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- Pubblicato Venerdì, 05 Aprile 2024
- Scritto da Santino Verna
NELLA LUCE DELLA PASQUA ETERNA
RICORDO DELLA SIGNORA BIANCA EUGENI MATTUCCI
Ha esalato l’ultimo respiro, proprio la notte di Pasqua, mentre in tanti luoghi fedeli di ogni età uscivano dalla Veglia, la Signora Bianca Eugeni, vedova dell’Avv. Saverio Mattucci, indimenticabile Presidente del Consiglio d’Amministrazione dell’Ospedale Civile “S. Liberatore” di Atri.
La Signora Bianca era nata il 3 agosto 1926, dal Per.Ag. Fortunato Eugeni, originario della provincia di Ascoli Piceno, prematuramente scomparso, e dalla Signora Elisa Rapini, atriana purosangue, la cui famiglia era stata immortalata in una pagina de “Un paese d’Abruzzo nella seconda metà dell’Ottocento” del Can. Prof. Luigi Illuminati.
Sposò giovanissima l’Avv. Saverio Mattucci, distinto professionista, proveniente da un’illustre famiglia atriana, al quale recentemente è stata intitolata la via dell’abitazione e dello studio, in pieno centro storico. Hanno avuto due figli, il Dott. Arnaldo Maria, ginecologo da poco in pensione e l’Avv. Fortunato Nicola, professionista del foro.
La Signora Bianca, donna di elette virtù cristiane, era discreta e affettuosa, e dopo la prematura dipartita del marito Avv. Saverio, si era trasferita nella casa dove abitava la madre, Donna Elisa, sulla strada verso l’oratorio della SS. Trinità. Il 6 agosto dell’anno scorso, era passata all’altra riva la sorella, Signora Filomena, vedova del Prof. Francesco Barberini, dimorante a Pescara, all’ingresso settentrionale della città dannunziana. Per poche ore non ha spento la centesima candelina.
Il Venerdì Santo, la Signora Bianca, prima di concludere la giornata terrena, ha voluto vedere la processione del Cristo Morto e la signora addetta all’assistenza l’ha scesa sulla via, entrando nel vivo dell’antica e sempre nuova tradizione atriana del Sacro Triduo.
Le esequie sono state celebrate nella Chiesa di S. Nicola, e le spoglie ora riposano accanto al marito, nella cappella Mattucci del camposanto monumentale di Atri. Siamo vicini ai figli, alle nuore e ai nipoti, assicurando la preghiera per la sua anima, nella certezza della Resurrezione, ribadita dai Vangeli ascoltati e meditati in questo tempo di Pasqua.
SANTINO VERNA