- Dettagli
- Pubblicato Mercoledì, 11 Dicembre 2024
- Scritto da Santino Verna
CENTENARIO DI MONS. GAETANO BONICELLI
UN VESCOVO PER DUE MOTIVI LEGATO AD ATRI
Il 13 dicembre compie 100 anni, Mons. Gaetano Bonicelli, Arcivescovo emerito di Siena, legato per due storici motivi ad Atri. Il primo, la sede titolare di Italica, la città natale di Publio Elio Adriano, imperatore romano originario di Atri. Il secondo, la sede effettiva di Albano, risultando successore del Card. Rodolfo Pio, zio del Beato Rodolfo Acquaviva.
Mons. Gaetano Bonicelli, per gli amici “Don Tano”, è nato a Vilminore (BG) nel 1924, il giorno di S. Lucia, molto venerata nei territori dell’ex-Repubblica di Venezia, perché il suo corpo è custodito nella città lagunare, presso la Chiesa di S. Geremia, a due passi dalla stazione ferroviaria e da palazzo Labia. Dopo la formazione seminariale, con studi sociologici all’Università Cattolica del Sacro Cuore, fu ordinato sacerdote. Ebbe modo di conoscere il futuro Pontefice Giovanni Battista Montini, perché passava qualche giorno di vacanza nel paese natale. Il nonno di Don Tano, aveva conosciuto uno dei figli più illustri della provincia di Bergamo, Angelo Giuseppe Roncalli, divenuto Papa Giovanni XXIII.
Dopo il fecondo lavoro nelle ACLI, a livello nazionale, Mons. Bonicelli fu eletto Vescovo ausiliare di Albano e Segretario Aggiunto della CEI, nell’Anno Santo 1975. Fu consacrato dall’allora Presidente della CEI, Card. Antonio Poma, Arcivescovo di Bologna e per conconsacranti c’erano l’Arcivescovo di Bergamo Clemente Gaddi e Mons. Enrico Bartoletti, Segretario della CEI. Due anni dopo divenne Vescovo di Albano, la seconda diocesi per estensione del Lazio, e divenne “Vescovo del Papa”, perché la sede suburbicaria include Castel Gandolfo. In quegli anni intensificò il rapporto con il Santuario di S. Gabriele, per la presenza dei PP. Passionisti a Nettuno, dove è custodito il corpo di S. Maria Goretti. Mons. Bonicelli fu uno dei primi Vescovi “esterni” a celebrare nel nuovo Santuario di S. Gabriele e si trovava proprio ai piedi del Gran Sasso quando lo raggiunse la notizia della dipartita di S. Paolo VI, nella residenza estiva di Castel Gandolfo. La foto del Vescovo Tano è presente nel corridoio attiguo al chiostro del ritiro di S. Gabriele, con il nuovo Santuario ancora in costruzione.
Nel 1981 S. Giovanni Paolo II lo nominava Ordinario Militare per l’Italia. Quando Papa Woityla gli parlò della sua intenzione, Don Tano gli disse che non aveva compiuto neppure un giorno di servizio militare, ma il Pontefice polacco, avendo notato l’impegno del presule con i giovani, voleva utilizzarlo per quel servizio. Mons. Bonicelli visse quasi ogni Natale con i militari italiani all’estero e fu presente alle esequie del Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa a Palermo.
Nel 1989, raggiunta l’età di 65 anni per il congedo, Mons. Bonicelli lasciò l’Ordinariato Militare. S. Giovanni Paolo II aveva pensato a Mons. Francesco Cuccarese come successore, anche perché proveniva da Caserta, città dalla forte vocazione militare, ma poi la scelta cadde su Mons. Giovanni Marra. In quello stesso anno Don Tano fu nominato Arcivescovo di Siena- Colle Val d’Elsa- Montalcino e riprese l’attività pastorale nel vero senso della parola, nello stile bergamasco, visitando le parrocchie e incontrando sacerdoti e fedeli. Ebbe buon dialogo con i comunisti e il mondo laico, e nel 1994 organizzò il Congresso Eucaristico Nazionale. Purtroppo non fu presente S. Giovanni Paolo II, per motivi di salute, e la visita fu rinviata al 1996, in occasione della festa di S. Giuseppe, quando il Papa polacco, incontrava i lavoratori.
Mons. Bonicelli fu nominato, per conto della CEI, al vertice del comitato nazionale per i Congressi Eucaristici e fu in prima linea, nel 1997, a Bologna, questa volta con la presenza del Papa. Nel 1999 fu di nuovo in prima linea per il mezzo secolo di S. Caterina da Siena, patrona d’Italia con S. Francesco d’Assisi. L’evento coincise con l’offerta dell’olio da parte della Toscana. Don Tano ebbe la gioia di presiedere la celebrazione eucaristica, il 3 ottobre, in Basilica Inferiore, perché la Superiore non era ancora pronta, dal momento che era impraticabile per il terremoto e i conseguenti lavori. Nell’omelia ricordò l’impegno anche civile della patrona d’Italia.
Raggiunti i 75 anni, Mons. Bonicelli presentò le dimissioni a S. Giovanni Paolo II che non volle subito accettare dicendo: “Bonicelli, sta meglio di me!”. Per questo visse il Grande Giubileo del 2000, nella diocesi di S. Ansano e S. Caterina, e si congedò l’anno seguente da Siena, con l’arrivo di Mons. Antonio Buoncristiani, traslato da Porto-Santa Rufina.
Mons. Gaetano Bonicelli ha continuato l’attività pastorale da emerito, seguendo sempre con entusiasmo, impegno e gioia la vita della Chiesa italiana. Festeggia la centesima candelina nella “sua” Vilminore, alla presenza del Cardinal Grech. Ancora lucido e sveglio, Mons. Bonicelli è il chiaro esempio che nessun Vescovo va in pensione, ma è sempre in servizio, anche con modalità diverse, della Santa Chiesa di Dio.
SANTINO VERNA