra volontà, e direi anche per una certa inezia ed insipienza politica con la UNIVERSITA’ di Teramo, che si è ripreso il tutto, in termini indolore, come se non fosse successo nulla negli anni, e questa “Facolta UNIVERSITA’”, non fosse nata ad Atri, su iniziativa del loro Magnifico RETTORE L. RUSSI, con la collaborazione fattiva, costruttiva dei Sindaci: Marchese e Basilico, che voi, non avete mai onorato, nemmeno alla sua scomparsa, a voi preventivamente informato, segnalato allora su queste pagine. Ma chi ascoltate voi? Nessuno!!! Solo voi, seppure.
Il percorso espresso, si combacia con l’indifferenza verso e sul “S. LIBERATORE” che perde pezzi di importanza, in Medici, Servizi, continuamente e tutti trasferitesi a Teramo, a Giulianova, o soppressi di sana pianta, e nessuno che dice nulla di voi, che alzi un dito, verso le nefandezze di questa dirigenza teramana dell’ASL, nonchè delle scelte politiche regionali in atto in materia di organizzazione sanitaria.
Qualcuno mi ha ricordato che non si può vivere sempre di “AMARCORD !!”
GIA’ ho risposto a dovere…. Sic!!!
Comunque, Egregio Signor Sindaco, Presidente del Consiglio Comunale, Assessori, Partiti della Opposizione, la “PIETRA” l’ho lanciata.
Non dormiteci sopra, che altri, invece, sono sempre più svegli di NOI, oppure, se lo ritenete, consorziatevi come “TERRE del CERRANO”: Atri-Pineto-Silvi, ed agite in un progetto di UNIVERSITA’ della 3° ETA’.
Fate voi. L’idea c’è, i locali ci sono, gli strumenti didattici ci sono come potenziale, la storia (con la “S” maiuscola), c’è. Quindi, manca solo la volontà politica organizzativa di farla, di promuoverla, ovviamente con degli incentivi. A risentirci, cordiali saluti,
Mario Marchese, Circolo della Sinistra Indipendente E.Berlinguer -Atri