CONSIDERAZIONI E SOLLECITAZIONI

UNA STRADA PERICOLOSA E UN OSPEDALE
ABBANDONATO DALLA POLITICA TERAMANA

Non so, se Lei, Signor Sindaco si trovi a passare, a transitare, anche per caso, per la SS 553, verso Teramo, e verificare che, dopo il bivio per Cellino, lo status della strada , del manto di asfalto, strada recentemente  rifatta, rimaneggiata, dopo decenni di abbandono da parte delle varie amministrazioni provinciali, di centro destra, che di centro sinistra, ed allorquando, ripassata alla gestione dello Stato (Regione-Anas), si è avuto qualche considerazione e responsabilità in più rispetto ad allora, che era S.P.  di competenza della Provincia. Oggi è rose e fiori, ma, come si vuol segnalare, presenta punti di criticità notevoli, pur avendosi constatato, interventi degni di nota fino a Fontanelle, per la parte Nord, verso Teramo, e per la parte Est, verso Silvi, e questa differenza si è vista,  non c’è dubbio. Tanti non venivano più in Atri, all’Ospedale di Atri, proprio per lo status di questa strada.  Ora, da qualche mese, direi almeno 6-7 mesi, si è manifestato  una abbassamento di una corsia della strada, dicevo dopo il bivio di Cellino, prima di Conicella o Cascianella, che appare sempre di più a rischio per la sicurezza di macchine, autobulanze, e comunque di qualsiasi mezzo di soccorso almeno, se non del traffico e mezzi di normalità  in questa strada.

Insomma, si è abbassata, di almeno 30 cm il manto stradale, tanto da toccare la coppa dell’olio di qualsiasi macchina, pur percorrendola a 2 Km all’ora.

E’ estremamente pericolosa questa situazione. Non è stato avvertito? Io che la percorro almeno due volte la settimana per recarmi all’Ospedale di Teramo, si, ed eccome??

Sono certo che l’inconveniente le è stato segnalato, se non dai cittadini, ma almeno dai suoi Assessori che vivono nelle frazioni di Casoli, di S. Margherita, oltre da Consiglieri Comunali vari.

Ed allora? Oltre al fatto che sicuramente Lei, va, come dovrebbe andare, a Teramo, all’ASL di Teramo, in Largo Ragusa n°1, a perorare le richieste che da più parti vengono sollecitate sull’Ospedale di Atri e del suo ennesimo abbandono da parte  della politica Teramana, dei Partiti della sua Maggioranza, del Comitato Ristretto dei Sindaci dell’ASL di Teramo di cui Lei fa parte integrante ed importante (almeno lo si spera).

Quindi, ….cosa dice quando propende il suo dovuto ruolo nel “Comitato Ristretto dei Sindaci dell’ASL, sul S. Liberatore?” Sulle mancate realizzazioni? Sul non rispetto delle promesse fatte? Sul non ottemperare nemmeno  a deliberazioni che la stessa ASL ha espresso, come l’acquisto della RNM, e della TAC dedicata per il Covid, nel nostro Presidio Ospedaliero? Dico questo con carte alla mano, non chiacchiere, come forse è abituato ad ascoltare dalla sua parte politica in Largo Ragusa n° 1.

A questo punto, mi va di rifare una carrellata, sperando di non stancarmi mai, sulle cose promesse e non mantenute dai suoi nominati presso l’ASL teramana, nonché dalle sue  ANNUNCITE periodiche, o da politici dell’Area teramana, cioè di: Lega-Forza Italia, F.lli d’Italia, per non parlare del Direttore Generale e Direttore Sanitario dell’ASL di Teramo, che ne stanno facendo di danni al Presidio Ospedaliero di Atri, che sicuramente non agiscono in autonomia tecnico-gestionale, ma su impulsi e scelte soprattutto politiche, come sempre avvengono in questi casi.

Oppure, Lei Signor Sindaco non se ne è accorto? Nulla le viene detto? O non frequenta l’Ospedale, per un motivo o per l’altro? Io si, so tutto e denuncio sempre tutto, direi inascoltato, ma le dico.

E Lei invece, che assieme alla Sua Giunta e partiti, avevate promesso “mare e monti” per il S, Liberatore, per il ripristino di funzioni e servizi, assistiamo ancor di più al suo depauperamento funzionale, di personale, di Servizi, anche di apparecchiature, che invece di arrivare prendono il volo e vanno a Teramo. Per carità, le stesse vanno utilizzate, ma perché non in Atri, ed a Teramo si? Oppure in altri Ospedali dell’ASL? Certo, c’è stato il COVID 19, e chi lo disconosce??? Ma…….

°A quando la TAC dedicata al Covid 19? La RNM già deliberata? Il personale: Medico-Infermieristico,

 Tecnico ed OSS?

°A quando la riapertura della Pediatria, della Cardiologia, e della Urologia in piena attività? Oltre che la 

 Chirurgia Generale e l’Ortopedia Generale? Nonchè l’Oculistica?

°A quando l’aumento delle ore  convenzionate con specialisti  nel Poliambulatorio, previo analisi  del ritardo

 esistente nelle prenotazioni per tali prestazioni?

Ve lo ricordate quando  DICEVATE, per vincere le elezioni amministrative, nel Comune di Atri, promettevate “mare e monti” per il S. Liberatore? Compreso il ripristino del Punto Nascite, oltre che della Ostetricia e Ginecologia?

 Invece, assistiamo ad un ulteriore suo depauperamento di risorse, di personale, di attrezzature, di UO Semplici e Dipartimentali che, con sacrifici, si sono mantenuti nel tempo funzionanti e funzionali in Atri. Eppure, avete preteso, o fatto pretendere, che Atri fosse per due volte tutto Covid 19, nel 2020 e nel 2021, con tutto quella che ha significato per la  Comunità atriana, per i cittadini dei 14 Comuni dell’AREA VASTA,  circa 140 mila ab.

Quante promesse, quante visite istituzionali abbiamo sopportato, quante dichiarazioni: “nessuno dimenticherà quanto fatto dal S. Liberatore, dalla città di Atri, dagli operatori  del Presidio di Atri”.

Già! Abbiamo visto. Atri ha ottenuto quello che hanno ottenuto altri Ospedali che nulla hanno garantito, o quasi, rispetto al Covid, e gran parte dei lavori che si stanno facendo, sono frutto dei finanziamenti dell’ex art.20 sugli Ospedali, per la loro messa a norma etc. quindi di cosa parliamo?

Oppure di tutto questo Lei Signor Sindaco, non ne è, a conoscenza?

Eppure, le cose  sono facilitate alla SV, ed altri che l’assistono in questo cammino, cioè: “ha la filiera politica dalla sua parte”, mai registrata negli ultimi 20 anni, cioè: Comune di Atri, Provincia, ASL (e relative nomine dirigenziali fatte dal centro destra), Provincia di Teramo, Regione Abruzzo, ed oggi anche il Governo Nazionale.

Meglio di così si muore per Non far distruggere il nostro Presidio.

Da quello che ne so, stanno ridefinendo il riordino  della rete Ospedaliera in Regione Abruzzo, ed allora? Lei nulla ha da dire? Quale momento migliore per fare una battaglia verso la dirigenza teramana, quella provinciale, quella regionale? Dico, eppure i consensi li avete avuti a fiotti anche, sia per il Comune, che per la Regione, e così che ripagate i vostri elettori, o non elettori, la vostra Comunità? Ve ne siete dimenticati? Io di certo di NO !! Così come tanta gente di Atri, dei Comuni dell’AREA Vasta, dei 14 Comuni, dei 140 mila ab. di questo storico comprensorio che orbitavano ed orbitano ancora, se lo consentite, intorno al Presidio Ospedaliero di Atri, che voi, e non solo voi, avete depauperato di funzioni.

Già gira una BOZZA in merito  al RIORDINO della RETE OSPEDALIERA REGIONALE, che va letta attentamente, ed attentamente analizzata e recuperata nel merito ed in merito a promesse e funzioni che l’Ospedale di Atri garantiva e che le sono state soppresse ingiustamente ed ingiustificatamente, come, giustappunto affermavo e ricordavo: il PUNTO Nascite, e la Ostetricia e Ginecologia (casomai togliendo la convenzione alla Clinica Pierangeli e altre private (sic!!), direi inutili spese, per i Posti letto di Ostetricia e Ginecologia, oppure non siete d’accordo?

Vi ricordo, che  approntaste un progetto di sviluppo dell’Area Vasta, comprendendo anche Montesilvano, Città S.A., Elice, olre i Comuni della Val Fino e Val Vomano, e da Roseto a Montesilvano, che metteva, per volontà UNANIME, il S. Liberatore al Centro di questo progetto di sviluppo, d’accordo tutti questi Comuni.

Che ne avete fatto? Buttato a mare? Non li avete chiamati più a sorreggere le sorti di questo Ospedale, pur governando ormai da 14 anni la città. 

Ed inoltre, perché non convocate un “Consiglio Comunale, e chiamate la DIRIGENZA dell’ASL teramana, anzi pretendetela, così come l’Assessore alla Sanità Regionale, dr N. VERI’ ?”.

Non hanno coraggio? Non sanno cosa dire? No, debbono venire e prendersi i dovuti impegni davanti alla città, nel suo massimo consesso civico, anche davanti a Lei, alla Sua Giunta e Maggioranza, oltre che al Consiglio Comunale tutto e la città di Atri..

Vero Signor Sindaco? Ci pensi, rifletta, le proposi anche un’azione Comune con la città, ma non ascolta, si fida solo dei suoi complici, pardon, AMICI in questa distruzione, sistematica, ennesima azione perpetrata contro il Presidio Ospedaliero S. Liberatore della sua/nostra città.(Scusate la franchezza, ma la vedo così!!). Cordiali saluti,

Mario Marchese (Sindaco emerito della città di Atri), Comitato Difesa Ospedale di Atri