AD UN ANNO DALLA MORTE DI GAETANO DE LAURETIS

UN UOMO VERO, UN GRANDE AMICO

 

L'onda dei ricordi mi riporta a quel tiepido 13 gennaio dell'anno scorso. Un lunedì come tanti altri, le bancarelle del mercato che invadono il centro storico, il profumo del caffè del mattino. Poi la telefonata, inattesa, che gela l'animo e ti fa sostare sul crinale del mistero della vita. "E' morto Gaetano", annuncia la voce amica, anch'essa rotta dalla emozione. Si fa fatica, in quei momenti, a crederci, a pensare possibile un evento non inserito tra le opzioni possibili. Le notizie lo davano in Ospedale a Teramo, descrivevano una situazione difficile, ma mai era stata immaginata una fine così prematura.

E' passato un anno, velocemente. Un anno fortemente segnato dalla sua assenza.

L'abbraccio, immenso e forte, della città raccontò, subito, la sua ricchezza d'animo e la forte impronta che egli aveva lasciato. Tante le sue qualità, tra tutte quella di essere un vero amico, dal cuore grande.

Personalità ricca, poliedrica, creativa, capace di precedere gli eventi, di guardare lontano, di entrare con uno stile scanzonato e, quindi, libero, nelle vicende appassionanti della comunità.

E' proprio vero che ci rendiamo conto del valore delle persone e della bellezza delle esperienze quando ci vengono a mancare. In tanti hanno sentito la sua mancanza. Non solo  i famigliari, ma anche il mondo imprenditoriale, le varie realtà culturali ed economiche operanti nel territorio. Per tutti era un punto di riferimento, soprattutto per gli amici. Gaetano era capace di amicizia vera. Ogni incontro diventava stimolante per le puntuali osservazioni, la immediata disponibilità al confronto, la lettura degli eventi che sapeva fare "andando oltre", con una rara intelligenza interpretativa.

Era, sempre, bello stare insieme. Le riunioni di redazione nella sua accogliente casa diventavano momenti di arricchimento reciproco in un dialogo intenso e profondo.

Animo inquieto e appassionato, si lasciava interrogare non solo dai fatti ma anche dai grandi interrogativi che accompagnano il cammino dell'uomo.  Il mistero della vita, con i suoi enigmi e le sue antiche domande sul nostro destino ultimo, lo coinvolgeva profondamente accendendo nel suo animo un continuo desiderio di illuminanti risposte.

Uomo di cultura, oltre gli aspetti professionali, non si accontentava di viaggiare tra aridi testi, ma era interessato a leggere, scoprire, approfondire i grandi temi che danno respiro alla intelligenza e al cuore.

Mi piace pensare che ora che ha varcato la soglia misteriosa del tempo, raggiunto dalla sua adorata mamma, abbia trovato quelle risposte che avvolgono di luce e di pace i nostri volti inquieti e desiderosi di eternità.

Il rapporto tutto personale che aveva con Padre Pio si sarà concretizzato in un incontro affettuoso e dolce in quella Gerusalemme celeste dove il sole non conosce l'amarezza del tramonto.

E' passato, velocemente, un anno.

La traccia del suo sorriso e il calore amico del suo cuore abitano ancora coloro che gli hanno voluto bene.  Il grande S. Paolo ci assicura che tutto passa, ma resta l'amore, di cui l'amicizia è il volto più bello, un vincolo così forte che niente e nessuno, neppure la morte, potrà mai spezzare.

Paolo Pallini

 

Ricordare Gaetano De Lauretis, ad un anno dalla Sua scomparsa, significa per noi, che assieme a Lui costituimmo nel 2011 l'Associazione culturale “ Gli Acquaviva “, ripercorrere i primi tre anni di vita di essa.

Eravamo stati impegnati nel 2010 ad organizzare un Convegno dedicato alla figura ed all'opera del Prof. Emilio Mattucci, della cui scomparsa ricorreva il decennale.

Nei giorni successivi alla manifestazione regnava tra noi aria di smobilitazione: ciascuno sarebbe tornato “alle proprie cose” e quel sodalizio che si era creato tra noi sarebbe finito.

Fu Gaetano il primo e più entusiasta assertore dell'opportunità – quasi della necessità -che la collaborazione tra noi continuasse e che si desse vita a qualcosa che contribuisse a favorire nella nostra città il dialogo ed il confronto delle idee e delle prospettive di sviluppo in ambiti diversi da quelli politico-istituzionali.

Nacquero così l'Associazione ed il giornale a prevalente diffusione on-line “ Indialogo”.

Di tutte le iniziative da essa intraprese, Gaetano fu sempre tra i più entusiasti animatori.

Di fronte alle difficoltà di carattere organizzativo e finanziario che spesso si incontravano, era Lui a darci la carica, convinto che gli ostacoli si superano quando si crede in ciò che si fa.. Il suo ottimismo ci contagiava.

Gaetano amava profondamente la Sua città, ne seguiva le vicende con grande attenzione, a volte con apparente disincanto, sempre con forte partecipazione emotiva: con quell'entusiasmo, con quella carica umana di cui tanto oggi sentiamo profonda e struggente nostalgia.

Associazione Cuulturale "Gli Acquaviva"