IN SEICENTO PER VIVERE UNA ESPERIENZA INDIMENTICABILE

GIOVANI VERSO ASSISI 2014:"MI FIDO DI TE"

Si è tenuta in Assisi dal 29 ottobre al 2 novembre, la XXXVa edizione di GVA (Giovani verso Assisi) promossa dalla pastorale giovanile e vocazionale dei frati minori conventuali delle giurisdizioni italiane. Tutto nacque nel 1980 quando Provinciali e Custodi della penisola vollero organizzare un evento annuale per i giovani in età più o meno compresa tra i 17 e i 30 anni. Tanti relatori sono giunti nella città del Santo Poverello in questi 34 anni, dal Servo di Dio Don Tonino Bello a P. Alex Zanotelli, dal Card. Roger Etchegarray a Madre Patrizia Nocitra, clarissa urbanista.

L’Abruzzo ha sempre partecipato con grande enfasi al convegno e anche la forania di Atri, con la Parrocchia di S. Maria Assunta a Silvi. La Parrocchia di S. Antonio di Padova in Pescara in alcuni anni portava un centinaio di giovani, poi il numero si è via via assottigliato. In compenso piccoli centri della regione hanno portato la bandiera dell’Abruzzo: Frisa, ad esempio, grazie alla missione popolare dei conventuali abruzzesi e alla dinamica presenza di Bernadette Di Ienno, segretaria dell’organizzazione regionale e Luciano Pagliani, tifoso della Virtus Lanciano, organizzatore di un momento di fraternità, il Nutella-party, preceduto da kermesse più nostrali come l’assaggio del ciambellone corredato da tante delizie del suo forno frentano.

I più di 600 giovani quest’anno sono stati accolti la sera del 29, con il tempo buono, nella Basilica Inferiore da P. Mauro Gambetti, Custode del Sacro Convento, quello che ha accolto Papa Francesco il 4 ottobre dello scorso anno in Assisi. P. Mauro ha alle spalle una vibrante esperienza di pastorale giovanile, nel Santuario del SS. Crocifisso di Longiano. Molti hanno ricordato l’acquazzone la prima sera di undici anni fa, quando arrivarono le spoglie di S. Giuseppe da Copertino, alla presenza dell’indimenticabile organizzatore P. Giulio Berrettoni, già Custode del Sacro Convento, morto tre anni fa in Osimo.

Il giorno seguente, la penitenziale, sempre in Basilica Inferiore, con la presidenza di P. Andrea Mura, della provincia sarda. Il libro della Genesi e le riflessioni sulla superbia sono stati il filo conduttore della meditazione e del convegno. Frati sacerdoti sparsi nella Basilica e non solo nell’area della penitenzieria ricavata nelle cappelle del lato dell’Epistola, hanno ascoltato le confessioni dei giovani. Era presente P. Francesco Di Salvatore, cronista del Sacro Convento, rappresentante della provincia dei SS. Bernardino e Angelo presso la tomba del Serafico Padre.

Il 31 ottobre, la catechesi mattutina è stata condotta dal responsabile del centro di pastorale giovanile e vocazionale nazionale di Assisi, P. Simone Tenuti, della provincia italiana di S. Antonio di Padova che abbraccia tutta l’Italia Settentrionale con l’Emilia-Romagna dal 2013, a partire dalla Basilica del Santo. Relatori Mons. Simone Giusti, Vescovo di Livorno e P. Beppe Pierantoni, S.C.J., missionario con l’esperienza della prigionia e della vicinanza agli islamici. Mons. Giusti ha celebrato la Messa del mattino e subito si è conquistato la simpatia dei giovani. Ha detto di non essere il cugino di Roberto Benigni, a dispetto dello sfacciato accento toscano, ma ha ribadito la provenienza legata all’attore toscano: Collodi e qui una microcatechesi su Pinocchio. Ha raccontato la storiella di Gesù, smarrito nel tempio, ritrovato dopo tanto da S. Giuseppe, purtroppo dimenticato anche dagli uomini di Chiesa. C’è voluto Papa Bergoglio autore del ripristino del suo nome nelle preghiere eucaristiche, peraltro con lo stemma papale che oltre a Gesù e a Maria Santissima fa riferimento al castissimo sposo della Vergine.

Il Vescovo di Livorno ha parlato dell’esperienza delle famiglie scoppiate, data la sua esperienza, da sacerdote a Pisa e da Vescovo nella città rivale di quella con la torre pendente, di accompagnatore di numerosi fratelli e sorelle con il dolore nell’anima.

La sera del 31 ottobre era la festa di Halloween. Tanti ragazzi che non hanno partecipato al convegno sono andati a spendersi i soldini partecipando ad una festa ormai entrata nel cuore della gioventù, ma forse copiata a Serramonacesca, dove nel giorno di S. Martino veniva portata una zucca forata, illuminata internamente da un cero. I giovani del convegno potevano scegliere diversi momenti di preghiera in vari luoghi della città del Santo Poverello.

Per la prima volta, grazie al gruppo di Foligno e alla solerte guida dello stimmatino Franco Marangoni, sudafricano di padre veneto e madre abruzzese di S. Valentino in Abruzzo Citeriore, la preghiera di Taizè nella cappella di Frate Elia, all’interno del Sacro Convento.

Nella Solennità di Ognissanti, la S. Messa conclusiva presieduta dal Ministro Generale, P. Marco Tasca che si è soffermato sulle Beatitudini, la pericope della solennità. Era accompagnato da P. Maurizio Di Paolo, Procuratore Generale dell’Ordine, già Guardiano e Parroco dell’Assunta di Silvi che in qualche modo festeggiava le nozze d’argento con il convegno, per la sua presenza prima da giovane impegnato in parrocchia, poi da frate in formazione e infine da guida dei ragazzi d’Abruzzo e Molise, al convegno che ha fatto conoscere ad Atri, anche grazie alla cappellania delle clarisse affidata per 12 anni ai frati del convento silvarolo.

La sera, a S. Maria degli Angeli, lo show conclusivo con il video preparato da P. Michele Rocco, con grandi doti di attore e comico brillante, vestito con la tuta della Samp, essendo da qualche anno al convento di S. Francesco d’Albaro. La conduzione era affidata al suo confratello P. Alessandro Fortin.

I ragazzi, poco più di 50 tra Abruzzo e Molise, accompagnati da P. Antonio Iosue, Guardiano del Santuario Eucaristico di Lanciano, P. Peppino Altizii, Segretario Provinciale e Responsabile della Pastorale Giovanile e Vocazionale della giurisdizione e altri frati, postulanti e prepostulanti, si ritroveranno al Convento di S.Antonio a Pescara, domenica 21 dicembre, IVa di Avvento (un tempo era S. Tommaso Apostolo e tutti lo ricordiamo per la fiera degli acquisti di Natale), per un incontro fraterno. Già, perché GVA non può essere una scarsa settimana dell’anno, ma uno stile di vita.

SANTINO VERNA