SECONDA RICHIESTA

RIPRISTINO CENTRO TERMALE PRESSO IL 
S. LIBERATORE DI ATRI

Egregio Direttore Generale ASL di Teramo,  Egregio Direttore Sanitario ASL di Teramo, nonché al Direttore Sanitario Presidio Ospedaliero di Atri (per ulteriore competenza).

Ritorno su di un problema a voi facilmente risolvibile, dimenticando per il momento gli altri conseguenti alla chiusura del Presidio Ospedaliero S. Liberatore per ben due anni come “Ospedale tutto Covid19”.

Dimentico anche per il momento, le promesse fatte da Marsilio in primis, poi dall’Assessore alla Sanità  N. Veri, che:

“nessuno avrebbe dimenticato il sacrificio fatto con l’Ospedale TUTTO

 Covid19, per ben due anni”, sia da parte dei lavoratori dipendenti: Medici, Infermieri,Tecnici, OSS, Amm.vi etc, e sia da parte della Città di Atri ed il suo territorio, che hanno risentito e di molto anche queste chiusure, con problemi innescati in miliaia di cittadini per non essersi fatti né curare, né accertare patologie in screening o altro di routine, ma che il tempo fa dimenticare, e meno male, altrimenti ben altre sarebbero state le reazioni verso chi e coloro che causarono quelle chiusure repentine, dimenticando che nell’ASL di Teramo c’erano ben altri tre Ospedali, ed in Regione, anche vicini ad Atri, dell’ASL di Pescara (Pescara, Penne etc.) Dicevo, e ricordavo che fu tutto chiuso  Atri, alla routine, alle acuzie, agli screening, alle patologie varie di anziani, ripeto croniche e acute.

Gli appelli dei predetti NON signori furono roboanti, davanti a TV locali, regionali e Nazionali davanti al S. Liberatore di Atri, direi più volte, passerelle ripeto di Marsilio, della Veri, dei Consiglieri Regionali del centro destra, Lega ed altri, finanche trasmissioni in diretta con TV Nazionali etc. etc..

Tutti a garantire “NESSUNO DIMENTICHERA’ QUANTO FATTO  DAGLI ATRIANI, DALL’OSPEDALE DI ATRI IN AIUTO ANCHE DI QUELLO DI PESCARA, SULLA EMERGENZA COVID19”.

                      Invece, ...”passata la festa gabbato lo santo”.

Quello che c’era da riaprire, non è stato riaperto, e quello che era chiuso, non è stato aperto, come:

-Cardiologia UOD,  non riaperta e declassificata UOS;

-Urologia UOD, non riaperta e declassata da h24 in h12;

-Oculistica che da UOD è stata declassata in UOS, a seguito del Riordino della “Rete

  Ospedaliera deliberata da Marsilio e compagnia”;

-Pediatria UOD che da h24 è passata a h12, con la conseguenza che i pazienti (bambini), in

  un territorio in cui mancano Pediatri peraltro, come nella Vallata Fino-Vallata Vomano, la

  costa, da Roseto a Montesilvano, da decenni orbitanti presso il S. Liberatore, se hanno

  bisogno dell’h24, vengono dimessi la sera o trasferiti a  Pescara oppure a Teramo. Grazie per

  tutto questo.

Ma voglio ritornare, dimenticare, per il momento, tutto il resto sopra descritto, e chiedere, anzi, RICHIEDERE:

                     “Perchè NON avete riaperto il Centro Termale di Atri?

Centro che esiste dagli anni 60?” Che peraltro, con l’andata in quiescenza  dell’addetto Infermiere, e poi della chiusura  causa Covid19, non lo avete riaperto più? Mi domando: perchè?

Ma ce lo avete sempre con Atri ed il suo Ospedale? Eppure è l’Ospedale che ha pagato di più dalle vostre azioni amministrative e soprattutto politiche, ed ancora più gravi dalle ultime scelte politiche di Marsilio-Verì?

Che ci si vuole a farlo? Basta mobilitare un Infermiere, anche con problemi di prescrizioni, presso tale struttura e riaprirlo, stante che, anche il Centro Termale di Caramanico è chiuso, se non erro, per cause diverse, e gli Ospedali, come quello di Atri, possono sopperire alle varie esigenze di patologie ORL insistenti sulla popolazione del territorio, e salutare positivamente  una sua riapertura (che si paga da se, stante il n° e la qualità delle prestazioni che può fare giornalmente dall’infermiere, e per certe altre con l’ausilio di un Medico ORL, direi programmate settimanalmente, oppure no?).

Quindi, con la riproposizione della presente richiesta, si RI-SOLLECITA la richiesta della sua RIAPERTURA. In attesa di riscontro, cordiali saluti,

Mario Marchese (Sindaco emerito della città di Atri)

Comitato Difesa Ospedale Atri