Opinioni \ Riflessioni

GUERRA TRA PALESTINESI E ISRAELIANI

Ci risiamo. Israele palestinesi di nuovo alle armi. All’improvviso si riaccende la guerra, partono i razzi da entrambi le parti e ci sono centinaia di morti e  palazzi distrutti.

I palestinesi lamentano la distruzione del palazzo di Al Jazeera. Israele risponde che nel palazzo c’era la sede della migliore Intelligence palestinese. Non gli si può dare torto. Al Jazeera è una agenzia giornalistica che ha e sa tutto del terrorismo islamico. Quando si inizia una guerra poi non ci si può lamentare e non si può andare tanto per il sottile.

In queste situazioni si parla sempre di due popoli e due stati. Ma per fare ciò si ha bisogno che entrambi i popoli siano d’accordo e purtroppo c’è  Hamas (organizzazione palestinese) che non è e non sarà mai d’accordo.

Risale al 2014 l’ultima grande vampata di violenza tra palestinesi e israeliani. Sembra strano che proprio adesso sia riscoppiata con Biden al comando degli USA. I democratici USA sono più amici dei palestinesi mentre Trump e i Repubblicani sono più amici di Israele. Forse questa posizione ha indotto i palestinesi ad essere più coraggiosi.

Fino a domenica su Gaza sono stati lanciati 2900 razzi di cui 1150 intercettati da Israele ed ad oggi ci sono stati 212 morti e oltre 2000 feriti tra i palestinesi, 10 morti tra gli israeliani.

Domenica 16 il Papa ha lanciato il seguente appello “il crescendo di odio e di violenza che sta coinvolgendo varie città in Israele è una ferita grave alla fraternità e alla convivenza pacifica tra i cittadini, che sarà difficile da rimarginare se non ci si apre subito al dialogo. Mi chiedo: l’odio e la vendetta dove porteranno? Davvero pensiamo di costruire la pace distruggendo l’altro? In nome di Dio che ha creato tutti gli esseri umani uguali nei diritti, nei doveri e nella dignità, e li ha chiamati a convivere come fratelli tra di loro faccio appello alla calma e, a chi ne ha responsabilità, di far cessare il frastuono delle armi e di percorrere le vie della pace, anche con l’aiuto della Comunità Internazionale”.

L’appello del Papa è il solito appello fatto da tutti i Papa, ma ha aggiunto un passo de documento sulla Fratellanza Umana firmata con i capi religiosi mussulmani. Il Vaticano oltre all’appello del Papa mette a disposizione, come in altre occasioni, tutte le risorse diplomatiche per raggiungere la tregua.

Nell’incontrare il ministro degli esteri iraniano Zarif, Di Maio ha affermato “Il conflitto tra Palestina e Israele sta causando la morte di troppe persone innocenti e tutti devono lavorare per far riprendere il tavolo dei negoziati tra le parti”. Il discorso di Di Maio è preciso ed equilibrato perché sa che la palla della soluzione non sta nelle mani dell’Italia ma in quelle di USA, Egitto e Russia.  

Biden ha telefonato al premier israeliano dando “il suo fermo sostegno al diritto di Israele di difendersi da attacchi missilistici indiscriminati” e inoltre “ha espresso il suo sostegno a un cessate il fuoco e discusso l’impegno degli Stati Uniti con l’Egitto e altri partner a tal fine”. La posizione di Biden ha deluso molti deputati democratici.

L’Egitto ha proposto la tregua, Hamas ha accettato ma Israele per adesso ha detto no. Vediamo cosa succede nelle prossime ore.

Nicola Dell’Arena