IL PD PROTESTA

TASI, UNA TASSA CHE TARTASSA

La politica scellerata e priva di programmazione dell'Amministrazione Astolfi è sempre più evidente. Le difficoltà economiche in cui versa il Comune di Atri  sono ben note.

Purtroppo ogni occasione concessa ai nostri amministratori per incrementare il gettito fiscale, in molti casi, finisce per diventare una vera e propria stangata sui cittadini, attraverso l’applicazione di aliquote massime.

Ultimo esempio è la nuova TASI (tassa sui servizi indivisibili), che così come applicata, colpisce i possessori di prime case reintroducendo di fatto una imposta sulla prima casa.

L’entità del prelievo fiscale per la TASI da parte del Comune, secondo la legge nazionale in vigore, può variare dallo 0 al 2,5 per mille con facoltà, per il 2014, di incrementare l’aliquota di un ulteriore 0,8 per mille, a condizione che tale ulteriore aumento vada a finanziare detrazioni di imposta a favore dei possessori di prima casa.   

Durante il Consiglio Comunale del 19 maggio, quando si discuteva sull'aliquota, il Consigliere Comunale PD Alfonso Prosperi fece un esempio concreto per far comprendere che si sarebbe generato nei “casi standard” un carico superiore rispetto all'IMU.

Il  caso standard di una famiglia di 4 persone che vive in una abitazione di circa 80 mq con rendita di Euro 400,00, che costituisce la tipologia più diffusa ad Atri composta da due camere-bagno-cucina-soggiorno-garage, ha comportato un pagamento TASI di Euro 141,76 (considerando l'aliquota al 3,3 per mille e le detrazioni di Euro 40,00 per la prima casa e di Euro 20,00 per figlio). Avrebbe, invece, comportato un pagamento IMU pari a zero (considerando l'aliquota al 4,5 per mille e le detrazioni di Euro 200,00 per la prima casa e di Euro 50,00 per figlio).

La Maggioranza non fu minimamente interessata a discutere sull'argomento sollevato dal Consigliere Prosperi e approvò l'aliquota massima  al 3,3 per mille, con voto contrario e compatto di tutta l’ opposizione. 

Ora i cittadini hanno pagato la TASI  e si saranno resi conto che il “carico” di imposta è stato superiore a quello dell'IMU.

E' evidente che, in barba a quanto stabilito dalla Legge e riportato sulla Delibera, questa Amministrazione ha consapevolmente scelto di “mettere mano” al portamonete dei cittadini.

Lo stesso caso standard ha comportato nel Comune di Pineto un pagamento TASI di solo Euro 80,64 poiché l'aliquota stabilita dal Commissario Prefettizio è del 1,2 per mille e non 3,3 per mille come ad Atri.

Se si tiene conto che normalmente i Commissari P. non fanno scelte politiche ma pagano i servizi tramite le tasse dei cittadini, ci si può rendere conto di come sia disastrata la situazione di Atri.

Oramai c'è la consapevolezza del fallimento dei sei anni  dell'Amministrazione Astolfi, che a chiacchiere mette le colpe alle Leggi Nazionali, ma con le tasse va ben oltre i limiti stabiliti per Legge!!! Del resto Pineto e tanti altri comuni  non hanno le stesse Leggi nazionali?!!

Ed ora, dopo che è stato messo un bel “carico” sui cittadini, è lecito ricordare a tutti gli Atriani che i nostri Amministratori si sono stabiliti le indennità al massimo previsto per legge.

E' proprio il caso di dire che questa Amministrazione va al massimo!!!!  Per prendere personalmente e per far pagare i cittadini!!!

Il Gruppo Consiliare PD Chiara Di Nardo Di Maio - Barbara Ferretti - Alfonso Prosperi