LA PERICOLOSA SITUAZIONE STRADA PROVINCIALE
SP 28 - ATRI-PINETO

 Egregio Signor Presidente, Rispett.li Signori Sindaci di Atri e di Pineto,

ritorno con questa mia, sulla situazione della SP 28 Atri-Pineto. L’ho già fatto altre volte, l’ultima il 11-Aprile-2023, ed al prot. Di Atri n° 8245 del 14-4-2023, nel mentre per Pineto e l’Amm.ne Provinciale, l’ho inoltrato per via e-mail. Nelle quali lamentavo la situazione di questa strada, direi importante via di comunicazione, e dell’incomprensibile “saltello” posto all’altezza dell’incrocio di C.da Roccacannunccia, direi sempre pericolosa, ad eventuali distratti, o sconosciuti che la possa frequentare.

Non capisco chi possa aver autorizzato e richiesto ed effettuato questo letterale “pericolo” alla viabilità, stante, ripeto, la vicina Uscita dell’A14 di Atri Pineto, ed essendo l’unica strada che mette Atri in comunicazione con la costa, da Roseto a Silvi, se non per la stessa A14, con i suoi importanti ed essenziali servizi ed uffici posti in essere nella città di Atri, quali:

Ospedale S. Liberatore e relativo Pronto Soccorso, Scuole diogni ordine e grado, UTA, Giudice di Pace, Carabineiri, PPSS, INPS-Inail, Agenzia delle Entrate, Ufficio di Collocamento territoriale etc. etc.”

A questi problemi dichiarati, si aggiungono la evidente mancanza di una “segnaletica orizzontale ed anche verticale”, inesistente da anni, nonché, ripeto, una pericolosa situazione della “pavimentazione stradale abbandonata a se stessa da decenni”

Direi, veramente pericolosa Basta vedere per credere. Che si intende fare? E’ solo una mia impressione? Oppure nessuno vede e né sente in questa nostra addormentata-anestetizzata comunità atriana? Sindacati e partiti compresi? Siano essi della destra (responsabili) che, ed anche, del centro sinistra? Non parlo, per carità di Dio, della pericolosità espressa ai ciclisti, agli automobilisti che la debbono percorrere stante anche la “situazione dei cespugli, canneti”, che invadono in tantissimi punti le carreggiate di destra e di sinistra, mettendo a rischio la loro incolumità, dicevo, sia dei ciclisti, che degli stessi automobilisti.

Guardate e valutate anche voi se non è così? Dico che per Teramo siamo ancora nella zona meridionale della provincia di Teramo, come ci definivano una volta, e permane ancora così la considerazione politica ed amministrativa a quanto pare. In poche parole non contiamo nulla!!!

In attesa di smuovere delle sensibilità politiche amministrative, cordiali saluti,

Mario MarcheseCircolo della Sinistra Indipendente E. Berlinguer-Atri