Inaugurazione Lapide Caduti di Selenyj-Jar
  del Comune di Crognaleto

Domenica 14 luglio nel Comune di Crognaleto  si è svolta una sentita manifestazione “ Per non dimenticare 81° di Selenyj – Jar" a ricordo dei cinque caduti  in guerra nella campagna di Russia 1942.

 Forte ancora resta, fra gli abruzzesi in particolare, il ricordo di quell’eroica battaglia nella quale perirono tanti alpini del battaglione L’Aquila. Era il 16 agosto 1942 quando il Battaglione partì per la Russia con 52 ufficiali, 52 sottufficiali, 1.752 alpini e 35 automezzi. Memorabile il comportamento degli abruzzesi nello scontro di Selenyj Jar, dove le preponderanti forze nemiche erano battute. Il 22 dicembre dello stesso anno il Battaglione scrisse la più bella pagina del libro dell’eroismo.

Fu un Natale di sangue e di dolore ampiamente descritto dall’indimenticabile Peppino Prisco, sottotenente al comando di un plotone di abruzzesi, nella bellissima poesia “Natale ’42”. Al ritorno in Patria il battaglione L’Aquila contava 3 ufficiali e sottufficiali e 159 alpini. 

La cerimonia è iniziata alle ore 9 con l’arrivo dei partecipanti, a seguire Alzabandiera, deposizione della corona d’alloro presso il monumento dei Caduti di Selenyj-Jar, svelatura della lapide agli Alpini di Crognaleto caduti in quella battaglia, preghiera dell’alpino caduto in terra di Russia.

Hanno portato il saluto varie autorità civili e militari: il Responsabile organizzativo Gianni Quaranta, il Sindaco di Crognaleto Orlando Persia, il Presidente del BIM Marco Di Nicola, Ass. BIM e Consigliere Comunale di Crognaleto Valentino Quaranta, i rappresentanti dei comuni di Fano, Lino Nisi, di Pietracamela, Corrado Belisari, di Castellalto, Valeria Manelli.

Presenti, inoltre, l’assessore e il consigliere comunale del Comune di Crognaleto Anna Forti e Enzo Evangelista, in rappresentanza delle Autorità militari il Comandante stazione Carabinieri di Nerito Luogotenente Martino Greco, i Gruppi Alpini di Campli, Castellalto, Cortino, Montorio, Isola del Gran Sasso d’Italia.

Dopo i saluti, accompagnata dalla banda di Montorio al suono di “33” Inno degli Alpini, il corteo si è diretto verso la Chiesa Madre, dove Don Francesco Leone ha celebrato la Santa Messa. La liturgia è stata animata dal coro “Stella del Gran Sasso” di Isola del Gran Sasso, diretto dal Maestro Bruno Attuali. A fine celebrazione è stata letta la preghiera dell’Alpino e intonato il canto “Signore delle Cime” di Bepy De Marsi. Presente alla cerimonia Monsignore Don Pietro Paolo cappellano militare in concedo.

A fine manifestazione le autorità e gli alpini si sono riuniti nella sede della Pro Loco per il pranzo dell’alpino offerto dall’organizzazione. Un ringraziamento particolare va alle signore della cucina per l’ottimo pranzo preparato ai presenti.

Alberto Sporys