DOCUMENTAZIONE \ RELAZIONE INVIATA AL dr.MARINI

SEGNALAZIONI DI PROBLEMI DA RISOLVERE
AL S. LIBERATORE DI ATRI
 

Egregio dr Marini,

come Lei sa già, ho profonda stima in lei e nella sua volontà di portare avanti problemi da risolvere nell’interesse del Presidio Ospedaliero, dei Comuni dell’Area vasta, quasi 15 Comuni, circa 200 mila abitanti.

Oggi ha assunto, da un ruolo di indipendente nella lista Ferretti Sindaco, di Presidente del Consiglio Comunale di Atri. Ruolo che le fa rappresentare tutto il Consiglio Comunale, tutti i Consiglieri Comunali, anche, e soprattutto  quelli della opposizione, che assieme alla sua maggioranza, rappresenta tutta la città di Atri, dentro e fuori  la città,  o il consesso Civico che rappresenta. E rappresenterà. Ed ho salutato positivamente il suo 1° approccio con il Direttore Generale e Direttore Sanitario dell’ASL di Teramo, il dr Di Giosia, il Prof. Brucchi, che , in tanti anni, nel loro ruolo, NON si sono mai degnati di venire in Consiglio Comunale a giustificale le loro scelte, le loro azioni e decisioni, neanche quello preso di rendere , per due anni di seguito, il Presidio Ospedaliero S. Liberatore, “Ospedale TUTTO COVID19” e Lei  ne sa bene i fatti ed antefatti, avendo nel suo reparto, supportato e sopportato, le cure (anche senza mezzi adeguati) e senza un minimo di personale adeguato, la gestione di centinaia e centinaia di ricoveri, dimissioni, con rischi personali  e della sua equipe, che solo, uno dell’ambiente, come il sottoscritto, può conoscere, capire e sapere, oltre quelli, come lei li ha descritti, vissuti direttamente questi pericolosi avvenimenti, affrontandoli con scienza e coscienza.

Io ho cercato, con il ns COMITATO, di dire la nostra, di essere da supporto a queste esigenze che non sto qui ad elencare per il momento, ma che se  ben ricordo, ebbi a  far fare,  una “VISITA ISPETTIVA ISTITUZIONALE”, dal Vice Presidente del Consiglio Regionale d’ Abruzzo, dr Domenico PETTINARI, Lei  presente per tutto il percorso ed i colloqui, che si concretizzò poi, in una lodevole INTERPELLANZA in Consiglio Regionale d’Abruzzo (una denuncia di fatto), e che Lei, appoggiando l’iniziativa intrapresa, definì poi quella “INTERPELLANZA”, un “LIBRO dei SOGNI”.

Atto che prontamente Le consegnai., e purtroppo, non trovò riscontri in Regionali, concreti riscontri, anzi, conseguentemente, con il famoso “PIANO DI RIORDINO DELLA RETE OSPEDALIERA ABRUZZESE, il Presidio di Atri, come lei ben sa,, subì altri tagli, altri ridimensionamenti, ingiustificabili ed ingiustificati, ma furono fatti. Nonostante che in Consiglio Regionale, Atri avesse un Consigliere, atteso da 25 anni, e per 10 mesi, ma della Lega, che avrebbe dovuto potare avanti qualche interesse della città, invece, si ACCODO’ (accordò) con quella maggioranza di Marsilio-Verì’, ed altri, ovviamente a danno di Atri.

Ora, anche questa persona, ex Consigliere Regionale, sta con Lei, in maggioranza, ad Atri, ricopre anche un posto di Assessorato, e quindi, avrà modo di conferirvi, per quelle promesse che Le erano state dette, fatte, dalla sua stessa maggioranza,  cioè dai medesimi di oggi, cioè di Marsilio-Verì, per convincerla a votare “SI” a quel Piano (Piano di disordine Ospedaliero, altro che riordino).

Certo, appare strano verificare tutto ciò, la città di Atri, abbia premiato di nuovo, tale e tali candidature, che si sono distinti per prese di posizioni contro il Presidio, e contro Atri. Si dice anche che, il dr Di Giosia, Direttore Generale dell’ASL teramana, avrebbe dovuto fare, recuperare il maltolto verso Atri, il S. Liberatore, con “l’ATTO AZIENDALE”. Atto, che non ci risulta, a distanza di mesi, a noi miseri  mortali, essere mai NATO, ed espresso, deliberato, da parte del Direttore Generale e del Direttore Sanitariocon con cui Lei, recentemente, si è incontrato presso il ns Presidio Ospedaliero, assieme al dr Iommarini, nostro Direttore Sanitario,  (Spero che glielo ha ricordato quegli impegni presi, sempre che siano stati veri quelli, ed a cui credo poco).

Con Lei, dr Marini, quali impegni hanno preso per Atri? Cosa si è detto? Quali novità sono emersi dal normale loro comportamento verso Atri?  Da mantenere0 se positivi, ovviamente? Non si sanno, salvo che il dilazionare i condizionatori da mettere oggi, secondo me, e non domani, o peggio, l’anno prossimo, perché è oggi che i pazienti soffrono il caldo, l’essere in una cattiva situazione, tra un anno, è un anno prossimo venturo, cioè hanno già guadagnato un anno di impegno, nel mentre questa risoluzione doveva essere “URGENTE”, subito, perché?  Perchè i malati ne soffrono oggi di questo caldo, non tra un anno. Questi sono interventi urgenti da prendere, non da rimandare alle calende greche. Altro? Ebbene, questi dirigenti, come il Presidente Marsilio, o l’Assessore Verì, seppure sollecitati ad essere presenti, rispettando il loro ruolo istituzionale, NON SONO MAI VENUTI IN ATRI, IN C.C. DI ATRI”, nemmeno quanto questo COMITATO, nonché le forze di opposizione in CC, allora, ebbero a chiedere la loro presenza, e rispettare gli impegni presi con la città, e cioè: “CHE NESSUNO AVREBBE DIMENTICATO I SACRIFICI E QUANTO FATTO DAL PERSONALE DEL S. LIBERATORE, E DALLA CITTA’ DI ATRI,  PER ESSERE STATO L’OSPEDALE TUTTO COVID19 PER BEN DUE ANNI, CON TUTTE LE CONSEGUENZE PER LA POPOLAZIONE DI ATRI, DEI  CITTADINI DEI COMUNI DELL’AREA VASTA, 15 COMUNI, QUASI 200 MILA AB., DIREI ABBANDONATI A LORO STESSI”.

Ebbene, finita l’emergenza, questi impegni non sono stati mantenuti come dicevo, anzi ci sono stati altre chiusure, altri ridimensionamenti, come come è di certo a sua conoscenza, e che il sottoscritto ha confidato e lamentato più volte, a Lei, ed al dr Pettinari nella sua visita ispettiva  fatta allora. Oggi, visto il suo nuovo e responsabile ruolo, mi permetto di ricordarglielo questi problemi, non perchè non li conoscesse, ma con il fine di affrontarli con decisione ed energia con i suoi interlocutori di Giunta, con il Sindaco, la Dirigenza dell’ASL teramana, con l’Assessore alla Sanità Regionale N. VERI’, e relativo Presidente Marsilio, e riportarlo in CONSIGLIO COMUNALE, in apposita informativa, a tutti i Consiglieri Comunali, di maggioranza e di opposizione, e se vuole, anche verso questo Comitato.

Mi permetto di elencarle i provvedimenti che potrebbero essere presi, definiti “DA SUBITO”, dalla Direzione Generale di Di Giosia, essendosi in anni precedenti impegnati per farli, realizzarli, o portarli avanti. Alcuni di questi problemi, promessi, addirittura anni, anche decenni fa, anche deliberati, ma mai assolti, risolti, e che potrebbero trovare soluzione anche con un semplice ordine di servizio, oppure una delibera aziendale, e cioè:

MI PERMETTO DI ELENCARLI:

-acquisto di una RNM da 1,5 Tesla, già promessa e deliberata da decenni, mai arrivata ad Atri, pur avendo già gli spazi e la struttura ad accoglierla;

-Acquisto di una nuova TAC in sostituzione di una che ha già fatto il suo tempo tecnico, ormai;

-Acquisto di un OTOPANTOMOGRAFO Digitale, (è una vergogna che viene a mancare da qualche anno, ingrassando il privato, un apparecchio da sempre esistito nella Radiologia di Atri,  e che invece   viene deviato al privato aumentando così la spesa sanitaria  dell’ASL che è la prima in Abruzzo per mobilità passiva, ed aumentando inoltre, così, di fatto, il disagio dei cittadini , quando potrebbero essere eseguiti nel pubblico, quasi a costo zero;

-RIAPERTURA DEL CENTRO TERMALE, che ha funzionato con un solo infermiere per gli ultimi 3 anni, prima del tutto Covid19, poi, NON riaperto, ed ad tutt’oggi chiuso, direi inspiegabilmente.

Basterebbe mobilitarvi in quella sede un Infermiere/a anziano/a, o negli ultimi anni della sua attività prima della quiescenza, oppure, ed  ancora, che abbia prescrizioni  fisiche. Di  salute, e collocarlo li, e darebbe, da solo,  un servizio molto richiesto e si pagherebbe da solo con i Tikets, oppure per prestazioni a pagamento il suo costo;

-RICONOSCIMENTO con l’ATTO Aziendale della UOS della Oculistica in UO Dipartimentale, o sdoppiando quella UOC di Teramo parte ad Atri, e parte a Teramo, perché non si capisce il perché deve stare tutto al Presidio di Teramo, e l’ASL che deve offrire il servizio, quindi, o lo fa a Teramo, oppure lo possono fare anche ad Atri, se Atri lo vuole e si presta professionalmente al ruolo;

-Riconoscimento della UO Dipartimentale in h24 della Pediatria;

-Riconoscimento della Cardiologia in UO Dipartimentale (Non si è mai capito perché Giulianova deve avere una UO Complessa UTIC, quando a 5 minuti, , al Mazzini, si ha: UTIC, Emodinamica,Cardiochirurgia. Si capiva l’UTIC ad Atri, che copriva un territorio vasto, e stava  lontano da Teramo, oltre i 20 minuti canonici da un imminente infarto, ma non il permanere a Giulianova. Ma è la politica, vero? Ed allora che sia politica anche per Atri;

-Riconoscimento della UO Dipartimentale oggi in Day Surgery della Urologia, in UOD con

  pl affiancati alla Chirurgia Generale;

-Riconoscimento della UOD di Fisiopatologia Respiratoria e di Riabilitazione polmonare;

-Riapertura, con pl attigui alla Chirurgia Generale, della Ostetricia e Ginecologia (branche

  diagnostiche chirurgiche) in prospettiva ed in intesa anche con l’ASL di Pescara e di

  Chieti (per un eventuale nuovo punto nascita in Atri interfacciato con le tre ASL,

  avendo con chiarezza, le difficoltà in cui operano le relative strutture dei PN di Chieti e

  Pescara, dopo le soppressioni di quello di Atri, Penne ed Ortona;

-Assunzione, anche mobilitando da Teramo, di Anestesisti, per aumentare le sedute

  operatorie in Atri di Ortopedia Generale e di Chirurgia Generale, portandoli almeno alla

  3° seduta pro-capite per settimana, così come nel passato, eliminando così infinite liste

  di attesa.  La strana “mobilità extra-regionale dell’ASL di Teramo, verso

  inappropriatezze palesi di interventi presso la Regione Marche e relative cliniche

  convenzionate poste al di la del Tronto”, che per l’ASL teramana è la più pesante delle 4

  abruzzesi, e che nel 2023 è stato pari a moltissimi milioni di euro di deficit, e che

  potrebbero essere utilizzati per incrementare servizi, e prestazioni negli Ospedali della

  ASL teramana oppure non è così?

-Assunzione di Medici Anestesisti,anche all’estero, a CUBA, se non li troviamo in Italia;

-Creazione di strutture POLISPECIALISTICI Chirurgiche, ma anche mediche (poliambulatori da mettere a disposizione) in particolare in h12, ma anche h24 se necessario, per prestazioni di Otorino (rinoplastiche e quant’altro), di Maxillo facciale;  di Oculistica di riduzione della miopia con tecniche d’avanguardia, con pl  dedicati ed assistiti, anche a pagamento, al fine di non far sfuggire pazienti, e richiamare in spazi ormai resi disponibili, da soppressi  p.l. o di reparti, nel nostro Ospedale, dei 3 padiglioni, oggi esistenti. Cioè, con il concetto di fare convenzioni con chirurghi esperti, che operano lontano, ma visitano anche nei dintorni,  o che operano in Ospedali di altre ASL d’Abruzzo, incentivandoli a dare prestazioni presso il nostro Presidio,  evitando i “VIAGGI della SPERANZA”. Ed allora, dico, perché non farli operare qui, con giusti ritorni di  prestazioni anche a pagamento?  Oppure, ed anche, di attrarre noi  “mobilità attiva?”

Il tutto, al fine, di evitare che sia il paziente ad andare fuori, ma è il medico, lo specialista a venire qui, a prestare la propria opera, ovviamente con idonea convenzione e sostegno ed incentivo;

-Riprendere le attività della UOC di Endocrinologia,anche con l’aspetto chirurgico, non solo clinico, così come si faceva decenni addietro in equipe: “Endocrinologia per la diagnosi, la Radiologia per la stadiazione con TAC prima dell’intervento, intervento in chirurgia specialistica in chirurgia generale, così come facevano: Damiani (Rx), Raggiunti (Endocrinologia),  De Berardinis (Chirurgia Generale).

Tecniche e metodi, che avevano fatto raggiungere a quel “centro” il rilievo che ha  avuto, anche di un riconoscimento come UOC, e che centri come quello di Firenze, che la va per la maggiore in Italia, lo definiva, allora,  un centro eccellente, e raccomandavano loro di venire qui in Atri per la cura e la terapia e l’interventistica per le patologie tiroidee.

Ecco, caro dr Marini, alcune idee, possibili idee, che troverà nel mio personale apporto, ma anche dei partiti di opposizione e della comunità atriana e non solo, tutta la solidarietà, dicevo, e la forza per andare avanti, e rimettere così su il S. Liberatore, che merita questo passaggio, e questa ricrescita, ma con gli amministratori che abbiamo, i politici che abbiamo, HO FORTI DUBBI, visti anche i loro atteggiamenti in questi ultimi 17 anni di governo in Atri, ed altrove..

Questo COMITATOè con Lei, per qualsiasi azione verso le sedi regionali e della ASL di Teramo, ne tenga conto. Buon lavoro, ed auguri per Atri ed il S. Liberatore.

Mario Marchese (Sindaco emerito della città di Atri)

Comitato Difesa Ospedale Atri dal 2006

Atri 9-Luglio-2024

PS- Con la presente voglio ricordare agli smemorati di professione le strutture che ci hanno soppresso e parzialmente ridimensionati i politici e dirigenti dell’ASL teramana, e cioè:

-Medicina Nucleare, con Laboratorio Rya (uno dei primi in Abruzzo/1975);

-Otorino;

-Maxillo Facciale (uno dei primi d’Abruzzo, dr Dal Sasso);

-UTIC (con Primario, l’UNICO a norma delle tre strutture esistenti nell’ASL, e cioè quella

  di: Teramo,  Giulianova, Atri – Gli scienziati politici hanno soppresso quello di Atri);

-Punto Nascite, con 530 parti l’anno, aveva 46 su 47 parametri che rispettava per

  avere il pieno rispetto della legge Fazio ed il protocollo d’intesa Stato Regioni (2018)

  per qualificare e rendere sicuro il Punto Nascite di Atri, nel mentre rimasero aperti in

  Regione, anche quelle UOC, che non garantivano questi parametri, compreso S. Omero,

  o Sulmona, tutt’ora aperto (con 220 parti l’anno),anche se c’era un decreto soppressivo

  così come per Atri.  Ma la politica tutto puote !!!!…;

-Ostetricia e Ginecologia (si può rideterminare con un Atto Aziendale);

-Psichiatria (uno dei centri più funzionali  e grandi-territorialmente dell’ASL di Teramo)

  ed uno dei primi ad applicare la Legge Basaglia in Abruzzo, se non il primo;

-Centro Termale;

-Centro cura del sonno e del dolore.

RIDIMENSIONAMENTI RECENTI E MENO RECENTI:

-Pediatria, da UO Dipartimentale ad UO Semplice, da h24, ad h 12;

-Urologia, da  UO Dipartimentale, h24 a Day Surgery h12;

-Oculistica, da UO Dipartimentale ad UO Semplice Ambulatorio;

-Cardiologia, da UO Dipartimentale ad UO Semplice;

-Gastroenterologia, da UO Dipartimentale a UO Semplice,

-Endocrinologia, da UO Complessa, a forse Dipartimentale, in attesa di cosa avviene a

  Teramo con un’ altra analoga UOC, se sta li, rimane li, allora ad Atri viene tolta, due  

  UOC di Endocrinologia nell’ASL di Teramo NON ci sono nel Piano di Riordino approvato

  da Marsilio-Rompicapo  (Lega-FI-F.lli d’It) etc.  allora ad Atri rimarrebbe anche senza

  la UOC. Cosa pensi che avvenga a tutt’oggi? Stante che non c’è concorso in atto per

  Atri?

Questo dicevano i signorotti Marsilio (F.lli d’It.), Verì (Lega), ed i Leghisti nostrani come l’atuale Sindaco di Notaresco, per non parlare dei forzaitalioti durante le loro parate davanti a TV regionali e nazionali, che:

“Nessuno avrebbe mai dimenticato il sacrificio fatto dagli operatori sanitari, Infermieri, Tecnici Oss, amministrativi, per quanto fatto nei 2 anni di chiusura totale per Covid19 del Presidio Ospedaliero di Atri, salvando con questo atto di responsabilità, il CULO sia all’ASL di Teramo (i tre Ospedali: Teramo, Giulianova, S. Omero) che all’ASL di Pescara che scaricavano i loro pazienti in Atri, pur avendo avuto milioni di euro per 40 pl Covid19. Ecco cosa ci hanno detto e fatto il governo Marsilio-Veri, d’accordo le giunte di centro destra di Atri e di altri Comuni cointeressati (Teramo, Giulianova, S. Omero)”.

Ecco, Carissimo dr Marini, la situazione che mi permetto di “risegnalare” a Lei, con la sua veste, ma anche a lor signori tutti. E Lei che sicuramente conosce fatti ed antefatti dei vari accadimenti capisce al volo queste affermazioni, consigli, volontà di un POPOLO, di questo COMITATO.

Speriamo che abbia ascolto nel suo sincero operato, ma ci credo poco, visto il passato atteggiamento nei nostri confronti della politica Regionale, di quella provinciale, dell’ASL teramana e dei 17 anni di centro destra in Atri.

Ed a questo punto, se non riesce, a nulla o quasi,  le rimarrebbe solo una OPZIONE….e Lei sa quale (e me ne dispiacerebbe).

Un Caro Saluto e buon lavoro sincero, Mario Marchese