ATRI PERDE UNA PRESTIGIOSA ISTITUZIONE

LA STORICA “FONDAZIONE RICCICONTI” NON ESISTE PIU’!

Lo scorso lunedì a Teramo si è svolta,  nella più totale illegittimità e arbitrarietà,  la prima riunione dell’Assemblea dei portatori di interessi delle neonate ASP, frutto di una legge, voluta dal centro-destra e in particolare dall’Assessore regionale Paolo Gatti, scritta male e applicata ancora peggio.

Difatti, la seconda Azienda di Servizi alla Persona della provincia di Teramo, con sede in Atri, è stata istituita esclusivamente attraverso un provvedimento della Giunta Regionale, revocabile in qualsiasi momento, e non direttamente dalla legge di riordino. Va anche precisato che con questa “mossa” all’Orfanotrofio Ricciconti e alla Casa di Riposo Santa Rita di Atri sono stati accorpati l’Istituto Castorani di Giulianova e l’Asilo Regina Margherita di Mutignano.

Noi Atriani, da quando siamo nati, sappiamo che esiste la Fondazione Ricciconti grazie alla donazione di un Benefattore di Atri. Ora l'Assessore Gatti  non solo vuole “rivenderci” qualcosa che è già nostro così come faceva Totò nei film, ma spacciando il furto per una concessione si sta arrogando il potere di nominare il Presidente dell’Azienda atriana, lasciando ad Atri, detentrice dei patrimoni, solo la possibilità di partecipare, peraltro in concorso con rappresentanti dei comuni di Pineto e Giulianova, della Provincia e della Regione stessa, alla pletorica Assemblea dei portatori di interesse, di fatto priva di poteri e competenze.

L’Assemblea, convocata in gran fretta prima della imminente scadenza elettorale, si è inspiegabilmente tenuta a Teramo e non ad Atri, e si è svolta senza che si fosse provveduto alla nomina di ben quattro degli otto componenti. Inoltre, le nomine per il CDA sono state effettuate senza la previa approvazione del regolamento per il funzionamento dell’Assemblea stessa e dello Statuto dell’Azienda, che in base alla legge deve indicare  proprio i requisiti e i criteri per la nomina dei consiglieri e del presidente.

Altro aspetto grave è che l’Assemblea ha provveduto a nominare due figure che, seppur rispettabili, appaiono prive degli “idonei titoli professionali” e “dell’adeguata esperienza in attività amministrativa, con particolare riguardo alla gestione dei servizi e strutture sociali”, come invece richiesto espressamente dalla legge, ma che evidentemente posseggono il dono della preveggenza dato che, unici in Abruzzo, hanno avuto la fortunata intuizione di presentare domanda, senza bando né avviso pubblico di sorta, ad una Assemblea che ancora non era stata istituita.

L’intera vicenda rappresenta un danno enorme per la comunità atriana, che adesso ha l’alta responsabilità di difendere le istituzioni e i patrimoni consegnati dai propri avi “contro le insidie del tempo e degli uomini”, come recita il monito di Luigi Illuminati che campeggia sulla facciata del Palazzo Ricciconti. Responsabilità che appare oggi ancor più importante se solo si pensa che alle prossime elezioni regionali molti atriani saranno indotti a votare, proprio dalla Giunta Astolfi, che per prima dovrebbe farsene carico, colui che ha sottratto alla città la sua istituzione più cara.

Prima di Gatti ci fu Venturoni, con le sue belle promesse sul potenziamento del nostro ospedale. La drammatica situazione del S. Liberatore, oggi, è sotto gli occhi di tutti.

Non possiamo permetterci di commettere lo stesso errore. Dobbiamo riflettere e non cedere a promesse che vengono da chi avrebbe dovuto dimostrare con i fatti di voler aiutare Atri e i suoi cittadini.

Chiara Di Nardo Di Maio -Capogruppo PD in C.C.

Barbara Ferretti – Consigliere Comunale PD