Opinioni \ Riflessioni

IL BIODIGESTORE DELLA DISCORDIA

Ci risiamo. In Italia tutto si può fare ma non sotto casa mia. Questo dice il caso del biodigestore di Roma e ne parlo perché è diventato un caso nazionale.

Il PD parla e sparla di tutto. Ci ha raccontata la favola che la crisi del governo Draghi è dipesa dal biodigestore di Roma. Veramente anche il centro destra ha detto la stessa cosa.

Cosa è veramente accaduto?

Draghi nel Decreto Aiuti, su pressione del PD, ci mette i fondi per il biodigestore di Roma. Due problemi completamente diversi di cui il biodigestore c’entra come il cavolo a merenda con gli aiuti da dare per il caro bollette. Gualtieri, sindaco di Roma, e tutto il PD gongolano per il colpo di mano. Il M5s va su tutte le furie e come sappiamo si arriva alla crisi di governo senza che il governo abbia ottenuto la sfiducia.

Lungi da me affermare che il governo sia caduto per questo biodigestore, ma la lotta politica ci delizia con queste castronerie e  il brutto è che molti italiani ci credono.

Durante la crisi di governo e la campagna elettorale tutti i partiti, tranne il M5s, a livello nazionale hanno detto che bisogna costruire i biodigestori e i rigassificatori. I rigassificatori servono a ritrasformare in gas quello liquido americano che costa 5 volte tanto quello russo. I biodigestori servono a trasformare i rifiuti urbani in energia. Entrambi gli impianti non creano problemi a livello ambientale. 

Domenica 4 dicembre arriva la notizia: il governo ha stracciato dal Pnrr i fondi per il biodigestore di Roma.

Cosa è accaduto? Semplice, tutto si può fare ma non sotto casa mia.

FdI e Lega a livello locale, a Casal Selce nella zona dove deve essere costruito il biodigestore, sono contrari. Nelle ultime elezioni politiche nella zona FdI ha preso il 42%, aumentando rispetto alla media di Roma e il PD ha preso il 12% molto di meno alla media di Roma. 

Il cerchio si chiude.

Nicola Dell’Arena