Sul filo della memoria

NINO BINDI: PROTAGONISTA DELLA
VITA CULTURALE ATRIANA
 

Ad un anno dall’improvvisa dipartita, ricordiamo Nino Bindi, docente di diritto nell’ITC “A. Zoli” di Atri e Assessore alla Cultura per quattro anni, nella città degli Acquaviva. La data della nascita al Cielo è il 18 febbraio, memoria del Beato Giovanni da Fiesole, meglio conosciuto come Beato Angelico. Un uomo di Dio che ha evangelizzato attraverso l’arte.

Nino, uomo di fede, di cultura e impegno sociale, è stato artista a 360 gradi. Nella città di nascita e di residenza, incontrò un terreno fertile, essendo l’unico comune della provincia di Teramo con un edificio teatrale storico. Tra gli anni ’50 e ’60, quando Atri poteva spiccare il volo come città di cultura al pari di Orvieto, Spoleto, Gubbio e Urbino, si preferì puntare l’attenzione sull’ospedale, fiore all’occhiello della cittadina. La vita artistica continuava a gonfie vele, con la Cattedrale sempre più visitata dai turisti, il Museo Capitolare con nuove opere d’arte, le basi per la nascita del Museo archeologico e gli appuntamenti artistici e musicali nel Teatro, in tutti i periodi dell’anno.

Nino, oltre al Simposio della Scultura, si adoperò per l’archivio-museo “A. Di Jorio”, diretto dal M° Cav. Prof. Concezio Leonzi, nel salone superiore del Teatro Comunale, dirimpetto alla facciata della Cattedrale. Il legame di Nino con Di Jorio, risaliva agli anni del coro folkloristico, voluto da Massimo Di Febbo, nel 1974 con debutto al Comunale, il 14 febbraio 1975.

Un altro appuntamento artistico ideato da Nino, “Poesie e serenate”, per la valorizzazione di cantanti e poeti locali, nelle piazze minori del centro di Atri. Si cominciò da Largo Cherubini-Filiani, nel 1993, subito con grande consenso di pubblico. Nel 1996, il trasferimento, in Piazza duchi d’Acquaviva, con la partecipazione straordinaria di Raffaele Fraticelli, l’alter ego teatino di Antonino Anello, presenza storica sia di “Poesie e serenate” e di “Serata sotto le stelle”, dal 1998 in Largo Forcella.

In questi ultimi tempi, era presente ogni sera, nel salotto culturale di Pino Perfetti, in Vico Troli. Una piccola sala, tappezzata anche da tele, dipinte da Pino, pittore della domenica. Per via di problemi al nervo ottico, Pino non poteva leggere più. Per questo l’amico professore, gli leggeva articoli o pagine di libri. Lo ascoltavano diversi amici che si associavano alla conversazione, con il sottofondo dell’orologio civico e ancor più delle campane della Cattedrale.

Ora si sono ritrovati in Paradiso, Nino e Pino, e tanti amici atriani, dove l’amicizia è stata cementata anche dalla comune passione per l’arte, perché la “via pulchritudinis” conduce sempre al Signore e ai fratelli.

SANTINO VERNA