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- Pubblicato Lunedì, 02 Maggio 2022
- Scritto da Nicola Dell'Arena
Opinioni \ Riflessioni
LO SFORZO DI GUTERRES
Martedì 26 aprile. Guterres, segretario Generale delle Nazioni Unite, incontra Putin a Mosca. Hanno parlato per 1 ora e dopo l’incontro i giornali l’hanno definito gelido. I giornali hanno scritto che Putin abbia fatto fare una lunga anticamera a Guterres, che non c’è stata nessuna stretta di mano e che ha mantenuto l’interlocutore a distanza, con un tavolo lungo.
Con giorni di ritardo, il 29 aprile, il portavoce di Guterres rilascia una intervista e dice “gli scambi sulla crisi Ucraina sono stati abbastanza franchi e onesti”. Nel linguaggio diplomatico significa che ne hanno parlato apertamente, che Putin è stato onesto a dire quello che vuole e che qualche punto di accordo è stato raggiunto.
Giovedì 28 aprile. Guterres incontra Zelensky. Subito dopo l’annuncio degli incontri da parte dell’ONU, Zelensky attacca e dice “Guterres doveva venire prima a Kiev che a Mosca”.
Per prima cosa Guterres ha visitato le città di Bucha, Irpin e Borodianka e su queste visite ha scritto “Questa distruzione è inaccettabile nel XXI secolo”.
L’incontro, a vedere le immagini, è stato molto cordiale e qualcosa hanno concordato. Alla fine dell’incontro e alla presenza di Zelensky nella conferenza stampa Guterres ha detto “Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite non è riuscito a prevenire e a porre fine alla guerra in Ucraina e quindi ha fallito”.
Poi pubblica la seguente frase “Continueremo il nostro lavoro per rafforzare il supporto umanitario e garantire l'evacuazione dei civili dalle zone di conflitto. Prima finisce questa guerra, meglio è, per il bene dell'Ucraina, della Russia e del mondo”.
Dopo l’incontro molti giornali hanno scritto che Guterres si è mosso tardi e male, perché doveva andare prima a Kiev e poi a Mosca.
29 aprile. Finito l’incontro Zelensky-Guterres la Russia fa arrivare 5 missili,2 aKiev e3 aOdessa. A Kiev un missile esplode nelle vicinanze dell’ambasciata inglese e l’altro colpisce una fabbrica di armi (secondo Mosca) e una ex fabbrica di armi (secondo Kiev). A chi credere?
Zelensky attacca subito “è una umiliazione che la Russia ha fatto all’ONU”. Potrebbe essere vero, ma credo che non sia più un segnale per Londra (la più guerrafondaia degli stati europei) che per l’ONU. Il giorno dopo la TV russa manda un video con il quale fa vedere come un attacco missilistico russo distrugge Londra in 200 secondi.
1 maggio. Inizia l’evacuazione di 100 civili dall’acciaieria di Mariupol sotto il controllo dell’esercito russo. I russi hanno sempre detto che i civili erano dei filorussi prigionieri del battaglione Azov che li utilizzava come scudi umani. Gli ucraini hanno detto che i civili si erano rifugiati nell’acciaieria per difendersi dall’esercito russo. A chi credere ?
Guterres si è presentato con l’apertura di un corridoio umanitario a Mariupol. Dalla TV vedo che a Mariupol ci sono i mezzi dell’ONU. Mi informo maggiormente e leggo che l’evacuazione è stata fatta sotto il coordinamento del’ONU e della Croce Rossa. Mi chiedo, forse Guterres avesse raggiunto il suo primo obbiettivo che potrebbe portare al successivo: la pace.
Il 2 maggio leggo, dai giornali italiani, che i civili sono stati deportati in Russia. Allora mi chiedo: erano veramente dei filorussi che volevano essere liberati? Oppure la stampa italiana é così falsa da definirli con il termine pesantissimo di deportati?
Nicola Dell’Arena