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- Pubblicato Sabato, 25 Aprile 2015
- Scritto da Marino Spada
IL DEGRADO DEL NOSTRO CIMITERO
RIACCENDIAMO LE LAMPADE VOTIVE, AVREMO PIU' LUCE NELL'ALDILA'!
Se i nostri cari defunti potessero parlare ne racconterebbero davvero di tutti i colori, anche se a luci spente. Si, perché la nostra macchina burocratica del Comune di Atri non risparmia nemmeno loro ed i loro congiunti ancora in vita. Mi sono visto recapitare dalla posta una bolletta dell’Ufficio Tributi con avviso di scadenza di pagamento per illuminazione votiva cimiteri anno 2014, quindi dell’anno scorso e richiesta congiunta di anticipo per l’anno corrente 2015. Nella causale della richiesta dell’esborso è scritto testualmente:” il presente documento si riferisce al servizio lampade votive dei cimiteri comunali erogato per i defunti di seguito elencati……”. L’importo richiesto è di appena 10 euro e credo che nessuno, proprio nessuno, si opporrebbe a pagare una somma del genere per vedere la tomba del caro estinto illuminata. Il problema purtroppo è proprio questo. Quale illuminazione? Quale servizio di lampada votiva? Sono almeno tre anni, ad essere buoni, che il servizio non viene erogato. Alla domanda fatta ad alcuni amministratori mi fù risposto che era u problema di linea in fase di soluzione!!! Avete letto bene, in fase di soluzione. In pratica buona parte delle lampade votive del cimitero alto, ovvero quello da cui si accede dall’ingresso principale, è senza corrente da almeno tre anni. Aggiungo: ma come è possibile che l’ufficio tributi non sia informato del mancato servizio? Mi si risponderà che la macchina amministrativa è complessa, mastodontica, cinica. Ma di quale comune parliamo, mica siamo a Roma o Milano? Non è forse colpa di poca o scarsa comunicazione tra gli uffici? Siamo alle solite: la mano destra non sa cosa fa la mano sinistra. Ma sopra alle due mani che razza di cervello c’è? E aggiungo, ma è mai possibile che lo stato di abbandono in cui versa il nostro cimitero non interessa proprio a nessuno? Capisco bene che i defunti non votano e quindi non sono potenzialmente elettori attivi e non vi chiedono di asfaltare la strada o un posto di lavoro, ma un minimo di buon senso sì. Tutti noi, da chi scrive a chi legge, da chi amministra a chi è amministrato, bene o male che sia, ha un defunto in quel cimitero e solo al pensiero che il proprio caro non possa essere nemmeno illuminato da una lampada votiva solo per insufficiente o inadeguata attività di servizio elettrico , quando va a letto e chiude gli occhi dovrebbe fare un pensierino ad una priorità che non appartiene solo ai vivi ma non per questo meno importante. Non lasciamo cadere nel vuoto questo appello e raccogliamolo con la giusta importanza che merita, in cambio avremo una luce in piu’ nell’adilà.
Marino Spada