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- Pubblicato Martedì, 14 Gennaio 2025
Da un quaderno di massime, appunti
e impressioni del Dott. Nicola Bindi
“IL MONASTERO DI SANTA CHIARA
ANTICAMERA DEL PARADISO”
In un pomeriggio ai primi di luglio del 1958 fui richiesto di visitare la giovane Clarissa Suor Maria Raffaella, affetta da enterocolite acuta.
Distesa nel letto della linda celletta, sorridente, serena, guarì presto; certo per virtù di tale francescana letizia, anziché delle mie prescrizioni sanitarie.
La Madre Abadessa Suor Maria Chiara Grillone mi accolse con la consueta cordialità, improntata alla nostra conoscenza di mezzo secolo passato, quando nel cadente Monastero non c’era altro di vivo che la sua esuberante giovinezza, tenacemente votata a Dio tra l’agonizzare di due vecchie Monache inferme e lo squallore di paurose rovine e di assoluta povertà. Ma il Signore ha premiato un così duro e lungo sacrificio con la rinascita veramente miracolosa del vetusto Monastero, che chiamerei oggi anticamera certa del Paradiso, specialmente per la quotidiana adorazione Eucaristica che vi si pratica dalle diciotto Serafiche Suore, con esemplare partecipazione di numerosi fedeli.
Fu per me prezioso, indimenticabile dono spirituale la sosta in giardino adorno con cura amorosa e con arte inspirata, dove insieme con la Venerata Abadessa e con l’Eletta Suor Maria Francesca pregai, con un sentimento mistico che mi parve nuovo, genuflesso davanti ai simulacri di candido marmo del Sacro Cuore di Gesù e di Maria Immacolata nella raffigurata grotta di Lourdes.
Commosso quasi alle lacrime riattraversai l’ampio cortile per uscire, stupito e ammirato del solerte lavoro di Suore improvvisate … muratori! Seguito dalla dolce melodia del gorgheggiare dei canarini e del gemere delle tortorelle, che nell’uccelliera ripetevano il Cantico delle Creature!
Dott. Nicola BINDI