Riflessioni \ Opinioni

L’ACCORDO DEL GRANO

Venerdì 22 luglio, viene firmato l’accordo sul grano tra Russia e Ucraina. L’accordo è stato firmato a Istanbul alla presenza del presidente turco Erdogan, del Segretario generale dell’ONU Antonio Guterres, del  ministro delle infrastrutture ucraino Alexander Kubrakov e del vice ministro degli esteri russo Andrey Rudenko. Da far notare la firma del Segretario generale dell’ONU sull’accordo.

Il presidente Erdogan ha dichiarato “È una giornata storica, abbiamo risolto una crisi alimentare mondiale e evitato l'incubo della fame nel mondo”.  

Il segretario Guterres ha dichiarato “Sono stati negoziati estenuanti, ma questo accordo è nell'interesse del mondo e soprattutto dei paesi in via di sviluppo messi a dura prova dal mancato arrivo di grano e cereali. Questo accordo è un faro nel Mar Nero”.

Il 1 giugno sulle telefonate di Macron, Draghi e Scholz a Putin sul grano per i paesi poveri scrissi “Se poi dovessero avere bisogno di un mediatore si rivolgerebbero a Erdogan che ha voce in capitolo con Putin”.

Sono stato profetico? No. Solo realista e ragiono con la testa e non con il cuore. Erdogan è stato l’artefice e il grande mediatore tra Mosca e Kiev e lo ha fatto come presidente della Turchia e non come membro della NATO.

Sabato 23 luglio cadono dei missili su Odessa e subito Zelensky dichiara “uno sputo all’ONU”. Rimango perplesso e dico proprio adesso che potrebbero iniziare tentativi di pace questi missili non erano necessari. La Russia prima dice che non è stata lei poi domenica 24, il ministro degli esteri afferma che sono stati colpiti due obiettivi militari: una nave militare affondata e un deposito di missili antinave distrutto. Naturalmente  tutto con il beneficio della disinformazione da entrambi le parti.

Una immagine degli ultimi giorni ha fatto sobbalzare molte persone e sinceramente anche a me ha dato un po’ di fastidio. Vedere Putin a braccetto con Erdogan e Khamenei (Turchia e Iran i due più grandi paesi mussulmani) ma ha fatto dire: ma siamo sicuri che la NATO si sia rinforzata e Putin sia isolato?

Esce, su facebook, un post di Enrico Letta sull’accordo “Un primo grande segnale di speranza dall’accordo di Istanbul sul grano”. Come se fosse lui l’artefice di questo accordo. Viene subissato di insulti fischi da parte di tutti.

Draghi scrive “Gli accordi firmati oggi a Istanbul sono un’ottima notizia per tutta la comunità internazionale” ed ancora “L’Italia si è fortemente impegnata negli scorsi mesi per sostenere l’iniziativa della mediazione della Turchia con il ruolo centrale delle Nazioni Unite”. Peccato che di tutto questo lavoro non mi sono accorto di nulla, al contrario mi è sembrato che agisse per continuare ad alimentare la guerra.

Mi limito a chiamarli faccia dei bronzo.

Dell’Arena Nicola