ALTOLA' DEI DUE COMITATI PER LA DIFESA DEL PUNTO NASCITA DI ATRI


MONTICELLI CONVOCA UN TAVOLO TECNICO E NOI PROTESTIAMO!

Abbiamo avuto notizie di stampa che il Consigliere Regionale Monticelli ha convocato per il giorno 8 c.m. Presso la Direzione sanitaria del Presidio s. Liberatore di Astri, un fantomatico “Comitato tecnico” per discutere delle problematiche del Presidio Ospedaliero, e si intende del Punto Nascita  di Atri e minacciata soppressione da parte dell'Assessore Paolucci.

Bene, anzi male:

“Ma non si era detto, anzi promesso agli atriani durante l'Assemblea del 13 Settembre u.s. Fatta a d Atri dal PD, che seguiva peraltro la nostra, dei cittadini, degli operatori, organizzata dai DUE COMITATI ORGANIZZATORI , cioè quella del 5 Settembre (Comitato Difesa Ospedale  di Atri e Il S. Liberatore non si tocca), sempre  fatta il mese di Settembre, e che ci dovevamo rivedere a fine settembre, per una risposta seria e degna, rispetto a quelle formulate dall'Assessore Paolucci contro l'Ospedale di Atri con la proposto di chiusura del Punto Nascita? Ed allora? Noi abbiamo atteso, i cittadini hanno atteso, siamo all' 8 Ottobre, ben oltre la fine di settembre, ed abbiamo appreso che ci si riunisce invece in “camera caritatis” presso la Direzione Sanitaria del Presidio Ospedaliero di Atri, un fantomatico Comitato tecnico (?) Ed inventato da chi? Dando forse la illusione che si è rimasti coerenti, come si legge nel medesimo comunicato, con quanto  promesso dal Presidente d'Alfonso nell'assemblea del 13 ad Atri, agli atriani, ai due COMITATI in parola.

Così non è accettabile, caro Consigliere Monticelli, semmai questo summit (?) lo dovevate fare prima, e poi convocare i due COMITATI e per poi andare all'Assemblea cittadina di cui alla promessa. Invece avete seguito un altro percorso. Perchè? Staremo a vedere e soprattutto saremmo in guardia da eventuali azioni di disturbo e da distrazioni di massa, o patteggiamenti in essere (già li sentiamo quelli del PD: abbiamo questo e rinunciamo a quest'altro).

No! E poi ancora NO! Altre sono le nostre analisi di rispetto delle leggi e delle scelte politiche e tecniche e soprattutto sanitarie, di politica sanitaria, per giustificare il punto nascita, almeno secondo noi, e direi anche della legge.

Compreso una proposta di “rilancio” delle prestazioni che il nostro presidio potrebbe ulteriormente  dare ed avere con un'assennata politica di gestione e di investimenti verso una domanda territoriale sempre più oculata ed estremamente rispettosa della qualità dei servizi offerti dal nostro Presidio Ospedaliero, ovviamente messo nelle condizioni di darle queste risposte, diversamente,  è un modo per  far loro commettere errori, e dimostrare inefficienze non volute, ma che invece determinate con strategia sopraffina e colpevole, dalla gestione teramana e da quella del Presidio, sicuramente insufficienti  e subordinati allo scopo. Cose queste che faremo e diremo alla presentazione delle firme raccolte, alla popolazione ed in conferenza stampa a presto.

Comitato Difesa Ospedale (Mario MarcheseComitato Spontaneo  “Il S. Liberatore non si tocca” 

(Pierfrancesco Macera-Gianpiero Reitano-Marchione Roberto)