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- Pubblicato Sabato, 23 Novembre 2024
- Scritto da Mario Marchese
UNA PROPOSTA:
RIPRISTINO DELL’ASSOCIAZIONE DEI COMUNI:
“LE TERRE DEL CERRANO:
ATRI-PINETO-SILVI”
Egregio Signor Sindaco, Signori,
con la presente vengo a sollecitare le SSLL a ripristinare, dopo dovuta intesa politica e programmatica, “dell’ASSOCIAZIONE DEI COMUNI DELLE TERRE DEL CERRANO”. E’ di questi gg la notizia che si è costituita l’Associazione della “RIVIERA del GIGANTE”, composta da sette Comuni della costa adriatica, partendo da: Alba Adriatica, Giulianova, Martinsicuro, Pineto, Roseto degli Abruzzi, Tortoreto, ricalcando, quello che allora fu il Marchio delle Terre del Cerrano con Atri Capofila, costituita durante la mia Amministrazione Marchese, che tante speranze sollevò, ma che altri, alla fine del mio pur breve mandato (meno di 4 anni) avevo realizzato e portato avanti in questa città e nel territorio. Da quel tempo tutto si è fermato, oltre alle scelte del piddi e di Basilico bis e ter (2001-2007), voi del centro destra, ormai dal 2007 ad oggi 2024 alla guida di Atri, non avete portato, o saputo portare avanti o riprendere quella iniziativa che tanto vantaggio turistico determinò per Atri. In questi anni non avete saputo allacciare un contatto, direi un solo contatto propositivo in tal senso, e nemmeno per altri obbiettivi strategici per questo territorio, in una logica di appartenenza, e cioè, che Atri ha bisogno di questi due Comuni, e non l’incontrario. Anzi, Atri, sarebbe stata la cartolina per Pineto e Silvi, oltre che per Roseto, se si voleva riportare dentro anche Roseto. Invece, non ho mai sentito volontà di questo tipo, strategie politiche di questo tipo, di cui ATRI ha bisogno, e non certamente Roseto-Pineto e Silvi.
Loro già vivono di loro, per il mare, e questo basta loro. E’ Atri che ha bisogno di loro, nonché, essendo poi Atri centro di servizi alla persona, come Ospedale, DDSS di Base, CIM, UTA, Centro per l’Impiego, PPSS-Carabinieri, Ufficio del Giudice di Pace, sede Mandamentale e di COC e COM per la Protezione Civile, Inps-Inail, Comando Forestale, Sede ASP n°2 Te, Riserva Naturale dei Calanchi, di importanti Musei e Scuole superiori, avremmo tutto da guadagnare con una forza elettorale e politica e di abitanti di questi due o tre Comuni (Atri-Pineto-Silvi e Roseto). Ma non ne avete mai avuto la voglia e la volontà, ed è per questo che Atri ha perso risorse e ruolo nel territorio, e più di tutti lo sta pagando il “S. Liberatore di Atri”, senza sostegno alcuno, né dall’Amministrazione Astolfi, poi Ferretti, ma ovviamente, nemmeno dai Comuni vicini, che se coinvolti, strategicamente potrebbe trovare un ruolo di coordinamento per queste esigenze e realtà. Ricordo che ci provaste nel 1° Astolfi, con costituzione di una direzione di “Sviluppo Strategico tra i Comuni”, che partivano da Montesilvano e coinvolgevano Atri, Pineto, Silvi, Roseto, Montesilvano, Città S.A, Elice, Comuni della Val Fino e della Val Vomano”, i quali, tutti d’accordo, ponevano proprio “l’Ospedale di Atri” al centro di questo progetto di sviluppo e di rilancio. Perchè lo avete abbandonato?
Perchè ve ne siete fottuti di questa opportunità progettuale e politica, che gi stessi Sindaci coinvolti allora, dissero (li ho sentiti con le mie orecchie in sala Consiliare affermare queste volontà politiche ed amministrative), che appoggiavano e ne erano entusiasti di farlo, di portarli avanti? Eppure, quel progetto, fu un progetto anche oneroso per il Comune di Atri perché non se ne fece più nulla? Cosi come non si è fatto più nulla per l’Ospedale S. Liberatore, lasciato alla gestione negativa e discriminante da parte de Direttore Generale e della Presidenza della Regione Abruzzo ed Assessore Veri? Perchè non pensate che Atri è l’Ospedale e l’Ospedale è Atri? (Come invece pensavano Emilio e Saverio Mattucci?
E anche il sottoscritto?). Non lo sono le scuole superiori (Ovviamente buona cosa,, solamente che, poi, vengono alle 8.00, e se ne vanno alle 14.00 e tutto finisce li, (forse l’Università che avevamo, e con fatica, istituito, con Basilico Sindaco con i Corsi prima, e soprattutto con il Sindaco Marchese, l’Università (In diritto ed in Economia dello Sport), oltre che proseguire con i Corsi di specializzazione (Dirigente Scolastico), tramite la fervida volontà del Magnifico Rettore della Università di Teramo, il Prof. L. Russi, e che voi avete fatto naufragare miseramente durante la vostra gestione di decenni in questa città).
L’Ospedale S. Liberatore è una industria per Atri, ancora, sempre che ne fate un punto di riferimento della vostra azione politica, ma non ci pensate nemmeno, non lo avete fatto in decenni passati, e figuratevi oggi, eppure avevate, ed avete ancora oggi, una filiera politica ed amministrativa invidiabile, e cioè: “Atri, Provincia, ASL, Regione Abruzzo, Governo Nazionale”. Vi sembra poco? Nessun ostacolo si sovrappone. Voi gestite, invece, solo il gestibile, quello di tutti i giorni, senza un “progetto alcuno” per la città. Tutto è fermo: Turismo, Ospedale, Economia, Artigianato, Attività produttive che nel tempo hanno chiuso battenti senza che ci fosse stato un vostro interesse alcuno, come le chiusure della Pompea, della Sib Iezzoni, di Iezzi Cucine, di Sanyfarm etc. per non parlare di botteghe artigianali e commerciali, insomma di partite IVA.
Eppure la gente vi ha premiato, poi per cosa? Ma vi ha premiato, e non parliamo di perdita di abitanti di quasi 1000 ab. Durante il vostro concreto mandato dal 2007 ad oggi, e la perdita di centinaia di giovani che sono andati all’estero, perché qui sarebbero morti di fame. Ma a voi, tutto questo, poco ha importato, siete andati avanti a non fare nulla, anzi, a distruggere senza adeguata manutenzione strutture sportive che vi siete trovati senza spenderci una lira per realizzarli con il CTI, Campi e campetti, Centro di Buwling, come la Piscina, come le Palestre che sono andate distrutte due su tre, ed il CTI versa in uno stato pietoso. Questo è un bilancio che vi dovete fare ogni tanto, come per l’Ospedale, che sembra essere in un altro Comune, e non in Atri. Nulla si sa, e nulla fate che si sappia. Quindi NULLA di NULLA, e si vede poi, non credete, basta frequentarlo un poco, e ci/si rende conto dello stato. Ma lei Signor Sindaco, con il dr Marini, oggi Presidente del Consiglio Comunale, ed il Direttore Sanitario Iommarini, già ex assessore nella vostra amministrazione di Astolfi 1°, cosa aspettate a dire la vostra? A porre freno al degrado, al depotenziamento, direi quotidiano ormai, che subisce giorno per giorno? Ma non ve ne rendete conto? Ma lo sapete che la Pediatria ha perso l’h24, ed oggi è stata trasferita su di un altro piano dalla storica sede, è fa solo ambulatorio diurno, come un qualsiasi ambulatorio pediatrico di un Distretto SS?
Che la Chirurgia (UO Complessa), fa sola una seduta alla settimana invece che tre, di un tempo? E questo vuole dire meno interventi, meno produttività, e possibili depotenziamenti da UOC a UO Dipartimentale? Che la UOC di Raggiunti, oggi non lo è più, è solo Dipartimentale e non Complessa, così come la Cardiologia non è Dipartimentale ma Semplice, così, ed anche la Oculistica, già “offesa e vilipesa” allora, da un vostro Assessore di oggi, e ieri già Consigliere Regionale a questa declassificazione, per non parlare della Urologia, che non può fare certi interventi, ed i nostri valenti professionisti, quando debbono operare, vanno a Teramo, ma non qui, qui non lo possono fare cose sanno fare, a Teramo si, li lo possono fare, oltre che chiudere il Centro Termale, che non costa nulla riaprire, come già più volte scritto e proposto su queste pagine, detto e ridetto come fare, ma le “orecchie da mercante” non sentono, in particolare se si parla del S. Liberatore. Ma voi siete di Atri, dovreste agire, imporvi, invece, “silenzio più assoluto”, anche su queste piccole cose. Ma vi rendete conto che il S.Liberatore, è l’unico Ospedale dei 4 dell’ASL teramana, a non avere una RNM? Acquistata formalmente, e mai concretizzata verso Atri? Pur avendo i locali possibili alla sua installazione?
La pazzia della sanità Italiana e della gestione dei Direttori Generali è proverbiale, ed è tale che succedono anche di queste cose (abbiamo ben 8 sale operatorie, tutte aggiornate e di sicurezza). Insomma, dopo questa panoramica, spero che a qualcosa possa essere servito a voi che comandate, ma ci credo poco, perché? Perchè a voi tutto questo non interessa, a voi interessa gestire il potere di tutti i giorni, giorno per giorno, sapendo che questo vi ha portato consensi, e quindi, perché lavorare, lavorare? Tanto Atri non giudica, si accoda, gli basta qualche “favoretto”, raccomandazione, “incarichetto”, ed eccolo che tutto torna. Purtroppo è così. Riflettete, riflettete, riflettete, ATRI è anche vostra, non mia solamente, o della opposizione, quando esiste e sussiste, e se rimandate ancora, andremo a scatafascio come identità politica e di servizi alla collettività. E, l’abbraccio con Teramo, dell’ASL di Teramo, e della sua Provincia, continua ad essere per ATRI: MORTALE!!!!!
Necessita, andare con Pescara al più presto, promuovendo un “REFERENDUM CONSULTIVO” da porre ai cittadini ed al territorio. Voi che ne pensate? Io ne sono convinto che Atri ne guadagnerebbe molto da questo ingresso nella “GRANDE PESCARA”. Cordiali saluti,
Mario Marchese, Circolo della Sinistra Indipendente E. Berlinguer Atri-Pineto