INCONTRI A DISTANZA, IL CANTIERE DELLE IDEE

- 4° APPUNTAMENTO -

UNIONE O FUSIONE DI COMUNI 

Nell’appuntamento di giovedì 17 giugno si è di nuovo parlato degli istituti dell’unione e della fusione di comuni, ma questa volta con una platea allargata ad amici di Pineto e Silvi.

Dopo aver riepilogato gli argomenti trattati nei precedenti incontri, anche a beneficio di coloro che partecipavano per la prima volta, abbiamo ascoltato gli interessanti interventi dei nuovi venuti, i quali hanno ribadito il loro interesse all’ipotesi di fusione tra Atri, Silvi e Pineto, eventualmente estesa anche ai comuni della Val Fino a noi più vicini, e hanno riferito di come tale ipotesi sia già stata in passato oggetto di discussione con i loro concittadini. E benchè una esperienza di convenzione tra le loro città non sia stata positiva, non hanno escluso affatto che con la fusione si possa costruire una nuova entità comunale forte, coesa, che potrebbe costituire una solida speranza per le prossime generazioni. Certamente Silvi in passato ha pensato seriamente anche ad un possibile passaggio all’Area Vasta di Pescara, stante la estrema vicinanza dei confini, ma all’attualità tutto tace e l’ attuale silenzio  potrebbe preludere a brutte sorprese.

Due cose però sono state da tutti i partecipanti auspicate: 1) che il contenuto di questi incontri venga reso noto più ampiamente alle nostre comunità, magari fornendo un breve scritto in cui verranno sintetizzati i punti principali della fusione, per cercare di coinvolgere sempre più cittadini e fornire un’informazione il più possibile corretta; 2) che siano contattati tanti giovani: studenti, professionisti, cittadini di tutti i ceti, che forse potrebbero essere i futuri gestori del cambiamento, ma che certamente ne godranno i benefici.

Infine due parole sulla politica. Più volte si è ripetuto che fino ad oggi le maggiori resistenze alla fusione sono venute proprio dagli amministratori che hanno temuto di vedere ridotto il loro numero e aumentate le responsabilità. La fusione potrebbe anche essere proposta e portata avanti dal popolo in loro assenza, ma se tanti cittadini fossero veramente d’accordo, sarebbe molto intelligente da parte loro agire con una larga intesa anche per ridurre i tempi dell’iter della fusione che all’attualità sono veramente eccessivi.