Opinioni \ Riflessioni

LA MORTE DI PAPA BENEDETTO E LA CHIESA DEL FUTURO 

La Sala stampa della Santa Sede annuncia la morte del papa emerito. “Con dolore informo che il Papa Emerito Benedetto XVI, è deceduto oggi alle ore 9:34, nel Monastero Mater Ecclesiae in Vaticano”. Il Papa è morto il 31 dicembre 2022 alla veneranda età di 95 anni.

Nei dibattiti televisivi sono tornati sulle dimissioni di Benedetto XVI. Non mi importa più sapere per quale motivo si sia dimesso, visto che lo stesso Papa non l’ha mai detto. Una cosa è certa non si è dimesso per malattia, visto che ha vissuto altri quasi 10 anni in buona salute e lucido di mente fino agli ultimi giorni.

Gli ultimi 3 papa hanno rappresentato i 3 principi teologali della Chiesa: Fede, Speranza e carità. Giovanni Paolo II la speranza, Benedetto XVI la fede e Francesco la carità.

Tutti hanno parlato di Benedetto XVI come teologo. Papa Ratzinger è uno dei più profondi ed acuti conoscitori dell’Antico Testamento e del Nuovo Testamento. I suoi libri e i suoi scritti hanno sempre riguardato la fede in rapporto a tutta la Sacra Scrittura.

I suoi  discorsi nelle università, quindi per i  giovani, erano tutti improntati sulla fede e sulla ragione.  Il suo argomentare era profondo e sensibile e basato sul rigore dei testi sacri. Con Piergiorgio Odifreddi matematico, ateo come lui preferisce definirsi, c’è stato un dialogo continuo sugli argomenti: fede e ragione, religione e scienza.

Il titolo di teologo, o come qualcuno ha chiesto “Dottore della  Chiesa” se  lo merita tutto.

Il cardinale Georg Gänswein, segretario particolare di Benedetto XVI, appena dopo la morte del papa emerito ha sparato 4 cannonate con calibro di almeno 120 su papa Francesco e il suo modello di Chiesa. Dopo le cannonate di Georg il papa  lancia l’appello per l’Unità della Chiesa. 

Alcuni giornalisti hanno scritto che iniziava una battaglia, all’interno della Chiesa tra tradizionalisti e innovatori. Benedetto XVI a pieno titolo è da inserire tra i tradizionalisti. Tutti i suoi scritti e i suoi discorsi sono basati sulla tradizione della Chiesa ancorata a testi dell’Antico e Nuovo Testamento. E come dire una battag1ia tra papa Benedetto XVI e papa Francesco.

La Chiesa ha pronunciato ed applicato i suoi principi sin dall’inizio e non si è mai adattata al mondo. Era il mondo ad adattarsi ai principi della Chiesa. La stessa cosa hanno fatto e fanno le altre religioni.

Negli ultimi anni il rapporto si è rovesciato. È la Chiesa ad inseguire il mondo entrando in contrasto con la sua tradizione e i suoi testi sacri. É un bene o un male? Solo il futuro ci potrà dire se sia stato un bene o un male.

L’Unità della Chiesa chiesta da papa Francesco dove si deve basare? Sulla tradizione o sull’innovazione? Sui principi secolari della Chiesa o sui principi dettati dal mondo  di oggi?

La Chiesa resisterà tutto quello che sta accadendo? E qui c’è la profezia di papa Benedetto. “Tutto sembrerà perduto, ma al momento opportuno, proprio nella fase drammatica della crisi, la Chiesa rinascerà. Sarà più piccola, più povera quasi catacombale, ma anche più santa. Perché  non sarà più la Chiesa di chi cerca  di piacere al  ma la Chiesa dei fedeli di Dio e alla sua legge eterna. La rinascita sarà opera di un piccolo resto, apparentemente insignificante eppure indomito, passato attraverso un processo di purificazione. Perché è così che opera Dio. Contro il male resiste un piccolo gregge”.

Nicola Dell’Arena