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- Pubblicato Domenica, 19 Febbraio 2023
- Scritto da Alessandra Della Quercia
COME CRESCERE ED EVOLVERSI?
TORNANDO BAMBINI
Vuoi rendere più entusiasmante la tua esistenza? Bene, allora non trascurare mai la tua parte fanciullesca! Ce l’abbiamo tutti, sai, è quella voce interiore che ogni tanto bussa speranzosa alla nostra anima implorandoci di porci in suo ascolto e di coltivarla con amorevole dedizione. Essa ha bisogno di cure costanti per rafforzarsi e per non annegare miseramente nell’oblio.
Il cosiddetto “lato bambino” ha un che di fiabesco, ma poggia le basi su solidi e accreditati studi psicologici, filosofici e letterari. Il poeta Giovanni Pascoli parla del “fanciullino”, definendolo come uno spirito sensibile che è presente in ognuno di noi e che ci fa gioire anche delle cose più umili e semplici. Nel 1912 lo psicologo Carl Jung illustra per la prima volta il concetto di “Puer aeternus” (Fanciullo eterno), che ingloba tutto ciò che abbiamo imparato e sperimentato durante l’infanzia. Si tratta di un tassello della nostra personalità che, se espresso, ci fa affrontare la vita con invidiabile energia, facendoci vibrare di perenne meraviglia. È una parte che, però, va tirata fuori coscientemente altrimenti rimane sopita in noi, fino a spegnersi lentamente. Molti la trattengono per paura o pudore, temendo di apparire fragili o superficiali. Altri, al contrario, ne abusano e danno sfogo soltanto a quella, ignorando quasi totalmente la serietà e facendo dell’immaturità un loro segno distintivo.
In entrambi i casi non va bene, perché nessuna delle due opzioni è salutare e funzionale alla propria crescita evolutiva. L’ideale sarebbe armonizzare entrambi gli aspetti, fondendoli con equilibrio e saggezza. Occorrerebbe mantenere attiva la componente razionale, senza tralasciare quella emotiva e istintuale.
D’accordo, ma come si fa concretamente? Mettendo in pratica questi suggerimenti:
- Cerca di rendere lieta la tua quotidianità, condendola di positività e costruttività.
- Non riempire la tua mente di pensieri distruttivi e deleteri che non fanno altro che stagnarsi dentro di te, minando la tua serenità e tarpando le ali alla tua fantasia.
- Analizza ogni problema da più prospettive e non scoraggiarti se non lo risolvi subito. I bimbi quando vogliono una cosa fanno di tutto per ottenerla, così devi fare tu. Credici. A tutto c’è rimedio, a patto che tu lo voglia fortemente! Avanza per gradi, armandoti di pazienza e lucida determinazione. Ogni piccolo successo ti darà fiducia e, man a mano, ti farà ritrovare te stesso!
- Non permettere alla monotonia di impossessarsi di te! Inventa! Crea! Apri la tua mente!
- Vinci le tue ritrosie! Esci dagli stereotipi! Buttati! Chi non osa vive a metà.
- Non lasciarti demotivare da nessuno. Essere spontanei e gioiosi non significa essere leggeri. Non cadere in questa vile trappola. Te la vuole tendere chi non riesce ad essere se stesso ed è imprigionato in una realtà che non lo appaga e vorrebbe negare anche a te la felicità.
- Fai della genuinità la tua peculiarità. Piangi, ridi, commuoviti! Non frenare il libero fluire delle sensazioni che invadono il tuo cuore!
- Ricordati di te, di ciò che adori fare e che ti fa stare bene e…fallo! Concediti un po’ del tuo tempo per coccolarti e per rigenerare la tua anima.
- E non dimenticare mai che, come diceva il saggio filosofo Arthur Schopenhauer, “ogni bambino che nasce è in qualche misura un genio, così come un genio resta in qualche modo un bambino.”
RIFLETTENDO…
Essere adulti e conservare il proprio lato bambino è la forma più pura di autenticità.
Affacciarsi alla vita con gli occhi sempre intrisi di celestiale stupore. Non smettere mai di sognare e rallegrarsi anche delle piccole cose, apprezzando al massimo quelle grandi. Vivere pienamente senza mai perdere quella naturalezza disarmante nell’esternare ogni emozione.
Ecco cosa significa coniugare la parte matura con quella fanciullesca.
Essere adulti e amare come i bambini genera l’amore più tenero, struggente, intenso e vero che possa esistere.
Alessandra Della Quercia