L’OSPEDALE ACCENDE IL DIBATTITO

IL GRUPPO CONSIGLIARE “FUTURO IN”: “REALE INTERESSE O RICERCA DI VISIBILITA’?”

 

Non si è fatta attendere a lungo la replica alle accuse mosse dagli ex consiglieri comunali di minoranza Gabriella Liberatore e Paolo Basilico al Sindaco Astolfi in merito alla spinosa situazione riguardante le sorti dell’ospedale di Atri. Nell’articolo pubblicato nei giorni scorsi, entrambi lamentavano in tono ironico - a tratti offensivo - il tardivo interessamento del Sindaco alla “causa ospedaliera“ attribuendosi, di contro, il totale merito della battaglia anti smantellamento portata avanti in questi anni.    

A tal riguardo, gli assessori del gruppo consigliare “Futuro In” del Comune di Atri - Domenico Felicione, Piergiorgio Ferretti e Giammarco Marcone - in risposta alla polemica innescata dalla vecchia opposizione, hanno preso le difese del loro primo cittadino contestando la veridicità di gran parte delle dichiarazioni rilasciate dagli ex consiglieri.

A loro dire, infatti, il Sindaco, sin dal 2008, si sarebbe adoperato in ogni modo - coinvolgendo i Sindaci dell’intero comprensorio - affinché alla Regione non sfuggissero l’importanza e la centralità del presidio ospedaliero di Atri.

Aggiungono, inoltre, che: ”Non sarebbe corretto considerare il comportamento del primo cittadino di Atri inefficace o inesistente semplicemente perché non ha mai ritenuto opportuno ricorrere a mezzi di protesta clamorosi e aggressivi".

Se in passato Il Sindaco non si è lasciato andare ad inutili allarmismi l’ha fatto con cognizione di causa, sapendo di poter sempre contare sulle continue rassicurazioni dell’ex presidente regionale Gianni Chiodi.

 ”A dimostrazione di ciò, il fatto che nonostante l’accordo stato-regione del 2010 prevedesse la chiusura dei punti nascita con meno di 500 parti l’anno (Atri all’epoca ne contava circa 480), tale accordo non è mai stato applicato fino a quando alla regione ha governato il centro destra, invece, adesso che alla guida della regione si è insediato il centro-sinistra, si vuole dare attuazione a quell’accordo sopprimendo definitivamente il reparto”.

I fatti sono questi, allora perché fingere di scandalizzarsi per le preoccupazioni più che fondate espresse dal Sindaco ai propri cittadini.

In assenza di referenti diretti all'interno del governo regionale, a chi avrebbe dovuto rivolgere la sua richiesta d’aiuto il Sindaco?.

Conclude all’unanimità il gruppo consigliare: “Difendere l’integrità del nostro nosocomio è un preciso dovere istituzionale del Sindaco e della maggioranza tutta, ma spetta parimenti anche a chi in sede elettorale ha fatto della questione ospedaliera (ma non del tribunale… sic) il proprio cavallo di battaglia, altrimenti potrebbe sorgere il sospetto che qualcuno abbia voluto strumentalmente utilizzare la vicenda per meri fini elettorali.

Infine: “senza voler polemizzare, ci si consenta di dire che è alquanto bizzarro che a cavalcare questa polemica siano due ex consiglieri, già bocciati dall’elettorato, che non si sa bene per quale partito ed a che titolo intervengono sulla questione, mentre l’opposizione di marca PD rimane totalmente silente . Della serie che cosa non si fa per un po’ di visibilità…”