PADRE CAMILLO D’ORSOGNA, AMICO DI
ATRI E DEL MONASTERO DI S. CHIARA

Ha esalato l’ultimo respiro, nel pomeriggio della solennità di Pentecoste, presso l’Antoniano di Lanciano, annesso alla Chiesa del Santo di Padova, P. Camillo D’Orsogna, O.F.M., amico di Atri, dove è venuto tante volte al Monastero di S. Chiara, legato dai tempi di Suor Maria Chiara Grillone, rifondatrice della comunità clariana, alla famiglia minoritica dell’Osservanza.

P. Camillo era nato a Lanciano nel 1933, e aveva avvertito da ragazzo la chiamata alla vita religiosa e poi sacerdotale, anche grazie allo zio P. Giustino D’Orsogna, Parroco di S. Antonio a Lanciano e primo Ministro Provinciale d’Abruzzo delle due giurisdizioni unificate. In Abruzzo esistevano (a macchia di leopardo) la Provincia dell’Osservanza e quella Riformata. Ordinato sacerdote nella festa della Madonna di Lourdes nel 1959, P. Camillo fu sempre legato al Santuario pirenaico, dove si è recato innumerevoli volte con gli ammalati. E’ stato Guardiano a Lanciano, Chieti, Pescara e Orsogna, e Visitatore dell’Ordine in Sardegna e in Calabria.

Parte importante del ministero l’ha compiuto nel Santuario della Madonna delle Grazie in Ortona, dove fondò l’Impavida, squadra di volley, portata a lodevoli livelli agonistici. I suoi alter ego per lo sport sono stati l’indimenticabile P. Giorgio Di Lembo, Ministro Provinciale per più mandati dei francescani conventuali d’Abruzzo e Molise e P. Lorenzo Polidoro, Parroco di S. Pietro in Lanciano. Nella città di S. Tommaso ebbe tra i chierichetti Mons. Tommaso Valentinetti, attuale Arcivescovo di Pescara-Penne.

P. Camillo, dopo il servizio di Parroco alla pineta di Pescara, è stato trasferito nella “sua” Lanciano, dove ha seguito l’unificazione delle Province francescane di Abruzzo e Lazio. Per problemi di motricità viveva nell’attigua residenza sanitaria dell’Antoniano, dove ha profuso tante energie per i confratelli anziani e infermi e anche laici con i medesimi problemi. Ma non perdeva d’occhio la Chiesa di S. Antonio, popolosa parrocchia nella periferia del capoluogo frentano, segnalata dalla poderosa torre campanaria, voluta dallo zio P. Giustino, e benedetta, attraverso collegamento radio, da San Paolo VI. Ogni sera, conduceva il Rosario e celebrava la S. Messa, nella cappella dell’istituto, circondato da altri sacerdoti, non solo francescani, ricoverati nello stabile ed era riconoscibile da lontano per la forte voce.

Le esequie sono state celebrate, in S. Antonio, la mattina del 21 maggio, da P. Luciano De Giusti, Ministro Provinciale dei Frati Minori di Abruzzo e Lazio, con sede nella Basilica di S. Maria in Aracoeli. Hanno concelebrato il Vicario-Generale Don Angelo Giordano, in rappresentanza dell’Arcivescovo Emidio Cipollone, Don Graziano Mastroleo e Don Roberto Geroldi, sacerdoti operanti in Ortona e presbiteri di altre famiglie religiose del circondario.

Tra i confratelli erano presenti l’ex-Ministro Provinciale d’Abruzzo, P. Carlo Serri, ora nel ritiro di Bellegra, presso Subiaco, l’ortonese P. Gian Maria Polidoro, ora nel Convento di S. Maria degli Angeli, dopo tanti anni alla Chiesa Nuova e l’altro ex-Provinciale, P. Luciano Milantoni, già Parroco di S. Antonio. Senza dimenticare P. Urbano Pittiglio, per tantissimi anni nel Convento di S. Maria del Paradiso a Tocco, ora in quello di Celano, promotore di tante opere per l’infanzia abbandonata.

L’unica navata era gremitissima di fedeli di ogni età, e folta la rappresentanza di Ortona, dove i francescani hanno lasciato qualche anno fa, per via dell’unificazione, soluzione presente per quasi tutte le famiglie religiose, complice la mancanza di vocazioni. Un Convento molto importante per il territorio, per le spoglie del Beato Lorenzo da Villamagna. Presente pure la rappresentanza di Castel Frentano, dove i figli di S. Francesco furono presenti e virtualmente lo sono pure adesso, con la comunità di Lanciano, in trasferta nel vicino comune in diverse ricorrenze.

Il ringraziamento ai presenti venuti ad omaggiare la salma, a nome della comunità, è stato dato dal Guardiano P. Nando Simonetti (presente il Parroco P. Francesco Concato, accanto a P. Marco D’Emilio, venuto pure lui tanto volte in Atri). P. Camillo è stato sepolto accanto ai familiari, nel camposanto di Lanciano, da poco con cappella rinnovata. In questo modo il suo corpo sarà vicino alla Chiesa tanto amata, dove ha diffuso la letizia francescana.

SANTINO VERNA