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- Pubblicato Domenica, 27 Ottobre 2024
- Scritto da Santino Verna
UNA VITA PER IL SIGNORE SULLE ORME DI
SAN FRANCESCO
NOVANTA CANDELINE PER PADRE MICHELE MARIANO
Ha festeggiato 90 anni, circondato da uno stuolo di frati, parenti e collaboratori, Padre Michele Mariano, storico Parroco di S. Lucia a Lanciano. Nato a Montagano, comune del Molise dove quasi in ogni famiglia usciva un sacerdote o un religioso, fu battezzato con il nome di Angelo Michele e poi sempre chiamato con il secondo nome.
Decise di diventare frate, il giorno della prima Messa del concittadino P. Domenico Rinaldo Lanese, per una vita missionario in Rhodesia (Zambia), rientrato poco prima di morire a Pescara. Il giovanissimo Michele entrò tra i figli di S. Francesco ed espletò la formazione nei collegi di Atri, Penne e Assisi.
Ordinato sacerdote nel 1960, nella Chiesa di S. Antonio a Pescara, è stato di comunità a Pettorano sul Gizio, Castelvecchio Subequo, Lanciano e Castelpetroso. Nel capoluogo frentano arrivò all’indomani del Concilio, quando gli fu chiesto di curare la Parrocchia di S. Lucia, in pieno centro. Si rimboccò subito le maniche per i lavori pratici, come il restauro del rosone tardomedioevale, e organizzò un nutrito gruppo giovanile. Tra i momenti aggregativi i pellegrinaggi a Lourdes, Czestochowa e S. Giovanni Rotondo, ma anche visite ludiche come le giornate a Mirabilandia.
Oltre alla Parrocchia, dove organizzava naturalmente l’annuale festa del 13 dicembre con Sante Messe in continuazione per tutta la mattinata e il concorso di devoti da Lanciano e dintorni, ha lavorato al Miracolo Eucaristico, vivendone la rinascita, a partire dal 1971, con le analisi scientifiche, condotte dal Prof. Odoardo Linoli. P. Michele nella lunga vita sacerdotale ha conosciuto S. Pio da Pietrelcina, S. Teresa di Calcutta, S. Paolo VI e S. Giovanni Paolo II.
Concluso il servizio di Parroco, fu mandato al Santuario dell’Addolorata a Castelpetroso. Un ritorno nell’amato Molise, affiancando i Guardiani, suoi cugini di primo grado, P. Giovanni e P. Nicola Petrone, il primo venuto prematuramente a mancare nel 2011. Con la partenza dei Minori Conventuali dal principale Santuario molisano, nel 2018, P. Michele è tornato a Lanciano, al Santuario del Miracolo Eucaristico, dove si dedica al Ministero della Riconciliazione e all’accoglienza di numerosi pellegrini di ogni età. E’ sempre contento quando spiega la storia e le analisi del Miracolo, il primo e più importante della Chiesa. P. Michele è appassionato di calcio e tifoso del Napoli. Ha gioito l’anno scorso quando i partenopei hanno vinto lo scudetto, e la comunità gli ha portato un dolce con i colori della squadra del cuore. Ma ha seguito, accanto a P. Nicola Nasuti, fervido scrittore, quasi tutte le partite dei mondiali.
La festa di P. Michele è cominciata con la S. Messa nella Cappella di S. Chiara, dove attraverso la monofora si vede il Miracolo. Ha celebrato sull’altare con il palliotto raffigurante l’Ultima Cena, nella versione leonardiana, acquistato proprio da lui quando si cominciò a celebrare l’Eucarestia con il Messale di S. Paolo VI. L’altare fu collocato in S. Francesco, e portato nell’attigua Cappella, dopo i lavori di restauri, in occasione del Grande Giubileo del 2000.
Con P. Michele hanno concelebrato alcuni confratelli, abruzzesi e polacchi, e tra questi il Ministro Provinciale P. Mauro De Filippis Delfico che ha dettato un augurio, dopo la Comunione. Verso le 14, P. Michele con i frati, i parenti e gli amici si è recato in un hotel nei pressi di Lanciano, per un momento agapico. A metà del pasto, P. Lorenzo Tucci, da 20 giorni di comunità al Miracolo Eucaristico, ha declamato alcuni versi che hanno ripercorso la lunga vita del festeggiato.
A Padre Michele auguriamo serenità e salute, ancora tantissimi anni, perché molto prezioso e guida inossidabile per quanti hanno avuto la grazia e la gioia di incontrarlo.
SANTINO VERNA