SIAMO IN EMERGENZA, SCELTE CHIARE

PIANO VACCINAZIONI: CRITICITA', IDEE E PROPOSTE

Egregio Signor Sindaco, 

in merito al PIANO di VACCINAZIONI in essere ed operante, nonché la sua organizzazione nei vari Comuni, stante ora per  fasce di età, poi per patologie ed età, e poi ancora per professioni, etc. sta lasciando il passo a fenomeni strani, si dicono di abusi, movimenti nelle fila, illogicità etc.

Vengo al dunque, secondo la mia modestissima opinione, e cioè:

a parte che sarebbe dovuto  e giusto che si seguisse un protocollo vaccinale Nazionale, e non permettere affatto alle Autonomie regionali di entrare  in chi, e cosa, fare prima o dopo, vaccinare prima o dopo. Autonomie le quali anche e soprattutto sulla Sanità, hanno dimostrato la loro illogicità, il loro fallimento, in molte Regioni, e su aspetti diversi, che di certo, con il CONTE 2, avrebbe portato alla dovuta “RIVISITAZIONE” del Titolo V° della Costituzione” in merito alle competenze  sulla Sanità  per conto delle Regioni, per tutto quello che ha significato per la SANITA’ in Italia, che ebbe a distruggere quelle fasce di efficienza, come era la ex ULSS di Atri, e non ha mai, nei fatti , omogeneizzato le loro funzioni, la dove poteva funzionare. Cioè andare l’indice di organizzazione verso il “meglio”, invece abbiamo assistito che si sono adeguati al “peggio”, almeno in gran parte d’Italia, ovviamente il tutto a vantaggio della Sanità Privata, il cui gettito di convenzioni e di fatturato è andato alle stelle in questi anni, lo dico a svantaggio della Sanità pubblica, sottoposta a tagli, e tagli, nelle sue strutture, nelle sue peculiarità, nel personale,  nelle UUOO Semplici, Dipartimentali e Complesse nei vari territori, anche la dove  essi funzionavano bene, direi benissimo, vedi per Atri, l’Ospedale S. Liberatore, come:

l’UTIC, la Pediatria, la Medicina Nucleare, la Gastroenterologia, la Urologia, la Ostetricia e Ginecologia e Punto Nascite, la Maxillo Facciale, l’ Otorino, l’ Oculistica, nonché varie attività poste all’interno delle UUOO Complesse rimaste (vedi Senologia), etc. etc. 

E’ acqua passata? No, non credo, ed i tempi, e le realtà al tempo del COVID 19 sta dando proprio ragione a queste considerazioni.

Ma a parte questo su cui ogni volta mi lascio andare, essendo stato un operatore TSRM  del S. Liberatore, sul Piano Vaccinazioni, mi preme porre l’esigenza che le priorità dovrebbero  essere chiare, e poste, sia per età, che per patologie.

Sarò più chiaro, e cioè:

“ A mio modesto parere, oltre alle fasce d’età, degli ultra ottantenni, come fase 1, la 2° fase avrebbe dovuto vedere in essere quelli con patologie gravi, come quelle affetti da tumore conclamato, in terapia, e posti in remissione, con un codice esenzione di riferimento 048, poi a seguire le altre patologie dismetaboliche, e cardiologiche e polmonari, assieme ai settantenni.

Poi, andare alle professioni, dopo il personale sanitario, già fatto, tutti i medici in ogni dove, compreso le farmacie, le attività  sanitarie private etc. Le forze dell’Ordine, di ogni realtà operativa. E poi ancora, i trasportatori, le commesse/i, ed addetti a qualsiasi distribuzione pubblica, compresi gli Operatori Ecologigici, agli addetti agli Uffici pubblici etc.. Poi andare per  altre categorie, come Avvocati, Giudici etc. etc. etc..”

E poi, non capisco un’altra decisione, cioè:

“le avvenute autorizzazioni date solo a i “farmacisti” di poter fare le vaccinazioni, ed i “Medici di Base?” Cosa Fanno? Sono sempre vuoti, non visitano più a domicilio nessuno, fanno solo un lavoro  burocratico e basta, almeno quello vaccinale avrebbero potuto, per i propri assistiti, effettuarlo, invece si scaricano sui farmacisti, che ne sono di meno ed hanno altre funzioni, come il commercio di prodotti vari, e per vaccinare, debbono assicurare locali adeguati che non tutti, direi nessuno ha, almeno credo, poi….

E’ una opinione, per carità, ma vaccinare prima  quelli affetti da TUMORI, secondo me,  sarebbe dovuto essere il primo atto da effettuare. Invece……………….Cosa aspettiamo? Che quelli in attesa di interventi, dopo chemioterapie di mesi, vadano ad essere con tampone “positivo-Covid 19”, e rimettere in discussione l’intervento programmato? Dopo 8 mesi di terapie oncologiche? Ma dico !!!

In provincia di Teramo, quanti ne potrebbero essere? Voi lo sapete, avete le statistiche…..perchè non creare un percorso preferenziale per loro? Insomma, non se ne parla nemmeno, di tutti, ma di questi sensibili sicuramente no. Non credete  a questo, Signor Sindaco?  Dr Brucchi, Dr, Di Giosia, Dr Verì, Dr Marsilio?

Spero che ci si stia pensando, altrimenti avremmo grosse sorprese nel prossimo futuro, purtroppo per gli interessati...e loro famigliari.

Mario Marchese, Comitato Difesa Ospedale Atri