Affettuosi ricordi...

ANTONINO ANELLO E LA CORALE “SAN FRANCESCO” 

Nel centenario della nascita dell’artista atriano Antonino Anello, ricordiamo la sua dinamica opera nella corale “San Francesco” di Atri. Il ricordo del Maestro è compiuto nell’anniversario della nascita al Cielo, l’11 febbraio, festa della Madonna di Lourdes.

Tonino cominciò a cantare nel 1935, insieme ad altri ragazzi, nella formazione canora della Cattedrale, promossa dall’organista del Duomo, Mons. Aurelio Tracanna, più tardi Arcidiacono del Capitolo. I figli di S. Francesco tornarono ad Atri, dopo le soppressioni, nella festa di S. Giuseppe del 1936, e Tonino con i compagni passò al coro dei frati.

Nacque la corale “San Francesco”, inizialmente di sole voci virili, per l’animazione della Chiesa del Patriarca dell’Ordine Serafico e non di rado in trasferta, a partire dalla Cattedrale, per solenni celebrazioni. Il momento clou dell’anno liturgico, la novena e la festa dell’Immacolata, con la Chiesa gremitissima di fedeli di ogni età. Tonino raccontava con puntualità e commozione tutti i momenti dell’anno.

Poeta dialettale, Tonino ha dedicato non poche composizioni all’esperienza canora. La prima poesia della raccolta “Lu ‘ttavette” si riferisce alla schola-cantorum, ed è denominata “Lu sugne”. La composizione è ambientata in Cattedrale, dove più tardi si sarebbe trasferita la corale, conservando la dicitura “S. Francesco” e assumendo, nel 1999 il nome di corale cittadina, e neanche due anni dopo, con la prematura dipartita di Don Giovanni D’Onofrio, il nome di Don Giovanni.

Un’altra poesia è “Na jurnate de meravije”, questa volta a Pettorano, dove fino al 1972 erano presenti i Minori Conventuali. Si svolgeva la festa dei SS. Benigno e Margherita, e per l’animazione liturgica era stato invitato il coro di Atri. La trasferta di Pettorano è un po' l’imago brevis delle tante peregrinazioni della schola, non solo in Chiese della famiglia conventuale, ma anche in Santuari, come S. Rocco a Roccamontepiano, nella festa del Taumaturgo venerato pure in Atri.

Tonino rimase sempre legato alla Chiesa di S. Francesco, dove si recava, non solo come cantore, anche dopo la soppressione del Convento. Aveva dato al figlio il nome del Santo Poverello, e anche Francesco, regista e attore, prematuramente passato all’altra riva, è stato cantore della corale “San Francesco”, con la direzione del M° Cav. Prof. Glauco Marcone, assieme al fratello Alberto, anche lui attore e regista.

Il poliedrico Maestro è tornato a cantare nell’amata Chiesa, dal 2004 al 2008, quando S. Francesco svolgeva le funzioni della Cattedrale, impraticabile per i restauri. E cantò il “Tota Pulchra” nelle feste dell’Immacolata di quegli anni, perché durante la novena, non era più prevista la presenza della schola. Una di queste, nel 2004, aveva il ricordo dei 150 anni del dogma dell’Immacolata Concezione, la cui novena era, un tempo, “esclusiva” dei Frati Minori Conventuali.

Tonino ha cantato fino all’ultimo della non breve vita, anche se non ha più presenziato con la corale a S. Francesco, per via della chiusura. E il Signore lo ha accolto nella Gerusalemme del Cielo, in un giorno caro ai Frati Minori Conventuali, la festa della Madonna di Lourdes, patrona della Custodia del Sacro Convento di Assisi, la cui grotta fu visitata da S. Massimiliano Kolbe.

SANTINO VERNA