ALESSANDRA DELLA QUERCIA RECENSISCE
LA POETICA DELLO SCRITTORE ANTONIO LERA

Con immenso piacere ho accolto l’invito dello scrittore Antonio Lera, Medico, Neurologo, Psicoterapeuta, Critico Letterario e Presidente dell’Associazione AGAPE Caffè Letterari d’Italia e d’Europa, nonché Candidato più volte al Nobel per la Letteratura, a scrivere una recensione sulla sua poetica sopraffina.

La condivido, di seguito, assai volentieri.

Onoratissima che abbia ritenuto rilevante e interessante il mio personale punto di vista a riguardo.

Buona lettura!

"La poetica di Antonio Lera si configura come un fascinoso crogiuolo di avvincenti tematiche che vengono sviscerate, in ogni loro risvolto, con efficace e sapiente essenzialità. Emerge, netto e cristallino, il suo animo di puro sognatore ancorato però, al contempo, alla realtà e alla natura, a cui è visceralmente legato e che contempla ammirato in numerose sue liriche, con genuino stupore, esaltando ogni elemento del Divino Creato. Egli si interroga incessantemente sul senso recondito dell’esistenza, focalizzando la sua attenzione sulle dicotomie più note: il bene e il male, la verità e la menzogna, l’essere e l’apparire. Lera concepisce l’Arte come uno strabiliante strumento salvifico, permeato di eterna magia e in grado di contrastare tutta la bruttura umana e morale. Il suo sguardo, profondamente analitico e curioso, riscontra in ogni sottigliezza un significato di notevole rilevanza. Difatti, è proprio in quell’insieme di gesti, ritenuti sovente ordinari e trascurabili, che può celarsi un universo di cose, leggibili in chi sa coglierle.

Egli ripudia le maschere che imperversano nella società, rendendo assai labile quel confine tra autenticità e finzione. Sa bene che l’ipocrisia e l’illusione si avvicendano, vertiginosamente, nei giorni di tanti, ma lui mira a sgretolarle e si fa scudo con la sua arma prediletta e pacifica: la Poesia. Nei suoi versi i sentimenti esplodono in tutte le loro variopinte e cangianti nuances, scatenando un vero e proprio arcobaleno di piacevolissime sensazioni nel lettore, che viene colpito dall’innata grazia e dal loro tono squisitamente gentile. Lera appare come un cercatore in perenne cammino, intento a scorgere nei pertugi più ignoti delle perle di inestimabile valore, da aggiungere quotidianamente al suo corposo bagaglio esperienziale e culturale. Egli s’imbeve avidamente, ma con delicatezza sublime, di tutto ciò che è in grado di nutrire la sua essenza, facendola vibrare di costante meraviglia.

L’arguto utilizzo di azzeccate metafore permettono a chi legge di estasiarsi di infinite suggestioni, dense di magnetico pathos e capaci di saziare chi ha fame di soave leggiadria. Di spiccato interesse è la sua concezione dell’attesa al pari di una luminosa risorsa che ha il potere di annientare la notte che alberga in ciascuno di noi. Lera attinge ad una tavolozza interiore densa di quelle tonalità così intrise di considerevole contenuto che fanno della sua personalità un affresco di imperitura nobiltà, con un cuore d’altri tempi e, al contempo, con un occhio fresco e attento ad accogliere il nuovo, custodendo con certosina cura gli insegnamenti del passato.

Affiora la sua inenarrabile volontà di servirsi della scrittura per contribuire a veicolare il più possibile quel concetto di libertà, a lui così caro, che rappresenta l’unico antidoto contro la lenta, ma inesorabile deriva del mondo contemporaneo. Sogni e fantasie si fondono armoniosamente con il suo io fortemente spirituale, che comprende appieno il dono sacro della vita e che onora con tutto se stesso, celebrandolo quasi come fosse un delizioso calice di buon vino e invitando ad assaporarne ogni singola goccia. Nessun istante deve essere mai sprecato in ciò che inaridisce l’essere e occorre lasciare andare ciò che non si allinea con le nostre intime vibrazioni. Far fluire con scioltezza è la chiave per fronteggiare al meglio ogni evento che ci accade, provando a carpirne sempre un significato utile ad incrementare la nostra consapevolezza e la nostra continua sete di conoscenza."

Alessandra Della Quercia (poetessa, scrittrice, web journalist, pittrice