GRANDE FOLLA AL CONVEGNO SULLA SANITA' PROMOSSO DAL PD

TANTE PAROLE, POCHE SPERANZE

L'intervento più atteso è quello del Governatore Luciano D'Alfonso, a conclusione della manifestazione promossa dal Partito Democratico. Il tema è stimolante: Una sanità migliore per il nuovo Abruzzo.

Le foto di Alberto Sporys13 settembre,è un sabato senza pioggia. Si inizia dopo le 17,30, con notevole ritardo rispetto all'orario previsto. L'Auditorium "S. Agostino" è gremito, segno ulteriore del coinvolgimento di tutta l'opinione pubblica sul futuro del Presidio Ospedaliero di Atri.

A pochi giorni dall'assemblea cittadina promossa dai Comitati per la difesa dell'Ospedale, ci si ritrova di nuovo a riflettere, a dibattere, ad interrogarsi su cosa fare per non spegnere il futuro.

Questa volta sono di scena i politici, l'attesa è grande perchè è convinzione diffusa che tutto dipende da loro.

Si teme il rischio dell'ennesima passerella sulla pelle dei cittadini.  Per fortuna non è così. Gli interventi, appassionati e motivati, raccontano il disagio della città, fotografano il senso di sgomento, intercettano il serpeggiante malumore.

Il consigliere Monticelli fa gli onori di casa dando spazio alle voci che vengono dal basso, soprattutto dagli operatori ospedalieri.

Il Dott. Sciarra, la Dott.sa Maria Mattucci fotografano, con parole solcate da alta passione civica e professionale, il senso di sconforto che vivono coloro che prestano servizio al S. Liberatore assicurando, tra mille difficoltà, una efficiente operatività a servizio dei pazienti.

Ci si rende conto che siamo a un bivio. Non basta più evocare il passato, attardarsi a rimpiangere il "fiore all'occhiello" inesorabilmente appassito. E' tempo di guardare avanti, e lo sguardo incrocia il buio e si perde in foschi scenari.

Alfonso Prosperi, consigliere del Pd, Gabriele Minosse, Segretario Provinciale assicurano l'impegno del Partito a difesa del nosocomio.

Interviene, dopo le voci del comune di Pineto e Silvi che sottolineano l'ampio bacino di utenza dell'Ospedale di Atri, il Sindaco di Atri. Con grande passione civica il primo cittadino si rivolge al Governatore Luciano D'Alfonso ponendogli specifiche e concrete domande. La tensione è alta,l'applauso che sale dal pubblico fa capire che ha centrato l'obiettivo: avere risposte precise sulla annunciata chiusura del Punto Nascita.

Prende la parola il Presidente della Regione. Un immenso silenzio lo accoglie. Con un linguaggio forbito, elegante, immaginoso, parla delle difficoltà finanziarie, di bilancio da risanare, del commissariamento della Sanità abruzzese che impone scelte dolorose e richiede sacrifici finalizzati a garantire una migliore efficienza a questo importante settore della vita regionale.

Ma si fa fatica a seguirlo, prevale il  "politichese", si avverte il suo disagio, si ha la netta percezione che i giochi siano già fatti.

Avanza la proposta di una "commissione" per disegnare "l'adeguamento" dell'Ospedale di Atri alle esigenze del territorio.... Parole, parole...che alimentano sfiducia e stanchezza. Nessun applauso a conclusione del suo intervento. Il Governatore dà appuntamento a fine settembre. Due settimane per decidere o per redigere l'ennesimo, inutile, fumoso documento? E' questa la domanda che accompagna il pubblico che lentamente, con amara delusione, lascia l'Auditorium.

Certo, la speranza è...l'ultima a morire. Si spera, perciò, che non ci si debba ritrovare, tra una quindicina di giorni, a stendere il necrologio di una gloriosa istituzione sanitaria. Anche perchè i fiori ormai disertano...l'occhiello e sono amaramente appassiti.

Le foto sono state gentilmente fornite da Alberto Sporys

P.P.