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- Pubblicato Martedì, 24 Dicembre 2024
- Scritto da Santino Verna
I CANTANTI ELISABETTA VIVIANI E CLAUDIO DAMIANI AL
SANTUARIO DEL MIRACOLO EUCARISTICO DI LANCIANO
Nel giorno della Squilla, il Natale dei lancianesi, hanno visitato il Santuario del Miracolo Eucaristico, i cantanti Elisabetta Viviani e Claudio Damiani. La sera prima si erano esibiti nella città frentana, nel corso di uno spettacolo che ha coinvolto il centro storico, dove è risuonato il suono delle cornamuse.
Il 23 dicembre è giorno importante per Lanciano, perché avviene il rito della “Squilla”, ovvero il suono di una campana della Basilica della Madonna del Ponte, originariamente utilizzata per convocare i Canonici alla preghiera. L’antevigilia di Natale, suona la sera, ininterrottamente, per un’ora, richiamando i cittadini alla riconciliazione. Infatti se vi sono discordie, è il momento per riabbracciarsi e chiedere oppure offrire il perdono. Il rito è legato al pellegrinaggio dalla Cattedrale alla Chiesa dell’Iconicella, fuori dal capoluogo frentano. Quest’anno ha assunto maggior importanza, per l’apertura del Giubileo. Nella Basilica di S. Pietro la Porta Santa viene aperta dal Papa, la notte di Natale, mentre per l’arcidiocesi di Lanciano-Ortona, la sera del 29 dicembre, festa della Santa Famiglia. Il pellegrinaggio ricorda quello di mezzo millennio fa, compiuto dal Vescovo Paolo Tasso, a piedi nudi, in ricordo della visita della Madonna a S. Elisabetta.
Elisabetta Viviani e Claudio Damiani, sono stati accompagnati in Santuario, da uno degli organizzatori dell’evento dicembrino, Fernando Rosato. Sono arrivati dopo la Messa delle 9, mentre fuori era freddo e minacciava neve. Hanno sostato nella Cappella di S. Chiara, aula liturgica per le celebrazioni, spesso in altre lingue, dove, dalla monofora dietro l’altare è possibile vedere il Miracolo Eucaristico. Il tempo non era molto per la visita, perché gli artisti dovevano tornare a Milano, e non hanno visitato la Mostra permanente sui Miracoli Eucaristici e i Santi legati all’Eucarestia, opera del Beato -prestissimo Santo- Carlo Acutis.
Elisabetta Viviani, celebre per la canzone della sigla di “Heidi”, cartoon giapponese tratto dal romanzo di Johanna Spihri, non è solo cantante per bambini, ma ha spaziato in vari ambiti dell’arte ceciliana. Ha partecipato ad una sola edizione di Sanremo, nel 1982, e ha lavorato per cinema e piccolo schermo. Milanese, con origini triestine e siciliane, Elisabetta si è dedicata e si dedica a opere umanitarie, collaborando con Mario Tessuto, recentemente scomparso. In questi giorni si è recata in alcune scuole della città manzoniana e con la sua band ha proposto diversi brani natalizi e non solo.
Claudio Damiani, musicista con all’attivo la collaborazione con Donovan, lavora con Elisabetta in campo discografico. Piemontese, con origini salentine, la città delle radici è Ugento, dove si è specchiata parte della giovinezza di Don Tonino Bello. Trapiantato a Milano, spazia in vari ambiti della musica. L’incontro al Miracolo Eucaristico è stato occasione per parlare di “Heidi”, la cui sigla è stata tradotta in tedesco, lingua parlata dalla Viviani, perché l’ha studiato alle Superiori. C’è pure una versione per banda, e sembra una stranezza, perché i corpi bandistici si sposano male con le sigle dei cartoni animati, tanto amati dai bambini, ma anche dagli adulti.
I due artisti son rimasti contenti, insieme a Fernando Rosato, del Miracolo Eucaristico, il più antico della storia, poiché risale alla prima metà dell’VIII sec., quando la Chiesa romana era ancora unita a quella d’Oriente. Un messaggio di solidarietà e di pace, cementato dalla musica e dal canto, che costituiscono ancora oggi una forma di catechesi e di laboratorio di socialità.
SANTINO VERNA