UN FELICE ANNIVERSARIO

LA CHIESA DI BORGO SANTA MARIA DI PINETO, COMPIE 40 ANNI

Cifra tonda per la Parrocchia di S. Maria Immacolata nel comune di Pineto, in Borgo Santa Maria, popolarmente chiamata “il Borgo”, visibile dall’autostrada, soprattutto per chi esce al casello di Atri-Pineto, denominazione che congiunge i due comuni delle Terre del Cerrano.

Borgo Santa Maria, un tempo area rurale, cominciò a svilupparsi negli anni ’70, con nuovi fabbricati. E con l’arrivo di nuove famiglie, si annidarono pure i Testimoni della Geova, come accadeva in tanti altri luoghi d’Italia. Chi andava a lavorare nei Paesi d’Oltralpe, non di rado trovava solidarietà dai geovisti, e una volta tornati in patria, portavano la nuova religione.

L’allora Parroco di S. Agnese, Don Giovanni Di Domenico, intuì la costruzione di una nuova Chiesa per il quartiere in espansione. Punto di partenza la ricostruzione della grotta di Lourdes, nelle vicinanze dell’erigenda Chiesa. Naturalmente il nuovo edificio sacro fu dedicato all’Immacolata di Lourdes e la frazione di Pineto, giunta ormai a 2000 abitanti, alcune volte è recensita come “Borgo Santa Maria Immacolata”. Infatti le apparizioni di Lourdes hanno confermato il dogma dell’Immacolata Concezione, promulgato dal Beato Pio IX, l’8 dicembre 1854.

Con la generosità di Don Giovanni, del suo Vice-Parroco Don Guido Liberatore e dei parrocchiani, non solo residenti ma anche bagnanti, puntualmente presenti nei mesi estivi e in qualche altro momento dell’anno, fu posta la prima pietra nel 1979. Finalmente la Chiesa veniva inaugurata, la sera del 12 agosto 1982, con la S. Messa presieduta dall’allora Vicario-Generale Mons. Giuseppe Di Filippo, dal momento che il Vescovo di Atri e Teramo Padre Abele, era impossibilitato. A latere c’erano Don Giovanni e Don Guido, e diversi sacerdoti e religiosi, provenienti anche da lontano. Tra le autorità, l’allora Sindaco di Pineto Daniele De Ascentiis.

La dedicazione dell’altare è avvenuta il 12 agosto 2007, con la presidenza del Vescovo Michele Seccia. La festa dell’Immacolata, oltre a quella liturgica, dell’11 febbraio, giorno della prima apparizione a Lourdes e giornata mondiale del malato, è il lunedì di Pasqua, giorno tradizionalmente legato alla Madonna, associata alla Passione e alla Resurrezione di Gesù. Una tradizione che coinvolge anche abitanti dei paesi vicini e fedeli operanti fuori regione.

Dal 2020 il Parroco è Don Pier Paolo Matteucci. E Borgo Santa Maria nel calendario parrocchiale ha inserito il 12 agosto, memoria della dedicazione, sul cammino della solennità dell’Assunzione di Maria in Cielo. Un legame anche con la Chiesa Madre dell’ex-diocesi, ora forania, testimoniato visivamente dalle linee architettoniche della facciata.

Sull’autostrada adriatica, nel territorio parrocchiale di Borgo, sarebbe passato due volte, nel 1976 e nel  1977, giungendo in macchina da Venezia, con il segretario Don Diego Lorenzi al volante, l’allora Patriarca di Venezia Card. Albino Luciani. Sarebbe diventato poi Papa con il nome di Giovanni Paolo I e il 4 settembre prossimo, Papa Francesco lo inserisce nell’albo dei Beati.

Nel 1976 il futuro Papa Luciani si recò al Santuario della Madonna dei Miracoli a Casalbordino, ora Basilica, per il IV° centenario dell’apparizione della Vergine, su invito dell’allora Arcivescovo di Chieti-Vasto, Mons. Vincenzo Fagiolo. L’anno seguente, venne a Pescara, per il Congresso Eucaristico Nazionale di Pescara, concluso da San Paolo VI.

La Parrocchia di S. Agnese, prima dello smembramento di Borgo, estesa fino al territorio di S.Maria Immacolata, può vantare, virtualmente, la visita di un futuro Pontefice. E a maggior ragione, lo può vantare, la Parrocchia di Borgo S. Maria.

SANTINO VERNA