CENTENARIO DELLA NASCITA DI GIUSEPPE MORI.

UN GRANDE GIORNALISTA CHE
HA RACCONTATO L'ABRUZZO

Ricordiamo a cento anni dalla nascita Giuseppe Mori, Capo Redattore della RAI di Pescara. Classe 1922, originario di Empoli, si era trasferito da ragazzo ad Ancona, dove aveva studiato fino alla maturità classica. Laureato in giurisprudenza a Roma, cominciò subito l’attività giornalistica.

Capo dell’Ufficio Stampa dell’allora Presidente del Consiglio Fernando Tambroni, ebbe diverse mansioni in RAI. Visse con intensità e apprensione l’evento Moro, nel 1978. Subito dopo fu promosso Capo Redattore della RAI di Pescara. Voleva concludere la carriera in Abruzzo, terra d’origine della moglie Dott.ssa Wilma Vallonchini, psicologa trapiantata a Roma.

L’arrivo a Pescara coincise con l’inizio delle trasmissioni regionali in TV. Per questo spettò al Dott. Mori presentare brevemente il primo TG regionale, la sera del 15 dicembre 1979. Il notiziario era stato provato per diversi mesi, sempre alla sede di Via De Amicis, nel cuore di Pescara. La data del 15 dicembre coincideva con il ventennale dell’entrata in funzione di quella sede, alla presenza dell’allora Ministro delle Poste Giuseppe Spataro. Lo statista vastese nello stabile conflitto tra Pescara e L’Aquila, aveva privilegiato la città dannunziana per la RAI. Il problema non si poneva per la maggior parte delle regioni italiane, perché il capoluogo era indiscutibile. Si era posto tra Padova e Venezia, con la città di Antenore più funzionale per parcheggi e spostamenti, ma poi la scelta cadde su Palazzo Labia, proprietà dell’azienda.

Il Dott. Mori quella sera firmò il servizio della prima visita di S. Giovanni Paolo II in Abruzzo, come Pontefice. Per la regione era una novità, perché i Papi giunti in questa terra felicemente regnanti, si contavano sulla punta delle dita. E Beppe Mori, vaticanista e informatore religioso quella sera, li ripercorse tutti, a partire da Alessandro III, semisconosciuto Papa del Medioevo, giunto a Vasto, perché doveva imbarcarsi per Venezia. Poi fu la volta di S. Pietro Celestino, incoronato a Collemaggio nel 1294 e reso famoso, a livello letterario, da Ignazio Silone.

A Pescara era fresco il ricordo della visita di S. Paolo VI, il 18 settembre 1977, per la conclusione del Congresso Eucaristico Nazionale. L’invito risaliva al 1973, quando andava in moto la macchina organizzativa, con la presidenza dell’Arcivescovo Antonio Iannucci. Il Pontefice polacco, era giunto il 3 novembre 1974 al Miracolo Eucaristico di Lanciano.

Il Dottor Mori fu il Capo Redattore di Pescara con più visite papali nei telegiornali con la sua direzione. Complice l’affetto per le montagne abruzzesi, S. Giovanni Paolo II giunse nel 1980 a L’Aquila, mentre le altre visite furono nel 1983 a S. Salvo, nel 1985 ad Avezzano e ad Atri- San Gabriele- Teramo e nel 1986 a Piani di Pezza. Tante altre volte il Papa si recava a sciare sui monti d’Abruzzo, evocazione dei Tatra dell’adorata Polonia, ma la notizia usciva sempre ad evento avvenuto.

Il primo TG presentato da Giuseppe Mori, fu condotto da Giovanni Verna, Capo Servizio e più tardi Redattore Capo, sempre a Pescara e Domenico Marcozzi, per la parte sportiva, sempre attenzionata in Abruzzo, per pallanuoto e rugby, rispettivamente per accontentare Pescara e L’Aquila. Il calcio superava, nella disciplina “sic et simpliciter” i campanilismi, ma Mario Santarelli era tifoso di Pescara e Vastese e avversario di tutte le altre squadre.

Collocato in pensione, il giornalista Giuseppe Mori, non ha goduto del meritato riposo, perché il male del secolo lo attaccò subito dopo. Nonostante la malattia non aveva perso la battuta e l’affetto per i colleghi. Esalò l’ultimo respiro in una clinica pescarese e le esequie furono celebrate nella sua parrocchia, la Chiesa dello Spirito Santo, a Pescara.

SANTINO VERNA