Articoli


DA SOLO NON BASTO,
IL CSV ABRUZZO ETS
DEDICA UNA MOSTRA REGIONALE
AL GRIDO DI DOLORE DEI GIOVANI

 

Si intitola Da solo non basto, la mostra che il Centro Servizi per il Volontariato

Abruzzo Ets nell’ambito delle attività di promozione del volontariato, allestisce, da febbraio ad aprile nelle quattro province. Il sottotitolo In viaggio con i ragazzi di Kayròs, Portofranco e Piazza dei Mestieri punta i riflettori sull’opera, eccezionale, che da anni svolgono le tre associazioni nate dal desiderio di ascoltare il grido, le ferite dei ragazzi, il loro bisogno di essere accolti, guardati, chiamati per nome, abbracciati, stimati.

Oggi la presentazione nella sede del Comune dell’Aquila, sala Commissioni di Palazzo Margherita a cui hanno partecipato il presidente del Csv Abruzzo Ets, Casto Di Bonaventura; Gianni Mereghetti, di Portofranco, centro di aiuto allo studio rivolto agli studenti delle scuole medie superiori, fondato a Milano ma diffuso in tutta Italia; per il Comune dell’Aquila, Manuela Tursini, assessore alle Politiche sociali, e Maria Paola Zaino delegata per l’Ufficio scolastico regionale dell’Abruzzo.

Dichiarazioni

«Il cuore della mostra sono le testimonianze di giovani che, nell’incontro con i volti del volontariato, hanno scoperto una positività che ha cambiato la loro vita», spiega Casto Di Bonaventura, «Accorgersi che da soli non ci bastiamo rimette al centro la comunità, le relazioni tra le persone, la necessità di comunicare la bellezza del vivere, anche dentro la fatica delle circostanze. Scoprire su di noi uno sguardo carico di positività riaccende il desiderio di impegnarsi per costruire un mondo migliore. È quanto accaduto a questi giovani e, se ci riflettiamo, è accaduto anche a noi quando ci siamo sentiti voluti.

Essere volontari significa aprirsi alla relazione con l’altro; il volontariato non fa semplicemente per gli altri ma fa con gli altri, crea legami che favoriscono la coesione sociale. L’esposizione», conclude il presidente del Csv Abruzzo, «mette in evidenza molto bene questi legami, soprattutto per quanto riguarda i giovani, e perciò vale la pena vederla».

«Il significato di questa mostra», spiega Gianni Mereghetti dell’associazione Portofranco, «è descrivere i ragazzi che noi incontriamo; di far vedere le loro ferite, le loro domande, i loro desideri, il loro bisogno di una casa e di uno sguardo. Abbiamo lavorato per circa un anno e il risultato è l’idea di dare uno spaccato del mondo giovanile di oggi e del suo bisogno».

«Il Comune dell’Aquila», ha spiegato l’assessore delle Politiche sociali, Manuela Tursini, «ha sempre inteso dare attenzione agli invisibili e oggi i giovani sono i nuovi invisibili. Sono stretti in una cultura prestazionale dentro perimetri nei quali non si riconoscono. Abbiamo dunque il dovere di aiutarli, anche con iniziative come questa».

La delegata dell’Usr, Maria Paola Zaino, ha sottolineato che «La scuola è da sempre attenta alla cultura della solidarietà e vicina al mondo del volontariato. Soprattutto fa conoscere le attività del Csv Abruzzo, dando modo agli studenti e alle studentesse di avvicinarsi a delle realtà difficili, ma al contempo utili per una crescita di sostanza».

L’esposizione itinerante, che sarà allestita dal 27 febbraio al 4 marzo all’Aquila (nella Navata del Palazzo dell’Emiciclo), dall’8 al 18 marzo a Pescara (all’Aurum, sala Flaiano, largo Gardone Riviera), dal 5 al 14 aprile a Teramo (nella Sala espositiva comunale, via Nicola Palma) dal 19 al 29 aprile a Lanciano (nel Foyer del Teatro Fenaroli, via dei Frentani 6), rappresenta una modalità privilegiata per avvicinare gli studenti, i cittadini e più in generale tutta la comunità alla realtà dei giovani. 

La mostra propone una immersione nell’universo giovanile, facendosi eco di domande, attese, ferite, desideri che lo animano, e documentando alcuni tentativi di ascoltare e rispondere alle tensioni che lo abitano. L’esposizione invita tutti a guardare la realtà di chi vive un disagio e come da questo si possa rinascere quando ci si sente voluti e amati; testimonia una concreta via dello sguardo che può ricucire la ferita tra le generazioni nel segno di una nuova speranza per il futuro degli esseri umani.

Da solo non basto è stata realizzata per il Meeting di Rimini. Ideazione e storie di Daniele Mencarelli; illustrazioni di Giacomo Bettiol; videointerviste di Luca Mondellini.

Comitato scientifico: Guido Boldrin, Alberto Bonfanti, don Claudio Burgio, Marco Emilitri, Gianni Mereghetti, Dario Odifreddi, Giorgio Paolucci, Massimiliano Perri, Cristiana Poggio. Progetto architettonico e grafico Daniele Melesi e Giuditta Melesi.

L’esposizione si avvale di numerosi patrocini tra cui la Regione Abruzzo, l’Ufficio scolastico regionale, tutte le Province abruzzesi, i Comuni dei quattro capoluoghi, le università di Chieti-Pescara, dell’Aquila e di Teramo, il Forum del Terzo settore.

Media partner: VDossier.

La mostra si terrà a:

L’Aquila      27 febbraio – 4 marzo, nella Navata del Palazzo dell'Emiciclo, via Michele Iacobucci, 4, dalle 9 alle 13 e dalle 15:30 alle 120:30

Pescara      8 - 18 marzo, all’Aurum, sala Flaiano, largo Gardone Riviera

                     dalle 9 alle 14 e dalle 15:30 alle 19:30

Teramo       5 - 14 aprile, nella Sala espositiva comunale, via Nicola Palma

                     dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 19

Lanciano    19 - 29 aprile, nel Foyer del Teatro Fenaroli, via dei Frentani 6

dalle 9 alle 14 e dalle 16,30 alle 19,30