POLEMICHE PRE-ELETTORALI

 UNA CITTA’ DIVISA E CONSIGLIERI IN LIBERA USCITA

 

Si legge su “Indialogo” che il Basilico di turno va ad esprimere condanna per il “cambio di casacca” di una consigliera comunale eletta nelle liste del candidato UDC  a Sindaco di Atri, Pierluigi Mattucci. Ed esprime tutta la sua  rabbia e delusione sul fatto di aver delegato al cosiddetto “rinnovamento” la rappresentanza e rappresentatività istituzionale a nuove energie atriane. Ed analizza la sfacelo di questa scelta, (sic!).  Eppure, caro Basilico, pur condividendo la tua rabbia e considerazione politica, la causa di tutto questo, come della presenza di Astolfi per una seconda volta, sicuramente lo si deve anche alle tue decisioni  politiche.

Eri o non eri segretario dell'UDC allora, nel 2013? Cioè nel momento in cui voi ed il vostro PD, avete deciso scelleratamente il rinnovamento ed esclusioni, e il non voler fare le “primarie” per la scelta del candidato Sindaco? Un conto era ed è, il rinnovamento, un conto è spodestarsi di energie e qualità ed esperienze per battere allora Astolfi o per  governare Atri, la nostra sfortunata città. Che ha bisogno di essere governata con intelligenza, capacità, esperienza, come del resto di nuove figure adatte al rinnovamento ed alla formazione  delle nuove leve per  il governo della città. Invece, voleste altra cosa, e, con questo, avete condannato Atri ad un altro quinquennio  di Astolfi, con tutto quello che ne conseguirà nel prossimo futuro, a prescindere, ovviamente, della crisi economica che anche la nostra città  attraversa.

Quindi, le responsabilità ci sono, eccome  se ci sono.

Anche  nell'atrianità per le candidature al Consiglio Regionale per il 25 Maggio p.v., anche in questo si poteva fare meglio, e con più coinvolgimenti: unirsi, fare quadrato per Atri.  Invece, si è scelta la strada più difficile, più debole, per arrivare all'obbiettivo. Speriamo bene  che sia sufficiente così. Ma sarà difficile, molto difficile, anche perchè il PD atriano, come al solito, brilla sempre di luce riflessa, e fa sempre quelle scelte intelligenti ed “altruiste” (sic!), che l'ex Segretario locale del PD, me li ha definite: territoriali, e non invece locale. Già chiedere consensi  al proprio elettorato per 4 candidati e più,  nel nostro territorio, sicuramente  vuole dire fare una “scelta territoriale”, più territoriale di così? Cioè provinciale in poche parole. E la nostra rappresentanza? La nostra realtà locale? Perchè rinunciarci? A favore di Teramo, della Vibrata, di Roseto, di Giulianova o anche di Pineto? Perchè non rivendicare il nostro  storico ruolo di Comune centrale di un vasto territorio, dell'AREA VASTA? Non si è voluto, non si vuole, e saremmo, ancora una volta, ruota di scorta di altri Comuni, di altre  realtà urbane, di uomini politici che di Atri se ne sono sempre fregati altissimamente, come i fatti, negli ultimi 20 anni, hanno sempre dimostrato, vero caro Basilico,Mattucci,Herbert,De Galitiis, e su questo ci voglio mischiare, introdurre, anche altri partiti minori, che fanno da cornice in questo terreno di “pascolo” delle preferenze da dare o a tizio o a caio, sia del centro sinistra, che quelli proposti  dal centro destra, ovviamente di fuori, fuori, rigorosamente fuori, da questa realtà urbana di Atri.

Che tristezza! Che tristezza aver detto questo a tempo, e verificare allo stesso tempo, di parlare a vuoto, di non dire nulla di interessante per questa evenienza, per questa realizzazione.

Oggi abbiamo una candidatura, la Liberatore, che cercherò di sostenere, ma appare già in difficoltà proprio per gli ostacoli che i partiti maggiori mettono con la loro forza verso un candidato locale. Ricordo questo, anche perchè  ne fui vittima nel  1999, allorquando fui candidato  alla Regione, ma ero anche Sindaco di Atri, e cercarono in tutti i modi di farmi fuori, di non farmi eleggere, portando ora l'uno ora l'altro dell'ex Popolari poi Margherita, nonche del PDS, poi DS,  altri candidati della provincia, in una sorta di pascolo atriano buono per tutti i candidati.  E di questo, come dell'esito delle Comunali del 2013, nessuno  ne appare responsabile, nessuno che ne sia stato direttamente responsabile, almeno a livello politico. Nulla di nulla. Tutto va bene così.  Perchè? Perchè è la politica che è così, che è negativa, almeno quanto questo è fatto, o portato avanti, da uomini interessati, e faziosi, che non vedono  il bene di Atri, ma altre  cose, altre strategie, che non hanno a che fare  nulla con il bene Comune.

Speriamo bene, cara Gabriella. Ma la vedo dura, la vedo molto dura.

In “Bocca al Lupo, e che crepi il Lupo!!!

Il Circolo della Sinistra Indipendente-E. Berlinguer-Atri, Mario MARCHESE