LA CULTURA SVEGLIA LE COSCIENZE
di donpi 

IL PUNTO
DI DONPI
Lo ha detto don Ciotti, commentando la strage di Brindisi: la cultura suona la sveglia alle coscienze intorpidite e stanche. Per questo il potere, soprattutto quello criminale, teme la crescita culturale delle vecchie e nuove generazioni. E’ sempre stato così. L’ignoranza, il non sapere, la lontananza dalle fonti che rigenerano la mente favorisce chi comanda e rende schiava e servile qualsiasi comunità.

Il valore simbolico dell’attentato vile e squallido  ad una scuola è drammaticamente evidente.

Il nostro periodico è nato per favorire l’incontro delle idee, il confronto leale e sincero, il dibattito fruttuoso e civile, il dialogo che non sopporta i monologhi demagogici e le meschinità distruttive.

Informazione e cultura: così si presenta la nostra testata, che grazie alla opzione online non conosce frontiera, spazia oltre i ristretti orizzonti paesani per raggiungere sia coloro che vivono  sotto l’amato campanile o negli angoli più lontani custodendo nel cuore l’amore per la propria terra.

Abbiamo registrato oltre settecento contatti nelle prime due settimane di vita della nostra esperienza: segno di una attenzione inattesa, di una curiosità scontata, di un interesse sincero.

Tutti abbiamo qualcosa da dire e da proporre, non soltanto nei crocicchi delle strade o davanti ai banconi dei bar, ma anche attraverso questo strumento che permette e stimola la circolazione delle idee e la ricerca, appassionata e leale, del bene  comune.

Un grande uomo di cultura ha scritto che la bellezza salverà il mondo…possiamo aggiungere che la cultura è il volto bello dell’uomo che non si rinchiude nel gelido egoismo, che non si limita al disfattismo della critica feroce, ma si mette in gioco  sporcandosi le mani con la storia e facendo proposte efficaci e realistiche per disegnare un arcobaleno di speranza all’orizzonte del nostro futuro.

E’ la prima esperienza del genere che nasce ad Atri: i lusinghieri commenti e gli amichevoli incoraggiamenti ci dicono che c’era bisogno di questa nuova ‘agorà’, di uno spazio aperto, amichevole e serio, per sconfiggere il pessimismo distruttivo e far emergere e crescere il senso civico, la gioia e l’orgoglio dell’appartenenza, la disponibilità a costruire e collaborare.

Sì, ha ragione don Ciotti: la cultura sveglia le coscienze! Speriamo e confidiamo che “indialogo” possa contribuire a risvegliare l’amore antico per la nostra terra e a trasformare la sterile protesta in utile e costruttiva proposta.

E’ la nostra scommessa e ci auguriamo, con voi e per voi, di riuscire a vincerla.