- Dettagli
- Pubblicato Domenica, 19 Gennaio 2025
- Scritto da Santino Verna
Un freddo pungente, ma tanti fedeli hanno gremito la chiesa
PADRE PETAR DI MEDJUGORJE AL MIRACOLO
EUCARISTICO DI LANCIANO
La sera del 17 gennaio, festa di S. Antonio Abate, padre di tutti i monaci, il Santuario del Miracolo Eucaristico di Lanciano ha ospitato P. Petar Lubjcic, proveniente da Medjugorje. Da oltre 40 anni Medjugorje è un luogo di spiritualità e dialogo, e anche di solidarietà, con alcuni centri di accoglienza per quanti vivono situazioni di fragilità e disagio, come la Comunità di Madre Elvira Petrozzi, recentemente passata all’altra riva.
L’incontro con P. Petar è stato organizzato da Diana Montefusco, assidua fedele del Santuario Eucaristico con diversi amici e collaboratori. P. Petar, francescano minore, nella mattinata era stato a Pescara, per incontrare diversi fedeli che vivono la spiritualità del piccolo centro della Bosnia-Erzegovina.
Il freddo era pungente, ma i fedeli sono giunti ugualmente nella Chiesa di S. Francesco in Lanciano dove si custodisce il primo Miracolo Eucaristico della Chiesa. Provenivano non solo da Lanciano, ma anche da Chieti, Pescara e Alba Adriatica, e dalle Marche, da San Benedetto del Tronto e Grottamare. Era presente il gruppo di Cerignola, con l’aggiunta di alcuni fedeli napoletani, coordinati da Marianna Petrarolo.
La S. Messa è cominciata alle 19.30, con il canto d’ingresso inneggiante allo Spirito Santo. L’unica navata di S. Francesco era gremita come pochissime volte nel corso dell’anno (a parte quando arrivano pellegrini stranieri), e altri partecipanti hanno trovato posto nella Cappella della Riconciliazione (erano a disposizione alcuni frati del Convento per confessare) e in S. Chiara, dove abitualmente vengono celebrate liturgie nelle lingue straniere. Qualcuno è rimasto in piedi, ben contento di prender parte all’Eucarestia dove P. Petar nell’omelia ha parlato dell’esperienza di Medjugorje, dove tanti sono tornati alla fede, avvertendo la necessità della Messa quotidiana e del Rosario. Il Santuario bosniaco è stato importante anche per l’apertura alla vita, e ha portato l’esperienza di una ragazza che non voleva aver figli, ed era disponibile ad abortire. Ma quando ha incontrato la Regina della Pace, ha cambiato vita e ne ha avuti dodici, come gli apostoli. Insieme al marito e ai figli, vivono un gioioso cammino di fede.
La S. Messa è stata trasmessa dal canale youtube e tanti, impossibilitati a partecipare, per malattia o impegni lavorativi, hanno potuto seguire la diretta oppure la registrazione, in differita. Dopo la Messa, l’adorazione eucaristica, con preghiera di guarigione e liberazione.
SANTINO VERNA