Opinioni \ Riflessioni

RICONCILIAZIONE NAZIONALE? 

13 ottobre 2022, giornata storica per l’Italia e per gli italiani. 13 ottobre 2022 il film che ho visto si chiama “riconciliazione nazionale”. Ignazio La Russa viene eletto presidente del Senato con 116 voti.

Durante l’elezione di La Russa é success un fatto gravissimo, e mi fermo qui. 17 senatori di Forza Italia non hanno partecipato al voto, perché non c’era l’accordo sulla Ronzulli come ministro, hanno votato solamente Berlusconi e la Casellati.

17 “franchi tiratori” dell’opposizione hanno votato per La Russa. Subito è partita di la caccia per scoprire chi siano i franchi tiratori, tutto si può dire ma sono solo delle ipotesi. Mi piacerebbe sapere quanti sono stati quelli del PD (da0 a17) ma nessuno può dirlo.

L’unica cosa che si può dire è che La Russa è stato da tutti i partiti. Questo fatto mi fa dire che ho visto il film della “riconciliazione nazionale”.

Come presidente anziano del Senato c’era Liliana Segre (ebrea, deportata e sopravissuta). La  Russa, durante la campagna elettorale ,ha detto alla Segre, che faceva la paladina dell’antifascismo che suo marito stava nel MSI di Almirante.

I discorsi dei due presidenti (Segre e La Russa) non sono stati divisivi anzi si sono completati tra loro. È vero che la Segre ha detto qualcosa sulla Costituzione ma nulla di drammatico e non rivolta contro il centro destra.

La Segre non ha votato per il presidente. Poteva votare e votare contro La Russa. Non l’ha fatto e non ha votato contro La Russa.

Nel momento del passaggio di consegne La Russa ha donato un mazzo di rose bianche alla Segre e i due si sono abbracciati, baciati e salutati cordialmente con la Segre che ha sfoggiato un grosso sorriso. La Segre poteva benissimo rifiutare un saluto così cordiale e non l’ha fatto.

Tutti questi atti tra i due presidenti, nè scontati e nè prevedibili, mi fanno dire che ho visto il film della “riconciliazione nazionale”.

Il 28 ottobre fanno 100 anni dalla marcia su Roma di Benito Mussolini. Il passaggio di consegne tra la Segre (ebrea e deportata) e La Russa (fascista) proprio in questo centenario è stato un atto simbolico, tutto dovuto al caso, di grande segno e di grande speranza per il futuro dell’Italia.

16 ottobre, ricorre il 79° anniversario del rastrellamento degli ebrei dal ghetto di Roma. Cosa dice la Meloni in questa ricorrenza? “Il 16 ottobre 1943 é per Roma e per l’Italia una giornata tragica, buia e insanabile … Un orrore che deve essere da monito perché certe tragedie non accadano più. Una memoria che sappiamo essere di tutti gli italiani, una memoria che serve a costruire gli anticorpi contro l’indifferenza e l’odio.  Una memoria per continuare a combattere, in ogni sua forma, l’antisemitismo”.

E La Russa, come presidente del Senato? “Una delle pagine più buie, triste e raccapriccianti della storia del nostro Paese”.

Due frasi che hanno ribaltato la posizione di Meloni e La Russa, bontà del potere che logora chi non c’è l’ha, come diceva sempre Andreotti. Siamo pronti alla riconciliazione nazionale?

Nicola Dell’Arena