Opinioni \ Riflessioni

I NUMERI DELLA CRISI UCRAINA

 I sondaggi sono tremendi e a meno di qualche piccolo errore sono veri.

Inizio con quelli americani. La società Quinnipiac pubblica i risultati di due sondaggi.

L’indice di fiducia di  Biden è sceso al 33%, mentre prima della guerra era del 53%, e quello di Kamala Harris è al 35%. I tre, unendoci Nancy Pelosi, ridono sempre e subito mi torna in mente il proverbio “il riso abbonda nella bocca degli stolti”.

Leggo IL GIORNALE, e fa un giro strano e vizioso per argomentare che la sfiducia non è dovuta alla guerra ma alla incapacità dei tre. Il Giornale negli ultimi mesi non si può proprio leggere. Il Giornale, senza rendersene conto, ha detto che la prima potenza mondiale è governata da incapaci, quindi pericolo pubblico e pertanto si dovrebbero dimettere immediatamente. Così la toppa è peggio del buco.     

Il 39% degli americani approva la risposta che ha dato l’America, e quindi Biden, all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Leggiamo al contrario questo sondaggio e cioè che il 61%, grande maggioranza, degli americani non approva quello che Biden sta facendo.

Dall’inizio della guerra leggo su tutti i giornali italiani che in Russia sono pronti a fare un colpo di stato contro Putin. Poi una società occidentale effettua un sondaggio dal quale risulta che l’83% dei russi sono con Putin. Magia della disinformazione russa o occidentale?

Bruno Vespa, su Porta a Porta, snocciola i dati del sondaggio della Ghisleri. Il 60% degli italiani sono favorevoli all’Ucraina mentre il 40% è suddiviso tra chi non si pronuncia e che è favorevole a Putin. Lo stesso sondaggio, fatto da una altro società, i dati sono: 57 e 43%, si può dire che stiamo all’interno dell’errore statistico del 4%.

La prima cosa da dire è che il dato è sorprendente. I TG e i giornali che mostrano tutte le atrocità commesse dai russi e che sono tutti favorevoli all’Ucraina. I partiti tutti favorevoli all’invio delle armi e che tifano tutti per Zelensky. Il Papa e la Chiesa che tifano per Zelensky e remano contro Putin. Leggere il dato del 40% significa che gli italiani vedono con i propri occhi, ragionano con la  propria mente e non si fanno ingannare dalle apparenze.

La seconda cosa da dire è che non si possono fare delle valutazioni sulla variazione dell’orientamento degli italiani in quanto all’inizio della guerra i dati non c’erano. Si aveva la percezione che il 100% degli italiani fossero contro Putin. 

Verso i quindici giorni dalla guerra Il Giornale pubblica i dati del sondaggio da dove si evince che il 25% degli italiani sono a favore di Putin. Tutto l’articolo è basato sulla meraviglia e sull’incredulità di questo 25%. Per Il Giornale era un numero spropositato.

Martedì 19 aprile. Pagnoncelli, da Floris, sciorina i dati del suo sondaggio: 54% sono favorevoli all’Ucraina in ribasso rispetto a quelli di Vespa e sono aumentati quelli più favorevoli alla Russia. Leggo LIBERO, “dati choc: così Putin ha plagiato la mente dei nostri connazionali”. Titolo fortemente vergognoso e non aggiungo altro. Non è possibile che il 46% di italiani si facciano plagiare da Putin con tutti i mass-media che diffondono notizie contro il criminale Putin. Èuna offesa all’intelligenza degli italiani.

Mettendo a confronto i sondaggi si vede che gli italiani non credono a quello che dice l’Europa e l’America, ma soprattutto non credono ai giornali italiani.

Nicola Dell’Arena