COMUNICATO STAMPA

Al via le celebrazioni per i quarant’anni del Coro “Di Jorio” di Atri

Concerto di canzoni napoletane e italiane di Di Jorio dal titolo

“DA PIEDIGROTTA ALLA RADIO”

Sabato 13 dicembre, alle ore 21, presso il Teatro Comunale di Atri, si terrà un grande concerto intitolato “Da Piedigrotta alla radio”: una serata interamente dedicata alle musiche di Antonio Di Jorio composte in gioventù a Napoli, all’ombra del Vesuvio.

Il concerto è stato tenacemente voluto dal Coro “Antonio Di Jorio “ che si avvia a compiere 40 anni di attività. A febbraio del 1975 tenne infatti il suo debutto nel teatro Comunale di Atri, alla presenza del Maestro Antonio Di Jorio, che volle tenere a battesimo il coro che porta il suo nome. Molti ricordano le quattro serate di pubblico straripante per festeggiare la nascita di una istituzione che in futuro avrebbe fatto parlare di sé per la perizia dei suoi concerti, il suo impegno nella ricerca musicale folkloristica abruzzese, per le sue produzioni teatrale, le sue raccolte discografiche e per il grado artistico che tuttora lo distingue. Interprete principale sarà il soprano Mariarita D’Orazio, accompagnata da una grande orchestra di 25 elementi e dal Coro “Di Jorio” di Atri. Sul podio il maestro Concezio Leonzi.

Di Jorio, come è noto, nacque ad Atessa nel 1890, ma fu Napoli la città in cui studiò e dove strinse amicizia con il mondo musicale, letterario e artistico del primo Novecento. Ha diciotto anni nel 1908 quando per la prima volta si cimenta ufficialmente con questo genere, e nel 1909 partecipa addirittura alla Piedigrotta, la popolarissima festa della canzone napoletana. Degli anni napoletani, fino al 1914, il catalogo registra ben 36 canzoni delle 64 totali: melodie tra le più rappresentative di Di Jorio e forse quelle che meglio esprimono la sua fluidità creativa. Tanto raffinate che richiamano alla memoria la romanza da salotto, per l’eleganza dello stile che subito si coglie nella linea melodica. Dal 1911 al 1921 l’editore napoletano Raffaele Izzo ne diede alle stampe ben trenta, a conferma della sua sensibilità, ma anche di un raro fiuto commerciale. Don Raffaele aveva ben intuito le qualità del giovane compositore abruzzese, le cui canzoni, stampate su carta pesante in edizione di lusso, furono spesso affidate all’interpretazione di personaggi di grande successo, come Donnarumma, Pasquariello, Franzi e Gòdono, che le includevano nel loro repertorio speciale. L’editore Izzo pagò a Di Jorio 500 lire per le prime dieci canzoni e l’impresario Vincenzo Russo sborsava 6 lire e mezza al giorno come direttore d’orchestra. Quella del giovane compositore abruzzese fu una partecipazione artistica assidua, intensa, ad una mondanità partenopea che si identifica musicalmente in questo genere di canto. Di Jorio compose canzoni di tipo più leggero, come potremo ascoltare in questo atteso concerto, fatte di allegra ironia di testi, ma è alla canzone ‘appassionata’ che Di Jorio dedica le maggiori risorse. Il rimpianto per il passato, la gelosia ora intimamente trattenuta ora crudamente manifestata, la sofferenza per una passione drasticamente troncata, il ricordo del primo amore, l’affetto nostalgico per i propri luoghi, per il proprio mare e la propria terra sono gli elementi poetici caratteristici della canzone napoletana che Di Jorio tratta musicalmente con somma perizia.


Il concerto è stato realizzato con la consulenza musicologia dell’Archivio Di Jorio di Atri e il contributo della Regione Abruzzo, la Fondazione Tercas e il Comune di Atri. Info e prenotazioni: 320-0827735.