Opinioni \ Riflessioni

IL PRESIDENZIALISMO: MINACCIA O PAZZIA
II PARTE

12 agosto 2022. In una intervista concessa a Massimo Giannini della Stampa, un giornale che nell’ultimo anno é diventato peggio de La Repubblica, ha dato il meglio di sè, e riporto solo due frasi.

La prima: “L’obiettivo della destra é sfasciare la Costituzione, il presidenzialismo é nel programma”. Letta parla della riforma come una minaccia per l’Italia e per il popolo italiano. Ha utilizzato il verbo “sfasciare” che per questa occasione diventa arrogante, falso e pesante. E’ la solita arroganza che nasconde la verità e cioè che solo la sinistra può fare leggi buone e giuste. Poi abbiamo visto la loro riforma della Costituzione é stata bocciata dagli italiani. E’ falso perchè c’è solo un cambio di metodo che non sfascia nulla ma c’é il dubbio, invece, che possa migliorare la situazione. E’ pesante nei confronti degli avversari politici che la pensano leggeremente diverso da Letta.

In questa occasione é bene ricordare che il duo Renzi-Calenda erano favorevoli alla riforma del senato mentre adesso sono favorevoli al presidenzialismo.

Il grande e benedetto (anche unto dal PD)  Cottarelli, per ringraziare Letta, si avventura nel seguente post: “Il presidenzialismo non mi piace. Accentuerebbe la personalizzazione della politica. I partiti già anche troppo personalizzati così si dimenticano le idee per affidarsi a leader carismatici che durano la spazio di un mattino”.

Cosa abbia volute dire Cottarelli, a parte che non gli piace il presidenzialismo, lo sa solo lui. Peccato, visto che negli ultimi anni vive in America prima di sparare scemenze poteva studiare meglio il presidenzialismo, nel paese in cui é nato, e farlo applicare al meglio per l’Italia.

La seconda. Berlusconi, nella sua campagna elettorale, afferma in una intervista a Radio Capital “Se entrasse in vigore il presidenzialismo Mattarella si dovrebbe dimettere”. Apriti cielo. Il carrozzone mediatico della sinistra parte all’attacco. Per me Berlusconi ha detto una cosa ovvia e sacrosanta ma inopportuna prima delle elezioni.

Letta ci sguazza sopra e a Giannini dice “Berlusconi ha detto a Mattarella te ne devi andare e si autocandida per il Quirinale. La destra vuole sfasciare il sistema”.

Ci risiamo. Una altra volta il verbo “sfasciare” sempre con tono arrogante e questa volta é riferita al sistema. Quale sistema? Boh! Di sistemi c’é ne sono tanti sarebbe stato opportuno specificarlo. Cosa c’entra il ricordare l’opportunità di applicazione di un nuovo meccanismo con lo sfasciare il sistema? Boh! Solo nelle menti malate possono nascere queste idee.

C’é da dire che non esiste una legge, normale o costituzionale, che obbliga il Presidente a dimettersi, E’ sola una sensibilità politica e morale che cambiando il meccanismo il Presidente si dimettesse.

In una intervista a Radio anch’io Letta sull’intervento di Berlusconi dice “Dopo aver fatto cadere Draghi adesso cerca di far cadere Mattarella”.

Nell’intervista ci sono due errori e una premessa sbagliata e fuorviante. Alla fine é stato Draghi a non volere la fiducia, nessuno la sfiduciato. Mattarella si dimette ma poi se vuole può partecipare alla corsa per essere di nuovo eletto.

La premessa. Letta parte in quarta sicuro che la caduta di Draghi abbia una grossa influenza sul voto del 25 settembre. Un povero illuso e dimostra di non conoscere il popolo italiano. La caduta di Draghi può solo influenzare qualcuno del Pd e non l’elettorato di centro destra.

Nicola Dell’Arena