E’ STATA UNA RIVELAZIONE

CONCERTO DELL’ENSEMBLE “EUPHONIA”
AL MIRACOLO EUCARISTICO

A conclusione delle festività natalizie, il Santuario del Miracolo Eucaristico di Lanciano, ha ospitato la sera dell’11 gennaio, Primi Vespri della Festa del Battesimo di Gesù, l’Ensamble “Euphonia” di Lanciano, per proporre brani natalizie della tradizione italiana ed europea. Canti poco conosciuti, raramente trasmessi in radio, come brani norvegesi e provenzali, anche se l’incipit è stato “Tu scendi dalle stelle”, di S. Alfonso M. de Liguori, uno dei più commoventi testi natalizi. Il brano del Santo napoletano era appositamente rielaborato dal neonato gruppo ceciliano.

Il Sestetto frentano è formato da Danilo Tieri, Giovanni e Maria Rosaria Ruggieri, Giusy Di Nardo, Francesca Piccirilli e Stefania Pasquini, con accompagnamento all’organo di Angela Spoltore. Gli artisti vengono dall’esperienza di cori parrocchiali dove hanno instancabilmente lavorato, e anche dell’animazione liturgica nel Santuario del Miracolo. Il Sestetto ha debuttato il 14 dicembre, nella vicina Chiesa di S. Lucia, a conclusione dei festeggiamenti della patrona della vista, molto venerata a Lanciano e nelle contrade, un tempo con Messe in continuazione per tutta la mattinata e la breve processione in parte del territorio parrocchiale. E con la benedizione e distribuzione del pane, ricordo del cibo portato, secondo la leggenda, dalla vergine siracusana ai prigionieri.

Il concerto è stato presentato dal P. Maurizio Erasmi, O.F.M.Conv. responsabile liturgico del Santuario, autore dei presepi allestiti in vari punti del Miracolo. Rimane ancora, fino alla festa della Presentazione del Signore, quello accanto alla Chiesa di S. Francesco, nello spazio dal quale si accede alla Cappella di S. Chiara, dove arrivano tanti gruppi, soprattutto stranieri. Oggi era la volta di un nutrito gruppo dalla Costa Rica, presieduto da Mons. Josè Manuel Garrita Herrera, Vescovo di Ciudad Quesada, consacrato poco dopo l’elezione di Papa Francesco.

Il Sestetto dei giovani frentani è stata una rivelazione, perchè non sono i soliti brani natalizi, eseguiti anche con cura e preparazione, ascoltati su media e social, presenti nel repertorio liturgico di grandi Santuari come di piccole Parrocchie. L’attenzione etnomusicologica è presente in questo piccolo gruppo lancianese che si serve anche di strumenti dell’antropologia musicale, come i tamburelli. Un modo lieto per concludere liturgicamente le feste di Natale.

SANTINO VERNA