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- Pubblicato Mercoledì, 24 Luglio 2024
- Scritto da Santino Verna
RICORDO DI FEDERICO DEL PRINCIPIO”
“Era davvero un personaggio nella città dei calanchi”
Ha esalato l’ultimo respiro, nella vigilia del solleone, Federico Del Principio sr., autentico atriano, laborioso, discreto e umano. Era molto conosciuto nella città degli Acquaviva perché il papà Guido, gestiva una delle dodici cantine del centro, dove i meno giovani gustavano un buon bicchiere di vino e i ragazzi la “Gassosa” di Italo Di Febo.
La cantina della famiglia Del Principio era in pienissimo centro, in Via Ferrante, e Federico spesso s’intratteneva con gli avventori, giocando a carte. Dotato di abilità e memoria, sapeva vincere, trasformando la partita in un piacevole momento di socializzazione. Rimasto vedovo giovanissimo, perché la moglie Concettina, dando alla luce il figlio Concezio, celeberrimo e pluripremiato poeta dialettale e autore di commedie, era morta di parto, aveva sposato in seconde nozze Lucia che le ha dato Concettina e Claudio.
Componente del personale ATA del circolo didattico di Atri, Federico svolgeva la stessa professione del fratello Giovanni, prematuramente scomparso, molto conosciuto perché uno dei cantori della prima ora della schola-cantorum “S. Francesco” e poi del coro “A. Di Jorio” (in festa per i 50 anni di attività), per tornare negli ultimi anni alle formazioni sacre. Federico era uno degli organizzatori della festa dell’Immacolata Concezione nella cittadina natale, prima della “notte dei faugni” e insieme al deputato di turno, girava le case di Atri e dintorni.
Il nome di Federico è portato dal nipote, primogenito di Concezio, organista della schola-cantorum “G. D’Onofrio” della Cattedrale di Atri. Dopo di lui sono nati Daniele, Francesca e Angelica. Federico, sempre con discrezione dietro le quinte nel mondo delle tradizioni popolari atriane, era davvero un personaggio nella cittadina dei calanchi.
Le esequie sono state celebrate nella Concattedrale di Atri, nel pomeriggio del 23 luglio, festa di S. Brigida di Svezia, compatrona d’Europa. L’immagine, forse da molti dimenticata, è presente sull’arco trionfale della Cattedrale, prima del coro affrescato da Andrea Delitio. Una figura, anch’essa dietro le quinte, nel “mare magnum” dei tesori visivi della Cattedrale atriana, ma sempre icona dello splendore, dei principi etici, dell’amicizia e della solidarietà.
Siamo vicini con l’affetto e la preghiera a tutta la famiglia Del Principio, nella certezza che il Signore ha accolto il caro Federico nella Santa Gerusalemme del Cielo.
SANTINO VERNA