Ad Atri intesa tra Comune, Provincia e
Curia per portare aule nel Palazzo
dell’ex seminario

ATRI. Portare alcune aule delle scuole superiori di Atri nel Palazzo Vescovile dell’ex seminario, in Piazza Duomo. È questo quanto emerso nel corso di un incontro che c’è stato lunedì 18 novembre 2024 tra la Curia, il Comune di Atri e la Provincia di Teramo. Grazie a un finanziamento di 20milioni di euro che la Provincia di Teramo ha ottenuto per via dell’alto numero degli alunni delle scuole superiori atriane, a breve saranno messi a norma il Palazzo Tedeschini, il Liceo e l’istituto professionale della città ducale e dunque le aule dovranno essere dislocate man mano che ci saranno le ristrutturazioni. A tal fine, in maniera assolutamente condivisa, è stato individuato il Palazzo della Curia.

Sono molto soddisfatto della decisione verso cui stiamo confluendo – dichiara il Sindaco di Atri, Piergiorgio Ferrettisono lieto di sapere che quel palazzo potrà tornare non solo a vivere, ma soprattutto a far rivivere il centro storico della nostra città. Un edificio che potrà continuare a ospitare le 13 classi del Liceo che ad oggi si trovano nella scuola media.

Un plauso va alla Curia per la disponibilità e all’Amministrazione provinciale per l’impegno profuso. Ho potuto constatare direttamente la celerità con la quale ha cercato di far fronte alle richieste del nostro Comune, sia per la pubblicazione del bando che per gli adempimenti successivi che sono già in fase di attuazione. Auspichiamo dunque che questo palazzo importantissimo della nostra città possa tornare ad aprire le sue porte presto”.

“Il fatto che si sia trovata una condivisione così celermente – dichiara il Presidente della Provincia di Teramo, Camillo D’Angeloè motivo di grande soddisfazione per me e per tutto l’ente che rappresento. Siamo già al lavoro per definire tutti gli aspetti organizzativi per procedere al meglio e avviare presto i lavori. Questo episodio dimostra ancora una volta quanto la solidarietà e la collaborazione tra le istituzioni sia sempre proficua”.