INIZIATIVE DELLA PROVINCIA

365 giorni donna: formazione e prevenzione

L’approccio multidisciplinare alla violenza di genere riscuote consensi: 153 i partecipanti al primo
corso che si è svolto sabato scorso e quattromila visualizzazioni sui social per la diretta streaming.
 

Sono 153 le persone che hanno seguito sulla piattaforma digitale della Provincia il primo appuntamento di “365 giorni donna, prevenzione e formazione” organizzato dalla Provincia e voluto dalla consigliera con delega alle politiche di genere, Beta Costantini. Oltre 4000 le visualizzazioni della diretta su facebook con circa 500 interazione e decine di commenti positivi. “Un’attenzione insperata – commenta Beta Costantini – che testimonia quanto l’argomento colpisca nel profondo anche la nostra comunità”.

L’iniziativa è il primo appuntamento di un percorso di formazione e prevenzione rivolto sia alle donne che agli uomini con la partecipazione di un team di psicologi, avvocati e istruttori di difesa personale. Si tratta di un approccio multidisciplinare che mira a rafforzare l'autostima delle donne (condizione indispensabile e preliminare alla decisione di intraprendere un percorso), fornire informazioni e supporto di tipo giuridico per comprendere bene quali sono gli strumenti legislativi e i servizi pubblici a fianco delle donne; per imparare tecniche di difesa personale molto utili nei momenti critici perchè spesso funzionano da dissuasori nei confronti dell'uomo violento e comunque possono evitare le conseguenze più gravi di un'aggressione.

A questo primo incontro sono intervenuti come relatori Carlandrea Di Marcantonio, presidente della Asd Atletico Ippon Karate,  l'avvocata Rosaura Tarquini Sebastiani che ha spiegato cosa prevede la legge in tema di difesa personale;  la psicologa Grazia De Luca  con una relazione dal titolo “Io sono per cui mi devo” sugli strumenti per aumentare l’autostima delle donne. L’appuntamento si è concluso con gli istruttori Raffaella Nanni e Giancarlo Di Marcantonio che hanno mostrato e spiegato le tecniche di autodifesa personale e gli esercizi da praticare. A portare i saluti dell’Ordine degli avvocati Emilia Valentini mentre per l’Ordine dei psicologi è intervenuta Monica ventura.

Il progetto si svolge sotto l’Alto Patronato della Regione Abruzzo, con il patrocinio della Commissione Provinciale Pari Opportunità e con l’adesione dell’Ordine degli avvocati e di quello degli psicologici. A portare i saluti dell’Ordine degli avvocati Emilia Valentini mentre per l’Ordine dei psicologi è intervenuta Monica Ventura.

“Sotto la parola prevenzione vanno ricompresi diversi strumenti: bisogna incidere sulle radici culturali che producono sessismo e misoginia, l’attenzione deve essere massima investendo sulla formazione delle giovani generazione come degli operatori sociali, delle forze dell’ordine degli ordini professionali. Un approccio esclusivamente giuridico e repressivo non funziona: i fatti e i numeri drammatici testimoniano che non bastano.  Dobbiamo coinvolgere gli uomini: il supporto psicologico, relazionale, sociale è indispensabile. Bisogna insegnare alle donne a reagire, sfatare il mito della donna sesso debole lavorando sulla loro autodeterminazione, fare rete e progettare nuovi servizi sostenendo economicamente i centri antiviolenza e tutti i servizi sociali a sostegno delle donne che decidono di denunciare. Le tecniche di difesa personale, lungi dall’essere uno strumento aggressivo, servono proprio ad imparare ad affrontare i momenti di ansia, panico, dolore che spesso annichiliscono e paralizzano le donne aggredite. Tecniche che sono state messe a punto per evitare il peggio in situazioni di pericolo” ha spiegato la consigliera Beta Costantini.

Quando le condizioni sanitarie determinate dalle pandemia lo consentiranno, ha annunciatola Consigliera, i corsi di autodifesa si svolgeranno all’aperto – confidando anche della bella stagione in arrivo – nei parchi, sulla spiaggia e in spazi pubblici che si individueranno insieme ai Comuni.