Opinioni \ Riflessioni

DDL ZAN E LA CHIESA

È bastato una semplice nota del Vaticano, sul Ddl Zan, che subito i cani rabbiosi si son messi ad abbaiare, i lupi ad ululare e gli asini a ragliare.

Cosa è accaduto? Il Segretario per i Rapporti con gli Stati, Paul Richard Gallagher praticamente il Ministro degli Esteri del Vaticano, con una “nota a verbale” al governo italiano scrive che il DDL “deve essere rimodellato” perché in alcuni punti viola il Concordato e mette in discussione la libertà di organizzazione e la libertà di pensiero e di espressione e di insegnamento del mondo cattolico.

Due cose si possono dire su questa nota: 1) il Vaticano non chiede l’abolizione del DDL; 2) é la prima volta, a quasi 100 anni dal concordato, che il Vaticano effettua questo passo.

E’ vero che il Vaticano non chiede l’abolizione ma il passo è pesante e duro ed è un macigno per l’approvazione del DDL così come è ora. Il passo è stato fatto, secondo me, perché la Chiesa ha valutato che fosse pericoloso per la libertà religiosa.

La Chiesa oltre all’Italia ha voluto mandare un segnale anche agli altri stati? Penso di si.

Il nostro Presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha dichiarato che “lo stato italiano é laico e il parlamento è sovrano”. Affermazione precisa e senza dubbi doverosa e moderata. Il Segretario di Stato Vaticano, Parolin, ha risposto, con pacatezza e senza acredine, che “il parlamento italiano è sovrano ma che il DDL deve essere rimodellato”.

Appena si è saputo della nota i professionisti dell’odio e della disinformazione: sono partiti a spada tratta. Fedez, Saviano, Boldrini, Murgia hanno inveito contro il Vaticano affibbiando addirittura l’aggettivo di incompetenti. Purtroppo questi non perdono l’occasione di stare zitti perché se lo facessero ci guadagnerebbero in dignità. L’arroganza di questi signori non ha limite. Io mi chiedo un cattolico può votare come questi personaggi? La mia risposta è no, assolutamente no.

Letta, che un giorno si e l’altro pure ci delizia su progetti e idee che agli italiani non piacciono, dichiara che “Il DDL va approvato senza variazioni”.

Salvini dice che ha inviato un messaggio a Letta il quale non ha  per risposto. Il contenuto: in mezzora approviamo il DDL Zan con

l’eliminazione degli articoli 1, 4 e 7. Praticamente smonta tutto il DDL ed è chiaro che Letta non poteva rispondere.

Ci si mette pure Renzi che sabato 3 luglio propone di eliminare la definizione di identità di genere dell’articolo 1 con quello che ne consegue. Una forte sforbiciata che potrebbe accontentare il Vaticano. La notizia l’ho letta da Repubblica che scrive come la proposta fosse la morte del DDL Zan.

Una cosa è certa, senza i voti di Renzi la proposta è bocciata al Senato. C’è da aggiungere che nel PD ci sono alcuni senatori cattolici, che dopo la nota del Vaticano, difficilmente voteranno a favore se non venissero introdotte variazioni che vanno nella direzione della nota.

Adesso aspettiamo gli eventi.

Nicola Dell’Arena